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Gruppo fs: mobilità integrata e rilancio dell’economia gli obiettivi

Con un Piano da oltre 190 miliardi, Gruppo FS è deciso a ricoprire un ruolo di primo piano nella mobilità del futuro. I dettagli in un editoriale a firma dell’AD Luigi Ferraris.

Gruppo FS, l'AD Luigi Ferraris

Il contributo del Gruppo FS per la mobilità italiana

Gruppo FS vuole essere protagonista delle sfide della mobilità e continuare ad avere un ruolo decisivo nel rilancio economico e sostenibile del Paese. Lo scrive l’AD Luigi Ferraris in un editoriale pubblicato su “Longitude”, magazine italiano di economia e politica internazionale. Il manager afferma che il Paese deve cogliere le opportunità e guidare le trasformazioni in atto nella mobilità, che sono state accelerate dalla pandemia e oggi dal conflitto russo-ucraino. Per farlo, serve migliorare le infrastrutture, soprattutto quelle ferroviarie, che hanno una media di oltre 60 anni. Il momento sembra essere quello giusto: da un lato infatti il Governo si è impegnato a stanziare le risorse finanziarie in arrivo dall’Europa, dall’altro si assiste ad un sentiment diverso rispetto al passato e più aperto alle nuove opere. Un’opportunità che Gruppo FS intende sfruttare con il proposito di generare valore e contribuire alla ripresa italiana e allo sviluppo di una mobilità sempre più multimodale. Tra gli obiettivi contenuti nel Piano Industriale decennale da oltre 190 miliardi di euro l’aumento del 20% della capacità ferroviaria, del 30% dei passeggeri su mezzi di trasporto collettivi e infine il raddoppio (22%) della quota merci.

Gruppo FS: le opere legate al PNRR

Nei prossimi dieci anni Gruppo FS sarà quindi impegnato nella realizzazione di un sistema infrastrutturale integrato. Il risultato sarà una rete attrattiva, sostenibile e digitale che consentirà di viaggiare utilizzando più tipologie di mezzo con un unico biglietto. Nel 2022 il Polo Infrastrutture non è rimasto a guardare, con la capogruppo RFI che ha bandito gare per 21 miliardi di euro, di cui la metà per lavori legati al PNRR. A questi si aggiungono i 9 miliardi di bandi gestiti da ANAS, che in un solo anno ha investito complessivamente 33, 5 miliardi. Nel suo editoriale, Luigi Ferraris ricorda anche il contributo del Gruppo FS alla transizione energetica e digitale del Paese. Già il prossimo anno la società sarà in grado di raggiungere oltre 300 megawatt di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di coprire il 40% del fabbisogno energetico entro il 2027. Lato connettività, va avanti l’ambizioso progetto “Gigabit Rail and Road”, grazie al quale Gruppo FS intende portare la connessione wi-fi lungo tutta la linea ferroviaria e in oltre 220 stazioni. Quest’ultime, conclude Luigi Ferraris nel suo editoriale, saranno ancora più sicure grazie a FS Security, la nuova società che ha inglobato tutti i servizi di sicurezza assicurando maggiore presidio degli scali ferroviari.