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Approvata dalla camera dei deputati la delega per il riordino del sistema fiscale

La Camera ha votato la fiducia posta dal Governo sull’approvazione dell’articolo 4 del disegno di legge: Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita . Il provvedimento, che passa ora all’esame del Senato

Il disegno di legge reca una delega al Governo ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge, uno o più decreti legislativi, per la revisione del sistema fiscale . La relazione illustrativa chiarisce che la delega è volta a perseguire gli stessi obiettivi di crescita ed equità già messi in campo attraverso il decreto-legge n. 201 del 2011. La proposta di riforma non si pone quindi come un intervento di riforma radicale del sistema fiscale radicale, ma intende intervenire per correggere alcuni aspetti critici del sistema per renderlo più favorevole alla crescita e all’ equità .

Nel corso dell’esame presso la Camera il testo ha subito numerose modifiche ed è stato accorpato in 4 articoli, concernenti, oltre alle procedure di delega (articolo 1), la revisione del catasto dei fabbricati nonché norme in materia di evasione ed erosione fiscale (articolo 2), la disciplina dell'abuso del diritto ed elusione fiscale, norme in materia di tutoraggio , semplificazione fiscale e revisione del sistema sanzionatorio, la delega per la razionalizzazione dell’Amministrazione finanziaria, nonché la revisione del contenzioso e della riscossione degli enti locali (articolo 3). Infine, l’articolo 4 reca una delega per la revisione dell’imposizione sui redditi di impresa e la previsione di regimi forfetari per i contribuenti di minori dimensioni, nonché per la razionalizzazione della determinazione del reddito d’impresa e di imposte indirette e in materia di giochi pubblici

Tra i punti cardine della delega emerge la definizione dell’abuso del diritto (articolo 3), inteso come uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio d’imposta , ancorché la condotta non sia in contrasto con alcuna specifica disposizione; nell’ ambito del quale deve essere garantita la scelta tra regimi alternativi quando l’operazione è giustificata da ragioni extrafiscali non marginali, quali quelle che non producono necessariamente una redditività immediata ma rispondono ad esigenze di natura organizzativa e determinano un miglioramento strutturale e funzionale dell’azienda del contribuente. Significativa, è anche la delega a chiarire la definizione di “autonoma organizzazione” ai fini IRAP per professionisti e piccoli imprenditori (articolo 4, comma 2). Di grande attualità risulta anche l’ulteriore delega, ai sensi del quale si dovrà procedere alla revisione, razionalizzazione e coordinamento della disciplina delle società di comodo e del regime dei beni assegnati ai soci o ai loro familiari , con il duplice obiettivo di evitare vantaggi fiscali dall’uso dei predetti istituti e di dare continuità all’attività produttiva in caso di trasferimento della proprietà, anche tra familiari.