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Renato mazzoncini: idroelettrico in italia è “settore strategico”, bisogna accelerare

Renato Mazzoncini interviene sull'importanza del settore idroelettrico in Italia: per favorirne lo sviluppo bisogna affrontare le criticità del quadro normativo, così da sbloccare gli investimenti da parte dei gestori.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: puntare sulle rinnovabili per una maggiore autonomia

Oggi lo scenario energetico pone l'Italia davanti a un bivio: da un lato investire nelle risorse strategiche presenti sul territorio, dall'altro continuare ad essere esposti agli andamenti del mercato, con i rischi che ne derivano. Di questo si è discusso alla presentazione del Rapporto "Le concessioni idroelettriche in Italia: incertezze e opportunità per il rilancio del Paese", realizzato da The European House - Ambrosetti e presentato il 20 aprile a Roma presso il Centro Studi Americani. All'evento ha preso parte anche Renato Mazzoncini insieme a numerose personalità del mondo imprenditoriale, accademico, giuridico, economico e istituzionale. Per l'AD e DG di A2A , nel contesto odierno "lo sviluppo delle rinnovabili non è più solo auspicabile ma necessario per contribuire a raggiungere l'autosufficienza energetica del nostro Paese e affrancarsi dalla dipendenza del gas estero" . La produzione idroelettrica può dare un impulso notevole in questa direzione: come emerge dal Rapporto, è oggi la prima fonte rinnovabile nella generazione elettrica nazionale, con un ruolo di primo piano per la transizione e la sicurezza energetica del Paese. Per tale ragione, aggiunge Renato Mazzoncini , l'intento dev'essere favorire gli investimenti verso l'idroelettrico, in quanto risorsa già presente sul nostro territorio.

Renato Mazzoncini: normative chiare e omogenee per sbloccare gli investimenti

Il Rapporto di The European House - Ambrosetti segnala distintamente il ruolo primario dell'idroelettrico in Italia, con un valore che raggiunge il 40, 7% nella generazione di energia (21, 3% il solare e 16, 0% l'eolico). Un apporto che diventa ancora più significativo alla luce della crisi energetica, poiché in grado di fornire flessibilità e accumulo di energia. Il tutto a beneficio della stabilità, sicurezza e sostenibilità del sistema energetico. "L'idroelettrico è un settore strategico ed è gestito largamente da imprese italiane" , rimarca Renato Mazzoncini nell'intervento: "Gli investimenti dei gestori a beneficio di questa importante risorsa potrebbero essere favoriti da una normativa chiara ed omogenea" . Un quadro, specifica, "che preveda un'estensione della concessione a fronte di investimenti a favore dei territori che ospitano gli impianti" . Ulteriore slancio, aggiunge Renato Mazzoncini , arriverebbe dalla "riassegnazione mediante gara in assenza di miglioramenti per gli asset da parte degli operatori uscenti" . Come evidenzia anche il Rapporto, tale revisione consentirebbe agli operatori di investire 9 miliardi di euro in più rispetto ad oggi. Gli investimenti addizionali permetterebbero di generare 26, 5 miliardi di Euro sul territorio attraverso gli effetti indiretti e indotti, con ricadute positive anche per le casse dello Stato.