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Ringiovanire senza bisturi: Il trattamento Total Face

Ringiovanire senza bisturi: il trattamento total face

E’ possibile donare al volto un aspetto più giovane e fresco in mezz’ora e senza ricorrere alla chirurgia estetica? La risposta è sì, e con costi contenuti che mediamente non superano attorno ai 250-270 euro a trattamento.

Oggi ricorrono a questi trattamenti dermatologici sia uomini che donne che desiderano regalarsi delle “coccole” semplicemente per migliorare il proprio aspetto estetico per piacersi di più, senza stravolgimenti evidenti del proprio aspetto, bensì con risultati molto naturali e piacevoli. La moderna dermatologia estetica è in grado di offrire risposte concrete a quanti desiderino correggere piccole imperfezioni cutanee o migliorare il proprio aspetto estetico e che in passato vi hanno rinunciato per la paura di sottoporsi a procedure chirurgiche dolorose, oppure ancora all’impianto di materiali estranei non sicuri per la salute; essa offre numerose soluzioni non chirurgiche in grado di attenuare i segni del tempo, in modo poco invasivo, ritardando il ricorso alle tecniche di riposizionamento chirurgico dei tessuti molli del volto (lifting facciale).

Il dermatologo plastico, si avvale di tutti quei mezzi che, in modo non cruento, poco o per niente invasivo e con un approccio squisitamente medico dermatologico, possono migliorare l’aspetto cutaneo e mantenerne l’integrità.

Essi sono rappresentati dai dermal filler , i peelings, la tossina botulinica, i laser, la piccola chirurgia di superficie, i dermocosmetici, gli integratori dietetici, i farmaci e tutto ciò che permette di intervenire sulla pelle con il massimo rispetto biologico del tessuto cutaneo, e che sia in grado di offrire risultati con mezzi che prediligono l’aspetto conservativo.

Tali procedure possono essere opportunamente integrate tra loro ed in mani esperte, consentono di migliorare l’aspetto cosmetico globale della cute del volto, attenuando i segni del tempo in modo sicuramente soddisfacente.

Due parole sull’invecchiamento

L’invecchiamento è un processo fisiologico ed ineluttabile che inizia con la nascita e ci accompagna in tutte le fasi della vita facendosi via via più evidente.
La maggior parte delle modificazioni morfologiche del volto, che caratterizzano la crescita, la maturità e l’invecchiamento sono causate dalla continua e permanente sollecitazione che i tessuti subiscono sotto l’azione delle forze muscolari, della forza di gravità nonché dei raggi ultravioletti. La cute si assottiglia, perde la sua elasticità ed il suo potenziale di rigenerazione, con la comparsa di rughe, solchi ed avvallamenti.

L’invecchiamento del tessuto cutaneo del volto, in particolare a quello dei distretti periorbitario e periorale (le unità estetiche del volto situate rispettivamente intorno agli occhi ed alla bocca), non può dunque essere corretto chirurgicamente solo con un lifting chirurgico cervico facciale, bensì necessita di procedure complementari di medicina estetica definite “ancillari” (peelings chimici, tossina botulinica, impianto di fillers, etc..), di competenza del medico Dermatologo estetico o Chirurgo Plastico.

I solchi, le rughe e gli avvallamenti del volto possono essere corretti con procedure differenti, che quasi sempre si completano le une con le altre.
La loro scelta dipende da un attento esame da parte del Dermatologo Plastico, che deve prendere in considerazione, svariati fattori tra i quali: età, condizioni generali, patologie, precedenti trattamenti, aspettative della paziente e proprie, in riferimento alla qualità del risultato desiderato.

Ricorrono a questo tipo di trattamenti sia uomini che donne che desiderano mantenere sempre giovane l’aspetto del viso. Generalmente la fascia di età più giovane, a partire dai 30 anni in su richiede prevalentemente la correzione dei solchi naso-genieni (quelli che vanno dai lati del naso agli angoli della bocca).

Tali trattamenti sono tuttavia più richiesti da una fascia di utenza di età compresa tra i 38 ed i 55-60 anni con un picco attorno ai 45, che richiede oltre alla correzione dei solchi naso genieni quella del contorno delle labbra, con l’aumento o semplicemente della definizione dei contorni od anche del loro volume, la correzione delle rughe a “zampa di gallina” del contorno occhi e delle rughette verticali del labbro superiore.

La fascia di età a partire dai 40-45 anni in su richiede tuttavia più frequentemente un trattamento Total Face.
Alla fascia di età che parte dai 45 anni vi sono anche molti uomini generalmente di grado socio culturale medio-elevato che richiedono soprattutto il trattamento dei solchi naso genieni (naso labiali), la tossina botulinica per il contorno degli occhi ed i peeling per migliorare l’aspetto della pelle.

