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Comunicati Stampa

Bilancio sociale 2008 seconda parte

Professionalità impiegate e soggetti fruitori del servizio di sostegno alla genitorialità

EDUCATRICI

AUSILIARIA

RESPONSABILE/

PEDAGOGISTA

COORDINATRICE

ISCRITTI

PARTECIPANTI

COLLOQUI ad ott ed apr. ‘08

2

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1

/

12

11

Corso: IL GIOCO DI RELAZIONE

/

/

1

/

5

3

Serata a tema: REGOLE PRATICHE DI IGIENE

2

1

1

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18

15



QUANTI SIAMO

La base sociale è completamente femminile ed il numero totale dei soci è di quattro, inizialmente tutte lavoratrici. Nel 2007 è stata inserita nell’organico una dipendente, mentre una socia fondatrice, dal 2007, presta la sua opera come volontaria. Molte delle attività della ONLUS nell’anno 2008 sono state sostenute dal lavoro volontario delle socie. L’organo amministrativo è rappresentato dall’Amministratore Unico.

quanti siamo | I CONSULENTI

Uno studio di consulenza del lavoro si occupa della elaborazione delle buste paga, delle assunzioni, dei licenziamenti, della legislazione in materia e degli oneri contributivi. Uno studio commercialista si occupa della parte riguardante la gestione contabile, del bilancio, della relativa legislazione e degli oneri fiscali.

IL GRAPPOLO onlus mette a disposizione la supervisione di una consulente psicologa per le educatrici del servizio e per le famiglie degli utenti. Lavorare con i bambini piccoli e le loro famiglie significa essere coinvolti in un sistema di relazioni complesso, relazioni che a volte possono mettere in difficoltà. Una puntuale supervisione aiuta a gestire le dinamiche che queste relazioni attivano, aiuta a riflettere sul proprio lavoro, sostiene l’educatrice nel fronteggiare al meglio la situazione critica.

rendiamo conto

Nell’ambito della teoria degli stakeholder rendiamo conto, nello svolgimento della nostra attività, soprattutto a loro. Essi sono tutti coloro che, a diverso titolo, possono influenzare o essere influenzati dalle attività della ONLUS e verso i quali agiamo in modo responsabile senza mettere il profitto sopra ogni cosa. Essi rappresentano concretamente la complessità della realtà organizzativa, evidenziando la fitta trama delle relazioni nella quale la cooperativa è in contatto. Non tutti i nodi sono però sempre e in continuazione attivi, come del resto in ogni rete relazionale, ma sono le comunicazioni che si realizzano di volta in volta ad attivare le connessioni, a crearne la complessità. Il bilancio sociale possiede anche questa funzione: stimolare la rete di comunicazione tra i vari portatori di interessi, altrimenti incapaci di inquadrare l'operatività complessiva della nostra ONLUS. Gli stakeholder devono avere a disposizione un flusso continuo di informazioni attendibili relative alla nostra condotta aziendale per poter sempre decidere se continuare la loro libera e responsabile interazione con l’organizzazione o meno. Il riferimento ai "portatori d'interessi" determina un nuovo approccio strategico alla gestione globale dell’impresa, la cui responsabilità si estende nei confronti di un vasto insieme di soggetti, da cui dipende la sua legittimazione.

Noi abbiamo ritenuto opportuno suddividere gli stakeholder in due grandi sottogruppi:

Ø stakeholder interni: l'area gestionale/tecnica della cooperativa (dunque alla sua direzione); le persone coinvolte all'interno della cooperativa (soci, dipendenti e tutte le altre figure professionali gravitanti intorno alla struttura); i servizi erogati;

Ø stakeholder esterni: sono stati inseriti all'interno di questo insieme le persone che direttamente o indirettamente fruiscono dei servizi erogati dalla cooperativa e tutte quelle istituzioni o realtà che hanno a che fare con la struttura per la gestione del servizio stesso (bambini utenti, famiglie degli utenti , Servizi sociali e l’Amministrazione Comunale, il Piano di Zona, Asl, Regione Lombardia, scuole superiori ed università, ecc.)

rendiamo conto | DI CHE COSA?

Per gli stakeholder interni sono state individuate tre aree di rendicontazione: partecipazione, formazione e professionalità.

Partecipazione: Il dato di riferimento ci deriva formalmente dalla quantità delle assemblee e, soprattutto, dalla partecipazione alle stesse. Il quadro riepilogativo è il seguente:

08/11/2006: assemblea di approvazione del regolamento interno – Presenti 4 su 4

30/01/2007: assemblea per discussione sulla nuova sede e richiesta di finanziamento - Presenti 4 su 4

01/03/2007: assemblea di approvazione per aumento di capitale sociale – Presenti 4 su 4

30/04/2007: assemblea di approvazione del primo bilancio chiuso il 31/12/2006 – Presenti 4 su 4

30/06/2007: assemblea di approvazione per variazione sede legale e ratifica amministratore unico – Presenti 4 su 4

29/04/2008: assemblea di approvazione del bilancio chiuso il 31/12/2007 – Presenti 4 su 4

I dati mostrano con evidenza una attiva partecipazione dei soci alla vita istituzionale della cooperativa, tuttavia, tali informazioni non sono l'unico indice rappresentativo del coinvolgimento nell'organizzazione. Appare infatti evidente un desiderio di partecipazione, riscontrabile nella disponibilità dimostrata nei

momenti di criticità nella vita della ONLUS, nella richiesta e nella frequenza di attività formative; nella partecipazione agli incontri periodici con la responsabile del servizio.

