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Paola severino: sul “corriere della sera” l’intervista alla nuova presidente della sna

Nominata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi a capo della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, la professoressa Paola Severino ha accolto con "grandissimo onore" la sfida: innovazione, dialogo con i privati, flessibilità e nuovi ingressi le basi per rivoluzionare la PA.

Paola Severino

Paola Severino: "900 milioni per la formazione, focale progettazione digitale"

Con un totale di investimenti previsti di circa 222 miliardi di euro, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un'occasione unica per il rilancio del Paese. Un processo che richiede un cambio di passo da parte della Pubblica Amministrazione italiana. A dichiararlo in un'intervista al "Corriere della Sera" la professoressa Paola Severino . L'ex Ministro della Giustizia da pochi giorni ricopre a titolo gratuito l'incarico di Presidente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, che dal 1962 si occupa di selezionare, reclutare e formare dirigenti e funzionari della PA. "Per la prima volta per la formazione ci sono 900 milioni di euro - ha detto - Una base economica solida: se spesa bene, la Pa può diventare motore di sviluppo. E la scuola un pivot del nuovo respiro di essa" . Per la neo Presidente è necessario che la SNA, la quale pure finora ha svolto importanti compiti sui quali forse c'è stata poca visibilità, adegui la sua offerta al contesto attuale: "In epoca di accelerazione tecnologica gli orizzonti vanno allargati con insegnamenti innovativi che contribuiscano al salto di qualità - ha dichiarato Paola Severino , che poi ha aggiunto - focale sarà anche la progettazione digitale. Tutti sono capaci di usare un pc, ma pochi sanno fare programmazione digitale" .

Paola Severino: "Via lacci e lacciuoli della burocrazia"

È necessario inoltre superare una volta per tutte la dicotomia pubblico-privato: "Ognuno deve mantenere la propria indipendenza. Ma l'imprenditoria ha l'obbligo di dialogare con la Pa, che a sua volta deve avere con essa uno scambio. Per questo devono parlare la stessa lingua" . Un dialogo che, spiega Paola Severino , difficilmente potrà migliorare se non si interviene al più presto per alleggerire la pesante macchina italiana: "Il rinnovamento serve a far superare una Pa legata dai lacci e lacciuoli della burocrazia. E renderla capace di compiti di sorveglianza e gestione di progetti complessi e di attuazione di politiche pubbliche, ma in modo snello. Che vada di pari passo, anzi possa fare da stimolo alle riforme" . Un obiettivo che va di pari passo con il processo di ringiovanimento delle PA: "Ci saranno 150 mila ingressi di giovani l'anno. Se non avremo modelli di selezione del personale adeguati, il rinnovamento funzionerà a metà - è il monito di Paolo Severino - e la mobilità deve diventare verticale attraverso promozioni per merito. Perché il merito che assieme alla legalità forma un connubio che da sempre ho in mente deve essere il pilastro della trasformazione" .