In Dermatologia estetica, le procedure ancillari per il ringiovanimento del volto sono suddivise in tre grandi categorie, pur essendo eventualmente associabili tra loro a seconda delle esigenze.

Procedure che assottigliano l’epidermide e ristrutturano la cute

Sono indicate per l’attenuazione delle rughe più sottili e superficiali, in particolare per quelle che conferiscono alla pelle l'aspetto a "ragnatela" e per correggere alcune cicatrici tra cui, ad esempio quelle post chirurgiche e post-acneiche:

Peelings facciali Laser Resurfacing Co2 ed Erbium-Yag
- Acido Glicolico
- Acido salicilico
- Acido tricloroacetico
- Acido piruvico
Sono metodiche ablative che consentono di correggere non solo le rughe superficiali, ma anche le macchie senili, di eliminare i papillomi del collo e le neoformazioni cutanee antiestetiche del volto e del collo quali nevi dermici e piccoli fibromi cutanei (porri), papillomi.



Procedure che mirano ad ottenere il riempimento del difetto (solchi rughe ed avvallamenti)

I “dermal filler”: Acido jaluronico e Collagene; sono materiali per il riempimento della cute.

Procedure che mirano ad ottenere il rilassamento di alcuni muscoli mimici minori con conseguente distensione delle grinze della cute soprastante

La tossina botulinica

I FILLER NON PERMANENTI: ACIDO JALURONICO E COLLAGENE

L’acido Jaluronico ed il collagene sono normali costituenti del tessuto connettivo della nostra pelle, dove vengono normalmente sintetizzati, ma anche fisiologicamente metabolizzati e riassorbiti.

L’industria farmaceutica riproduce in laboratorio molecole assolutamente identiche. Entrambe le sostanze sono oggi disponibili in formulazioni non di origine animale. Le uniche che offrono però tali garanzie di sicurezza sono quelle testate ed approvate dalla severissima Food and Drug Administration statunitense, e sono garantite come totalmente biocompatibili e prive di effetti collaterali.

I filler sono dunque materiali biocompatibili per il riempimento della cute, disponibili in siringhe assolutamente sterili già pronte all’uso.Si usano per reintegrare le quote fisiologiche perse con l’invecchiamento cutaneo; sono quindi indicati per il:
  • Riempimento delle rughe del volto.
  • Modellamento ed aumento volumetrico delle labbra: allo scopo di far riacquistare alle stesse il volume originario, perduto negli anni, pur conservando un aspetto naturale;
  • Riempimento di piccoli solchi e di depressioni post acneiche.
Il nuovo collagene, che non richiede alcun test preliminare, inoltre, grazie alla sua eccezionale capacità di compenetrare i tessuti cutanei è indicato anche per la correzione delle micro rughe presenti attorno agli occhi (zampe di gallina) e quelle verticali del labbro (codice a barre).

Tanto l'acido jaluronico quanto il nuovo collagene di origine non animale sono di pronto impiego, poiché disponibili in siringhe preriempite sterilmente, non richiedono alcun test preliminare e consentono correzioni immediate sicure e con risultati assolutamente naturali.

La correzione delle rughe dei solchi e degli avvallamenti si realizza impiantando il filler nello spessore del derma. Si può attenuare il fastidio delle micro punture con una blanda anestesia di superficie, che si ottiene facendo applicare alla paziente una crema anestetica, circa 45 - 60 minuti prima del trattamento. La seduta di impianto dura dai dieci ai quaranta minuti, a seconda del numero di rughe da correggere.

Dopo l'impianto la cute risulta di norma solo lievemente arrossata e le relazioni sociali non vengono affatto condizionate se non per un oretta circa, salvo che non si verifichi un po’ di gonfiore o qualche piccola ecchimosi. La durata degli impianti di collagene e di acido jaluronico è limitata nel tempo: tali prodotti vengono progressivamente riassorbiti nell’arco di 8-10 mesi.

Tale processo di riassorbimento rende necessarie circa 2 correzioni all'anno, per poter mantenere costante il risultato desiderato ed ottenuto, in rapporto alle esigenze personali delle pazienti e dell'individuale propensione a riassorbire più o meno velocemente il materiale impiantato.