Formazione: Nel corso dell’anno ci sono state diverse proposte formative per il personale educativo e non, erogate dal Settore Sviluppo delle Professionalità della Provincia di Milano e dall’Università Bicocca di Milano. Le educatrici hanno partecipato con costanza e interesse ai corsi proposti. Titoli dei corsi:

Ø IL LAVORO DI GRUPPO NEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA (35 ore)

Ø SOSTENERE L’AUTONOMIA DEI BAMBINI DA 0a3 ANNI (35 ore)

Ø LABORATORIO DI OSSERVAZIONE ( 20 ore)

Professionalità: La professionalità degli operatori è un requisito fondamentale per la struttura. Considerando coloro che operano a vario titolo all’interno del nostro servizio si può constatare un'alta scolarizzazione (circa il 80% delle operatrici possiede il diploma di scuola media superiore o la laurea) e un'alta propensione alla specializzazione (il 20% del gruppo possiede almeno un titolo di specializzazione professionalizzante all'interno del settore specifico). Come già indicato, la stessa ONLUS, nell'ottica di una formazione continua dei suoi dipendenti, indirizza a corsi finalizzati alla crescita professionale.

Per gli stakeholder esterni la natura dei loro interessi ha una definizione più problematica. Per dare forma a ciò abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle realtà con le quali ci relazioniamo e su quali siano le loro richieste principali. I bambini utenti e le loro famiglie ricercano un servizio di accudimento di qualità, dove poter lasciare il proprio figlio/a in tutta tranquillità, ad un costo non troppo elevato. Il Comune di Limbiate richiede il nostro bilancio consuntivo e preventivo in virtù della convenzione non onerosa concessaci dall’amministrazione suddetta. I servizi sociali comunali manifestano l’intenzione di creare con il privato sociale del territorio una rete di servizi per la prima infanzia che possa offrire un ampio ventaglio di proposte educative (asili nido, ma anche Tempo per le Famiglie, spazi gioco ecc) ma nessun passo è ancora stato fatto dall’amministrazione Comunale per concretizzare questa intenzione. Ogni cambiamento di personale interno o di progetto educativo deve essere comunicato al Comune di Limbiate e all’ASL di riferimento per conoscenza. La Asl di riferimento richiede che siano mantenuti gli standard di qualità che ci hanno permesso di ricevere l’autorizzazione al funzionamento, perciò organizza periodicamente visite ispettive. La Regione Lombardia ha istituito un albo regionale delle cooperative sociali al quale siamo iscritti grazie alla nostra vocazione mutualistica. Annualmente siamo invitati a rinnovare questa l’iscrizione confermando così il mantenimento delle caratteristiche di cooperativa sociale. Attraverso il Piano di Zona la Regione Lombardia fa pervenire ai servizi sociali del territorio un contributo chiamato Fondo Sociale Regionale. Per ricevere questo contributo il Piano di Zona competente ci richiede di presentare una istanza rendicontata delle spese di gestione dell’anno precedente attraverso cui il Piano di Zona decide la ripartizione del fondo tra gli enti che ne fanno richiesta. Il fondo deve poi essere utilizzato per l’erogazione di un miglior servizio e il tutto deve essere rendicontato al Piano di Zona l’anno successivo. Le scuole superiori e le università ci richiedono la possibilità di far svolgere un periodo di tirocinio presso la nostra struttura. Le scuole superiori richiedono accettazione di convenzioni e redazione di giudizi sintetici sull’operato delle studentesse; oltre all’accettazione della convenzione l’università chiede di partecipare ad incontri di coordinamento del percorso di tirocinio, la stesura di un giudizio sintetico e un attento tutoraggio per ogni studentessa accolta.

esame della situazione finanziaria

Il bilancio sociale mette in evidenza la composizione del fatturato del 2008

2008

2009

RETTE DI FREQUENZA

79.537, 00

CONTRIBUTI DA TERZI

1.421, 00



Il bilancio sociale mette in evidenza l’attività di raccolta fondi nel 2008

2008

2009

SOTTOSCRIZIONE 5X1000

?



La ONLUS è iscritta nelle liste degli enti a cui è possibile devolvere il 5x1000 non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione dall’Agenzia delle Entrate in merito agli accrediti suddetti.

il grappolo onlus in prospettiva

Ciò che ci prefiggiamo per il 2009 è di consolidare la nostra situazione finanziaria, anche attraverso la stipula di convenzioni onerose che intendiamo richiedere all’Amministrazione Comunale, le quali possono in parte garantire entrate stabili al servizio. Conseguenza della raggiunta stabilità delle entrate potrà essere la stabilità delle condizioni contrattuali delle socie lavoratrici e il continuo aumento della qualità del servizio gestito dall’Ente.

la qualità percepita

Nel corso dell’anno 2008 sono stati somministrati 2 questionari per rilevare la qualità percepita dalle famiglie degli utenti al fine di monitorare il rapporto con codesti portatori di interessi e definire meglio gli strumenti utili alla misurazione della qualità del nostro operato. Il primo questionario è stato somministrato all’inizio della frequenza dei nuovi utenti, il secondo nel mese di luglio a fine servizio.

BIBLIOGRAFIA

Pucci, L. - "Come fare il bilancio sociale: linee guida nazionali e internazionali", in Prospettive sociali e sanitarie, anno XXXII, nn. 19-20, novembre 2002

Vergani, E. - "A chi rendere conto?", in Fuori Orario, nn. 18-19, febbraio 1999

E.R. Freeman, G.Rusconi, M.Dorigatti - “Teoria degli stakeholder” - ed. Franco Angeli