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Comunicati Stampa

Storia delle universita’ popolari italiane

UNIVERSITA’ POPOLARE
MAGNA CARTA
STORIA DELLE UNIVERSITA’ POPOLARI ITALIANE


… diffondere il sapere …
… renderlo accessibile a tutti …
Per chi crede che:
La qualità della vita migliora grazie alla Cultura
L'informazione è indispensabile
La Cultura sia al di sopra delle divisioni tra razze, religioni, ideologie, ecc.
Soltanto la Cultura e la verità rendono veramente liberi
In Italia le prime Università Popolari furono organizzate negli ultimi decenni del secolo scorso. Il disagio economico rendeva allora difficile a gran parte della popolazione acquisire quelle conoscenze elementari che avrebbero consentito di vivere e di lavorare meglio. La Scuola era privilegio di pochi, l'Università appariva ancora più inaccessibile. Le Università Popolari, iniziarono ad impegnarsi non soltanto istruendo un numero sempre crescente di cittadini di ogni età e condizione sociale, ma anche coinvolgendo professionisti ed illustri uomini di cultura che desideravano offrire parte del loro tempo e delle loro competenze in questa impresa che appariva loro come una sfida affascinante e, per l'epoca, "anticonformista".

Ricordiamo alcuni tra i docenti storici: Giovanni Bovio, Gabriele D'Annunzio, Benedetto Croce, Ludovico Mortara,
Roberto Ardigò, Gioacchino Volpe, Luigi Einaudi, Gaetano Salvemini, Francesco Pullé e molti altri.
Dall'ultimo dopoguerra v'è stata una ulteriore fioritura di questi Istituti di Cultura. Nel 1982, a Sorrento, il Prof. O.
Ferulano, fondava la Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (C.N.U.P.I.). Soci fondatori e
protagonisti di questa iniziativa erano proprio quelle antiche Università Popolari, dirette eredi di un passato così
ricco di esperienze e di storia, ma anche tanto vitali da proiettarsi verso le sfide e le novità del futuro. Poco meno di dieci anni dopo, nel 1991, il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con un
apposito decreto legge pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 203 del 30.8.91, riconosceva alla C.N.U.P.I. la
personalità giuridica, premiando così la validità, la serietà, ma anche l'attualità e le potenzialità future di un
percorso di didattica e di formazione oramai già consacrato da una storia più che secolare.
Oggi le Università Popolari mantengono gli stessi principi ottocenteschi con le quali sono state fondate ovvero
avvicinare alla cultura tutti i ceti sociali, specialmente quelli più emarginati. Nelle Università Popolari si può
apprendere di tutto, dalle aree scientifiche, a quelle letterarie a quelle psicologiche, filosofiche e artistiche. Oltre ai corsi si organizzano viaggi, gite d'istruzione, visite culturali, attività sportive e ricreative che promuovono socialità e formazione. La formazione delle persone è duplice: concerne la crescita della persona e la crescita professionale. Si vuole quindi offrire ai cittadini di tutte le età un servizio di crescita culturale svolgendo corsi relativi ai più diversi argomenti, curare l'aggiornamento di chi esercita un'attività, agevolare la formazione e la preparazione specialistica di chi intende inserirsi e qualificarsi nel mondo del lavoro.
In materia di Educazione Permanente del Cittadino e di Formazione Continua l'Italia sta rapidamente adeguando la sua legislazione al quadro europeo. Ciò apre nuove, importanti prospettive al lavoro delle Università Popolari. Il Cnupi è parte integrante dell’European Association of the Education of Adults la quale, a sua volta, agisce con l'Unesco ed il Parlamento Europeo per stimolare, orientare e concretizzare le politiche culturali. Una Università
Popolare afferente alla C.N.U.P.I., pertanto, è facoltata a conferire immediatamente una proiezione internazionale ed europeistica alle proprie attività ed ai propri progetti.
L'inserimento della Confederazione Nazionale delle Università Popolari nello Schedario dell'Anagrafe Nazionale degli Istituti di Ricerca con un suo proprio numero di codice (41790YCU) rende possibile ad una confederata istituire quel legame stretto tra la dimensione della didattica e quella della ricerca. Le opportunità legislative e le possibilità di contribuire al progresso della ricerca nei vari campi dello scibile sono numerose. La C.N.U.P.I. è anche membro della Associazione Italiana per l'Educazione degli Adulti.