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Preridotto e rottame: le scelte green di gruppo danieli

Il processo di decarbonizzazione sta vedendo impegnate sempre più realtà del settore siderurgico. Le strategie messe a punto da Gruppo Danieli sono al centro di un servizio di “Rainews24” focalizzato sulla sostenibilità.

Gruppo Danieli

La decarbonizzazione in Gruppo Danieli: un processo che comporta piccoli e grandi cambiamenti

Le sfide che si trova ad affrontare il settore siderurgico sono sempre più impegnative. Lo sa bene Gruppo Danieli , leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per l’industria siderurgica, che sta guidando la società attraverso un importante processo di decarbonizzazione, ritenuta l’unica strada in grado di assicurare salvaguardia ambientale e salute delle persone, continuando al contempo a soddisfare la domanda di acciaio. Un impegno che si ritrova tanto nelle piccole scelte, come quella di piantare un bosco di 10.000 alberi nei pressi dell’acciaieria o di installare 8.500 pannelli fotovoltaici sui tetti degli impianti, oppure ancora quella di recuperare l’acqua piovana per reintegrarla nei processi produttivi, quanto e soprattutto da quei cambiamenti che il Gruppo ha apportato e continua ad apportare all’interno delle fasi di produzione, gli stessi che consentono vantaggi ambientali davvero significativi.

Preridotto e recupero di rottame tra le strategie di Gruppo Danieli per avvicinarsi alla decarbonizzazione

Protagonista di un servizio di “Rainews24”, Gruppo Danieli mostra alle telecamere i procedimenti dietro alcune delle strategie più impattanti dal punto di vista delle performance ambientali. La prima è la produzione di preridotto, realizzato mediante uno speciale reattore che separa l’ossido dal ferro, rilasciando soltanto quest’ultimo. Grazie all’innovativa tecnologia, al momento impiegata da solo due realtà in tutto il mondo, si ha una riduzione diretta del ferro e un vantaggio ambientale consistente. Si parla di emissioni di CO2 pari a 0.2-0.3 tonnellate per ogni tonnellata di acciaio prodotta. Un normale altoforno produce 2 tonnellate di CO2 per tonnellata di acciaio. Un’altra strategia adottata da Gruppo Danieli nelle sue acciaierie ABS è quella di utilizzare il rottame per alimentare i forni, per il 95% della produzione di acciai speciali. In questo modo, non viene riprodotta due volte la stessa quantità di materiale, con un risparmio rilevante di emissioni.