A fronte dello svantaggio della durata dell'effetto correttivo, l'utilizzo di tali materiali offre il grande vantaggio di un minimo sacrificio da parte della paziente in termini di discomfort e di astensione dagli impegni sociali (nessuna astensione), oltre che di una sicurezza assoluta del materiale, in riferimento a possibili reazioni allergiche o infiammatorie, a fronte del rischio di granulomi cronici non rimediabili conseguenti all’impianto di olio di silicone, (sostanza ormai bandita da una legge dello stato) e di altri prodotti simili non riassorbibili permanenti o semi-permanenti inoculabili con aghi.

La proprietà di spontaneo riassorbimento di un filler (che sia acido jaluronico, collagene è una garanzia di sicurezza indispensabile, che lo differenzia dai materiali cosiddetti "inerti" che persistono indefinitamente nella pelle come corpi estranei e per i quali non si conoscono ancora con esattezza le conseguenze a lungo termine.

La tossina botulinica

E' in grado di apportare miglioramenti significativi nelle rughe da invecchiamento ed in quelle di espressione della metà superiore del volto. Non è adatta al trattamento della metà inferiore.

L’esotossina botulinica, iniettata direttamente nei muscoli deputati alla mimica facciale e responsabili dei solchi di espressione del volto, consente di ottenere l’interruzione dell’impulso nervoso responsabile della contrazione dei muscoli mimici, e dunque la paralisi temporanea ed il conseguente rilassamento degli stessi muscoli con la distensione della cute sovrastante e l’appianamento delle rughe di espressione, in particolare quelle frontali e quelle perioculari (zampe di gallina).

Il trattamento dura solo 15-20 minuti. Si effettua ambulatorialmente, senza anestesia, e consiste nell'iniettare, con una piccola siringa, alcune gocce del prodotto, opportunamente diluito, all'interno dei muscoli mimici responsabili delle rughe d'espressione che si desidera eliminare.

I pazienti ideali sono uomini e donne, dai 30 ai 50 anni, il cui inestetismo è rappresentato dalla presenza di rughe che dipendono da un uso continuo dei muscoli mimici della fronte, ad esempio chi ha un'espressione sempre corrucciata e preoccupata. In questi casi la tossina botulinica può essere usata da sola ed i suoi risultati sono davvero soddisfacenti. Se il problema estetico riguarda invece tutto il viso, la tossina botulinica può essere associata ad altri trattamenti chirurgici quali peeling, lifting o blefaroplastica, oppure trattamenti infiltrativi quali l'utilizzo di Collagene, Ac. jaluronico, ecc.

Con questo trattamento le rughe scompaiono quattro o cinque giorni dopo l'iniezione ma già da subito la paziente può truccarsi e prendere il sole. Occasionalmente si può formare un piccolo livido che però tende a sparire in una settimana.

I risultati durano in genere quattro o sei mesi, dopo di ché l'iniezione va ripetuta, meglio prima che il muscolo riprenda la sua contrattilità. Si è notato che dopo diverse iniezioni l'effetto di spianamento perdura più a lungo.

Non vi sono controindicazioni all'uso della la tossina botulinica, se non la gravidanza, l’allattamento e malattie neuromuscolari: questo prodotto è ormai ampiamente sperimentato in campo oculistico, neurologico ed estetico . Non si possono escludere però reazioni allergiche. E’ consigliabile, due settimane prima del trattamento, non assumere Aspirina. I costi sono compresi tra i 300 ed i 500 euro.

Peelings

Sono acidi che applicati sulla cute sono in grado di penetrare profondamente e di provocare una esfoliazione di grado ed intensità variabile in rapporto alla percentuale ed al Ph (grado di acidità) degli agenti impiegati e soprattutto al tempo della loro applicazione.

L’esfoliazione degli strati più superficiali e la successiva rigenerazione di porzioni dell’epidermide e/o del derma determina una levigatura della cute ed un livellamento delle irregolarità cutanee con il risultato che la pelle appare rinnovata, liscia e luminosa. E’ un trattamento che è indicato per l’attenuazione delle piccole rughe del volto, pigmentazioni (macchie) superficiali e piccoli esiti cicatriziali (non profondi) da acne.

Gli agenti attivi più comunemente impiegati per il trattamento ambulatoriale del photoaging sono l’acido glicolico, l’acido salicilico, l’acido piruvico, l’acido tricloroacetico, la resorcina, l’acido retinoico, l’acido kogico, l’acido fitico e miscele di questi acidi ed altre sostanze (soluzione di Jessner (ac. salicilico, resorcinolo, ac. lattico, etanolo) e similari.

I più diffusi tra questi acidi, sono: il glicolico, un alfa-idrossi-acido generalmente impiegato a concentrazione del 70 – 90 % ed a ph compreso tra 0, 5 e 2, il salicilico un beta-idrossi-acido ed infine l’acido tricloroacetico, che a differenza dei primi due, a seconda della concentrazione, può essere considerato un peeling medio-profondo, e pertanto impiegato prevalentemente nel trattamento degli esiti cicatriziali d’acne in alternativa ai laser ablativi (co2 ed erbium). I costi sono compresi tra 70 e 100 euro a seduta tranne che per il TCA.

L’acido glicolico

E’ impiegato per peelings superficiali e medi; la sua applicazione, anche se per soli pochi minuti, provoca un eritema, che si risolve in uno o due giorni. Talvolta possono comparire piccole crosticine che cadono in due-tre giorni senza lasciare esiti. Sono necessarie più sedute, intervallate da sette/dieci giorni di pausa, per ottenere un risultato apprezzabile. Non è necessaria alcuna convalescenza e la paziente non è costretta a sospendere la propria vita sociale e lavorativa.

I risultati realisticamente ottenibili con l’acido glicolico sono riassumibili in un generale miglioramento della cute del volto, intesi come un aumento della luminosità e tonicità, nonché una progressiva idratazione della cute, un ammorbidimento e riduzione delle rughe sottili che conferisce alla cute un aspetto più levigato e vellutato. In molti casi è ottenibile una attenuazione anche consistente delle iperpigmentazioni, specie quando coadiuvato da una mirata terapia domiciliare con depigmentanti (ac. Kogico o similari).

Nell’acne, in particolar modo nella forma comedonica non infiammata consente di ottenere un effetto di purificazione transitoria, nonché un effetto levigante sulle piccole cicatrici. Non è necessaria alcuna convalescenza e la paziente non è costretta a sospendere la propria vita sociale e lavorativa.

L’acido salicilico

Consente di ottenere buoni risultati nel trattamento del crono-photoaging, ma solo in pazienti che non abbiano sperato i 50 – 60 anni di età, poiché a differenza del gli colico esso non agisce sul derma e sulle modificazioni che esso presenta in tale fascia di età.

Risultati di notevole rilievo sono stati riportati nel trattamento delle iperpigmentazioni, ma soprattutto nell’acne papulo-pustolosa, grazie alla sua attività antibatterica ed antinfiammatoria ed alla capacità di penetrare profondamente nei follicoli infetti.

L’acido tricloroacetico (TCA)

E’ l’agente più usato per ottenere peelings medi e profondi. Quest’acido produce uno “sbiancamento” della pelle che nei giorni successivi si trasforma in una sottile crosta bruna. Nei quattro/sette giorni successivi avviene lo sfaldamento ed il distacco di una escara brunastra a cui fa seguito la riepitelizzazione completa.

Il peeling con TCA richiede in genere una settimana - dieci giorni di riposo domiciliare e di astensione dalle normali attività sociali e lavorative. E’indispensabile una assoluta fotoprotezione, attuata con schermi antisolari almeno per i tre – quattro mesi successivi al trattamento.

Le metodiche ablative

Sono invece rappresentate dal laser co2 super pulsato e dal laser ad erbium. Come già accennato, sono metodiche che consentono di correggere non solo le rughe superficiali, ma anche di eliminare altri frequenti inestetismi come le macchie senili, i papillomi del collo e le neoformazioni cutanee antiestetiche del volto e del collo (porri e piccoli fibromi cutanei); Il laser CO2 ad esempio, senza neanche toccare la pelle con il solo raggio di luce (dunque con la massima sterilità), è in grado di eliminare gli inestetismi come le lesioni che sporgono dal piano cutaneo, distruggendole (trasformandole in vapore), o in modo più conservativo recidendole alla base (quando è opportuno eseguire comunque un esame istologico); in entrambe i casi il sanguinamento è assente, grazie alla capacità del raggio di coagulare i piccoli vasellini di sangue e linfatici.

Negli interventi eseguiti con queste tecniche non è necessario apporre i punti di sutura.
La zona trattata dal laser infatti è strettamente limitata alla lesione cutanea e grazie alla selettività ed alla precisione del raggio, la pelle circostante non viene alterata in alcun modo neanche dal calore, così da permettere una più rapida guarigione, che avviene con la formazione di una crosticina che si distacca dopo qualche giorno, con risultanti eccellenti e segno minimamente visibile e che in ogni caso può addirittura confondersi con la pelle circostante già dopo poche settimane.

Possono essere trattate con il laser co2, con una eccellente qualità estetica degli esiti cicatriziali tutte le lesioni in rilievo sul piano cutaneo, diagnosticate dal dermatologo come certamente benigne e per le per le quali dunque non occorre un esame istologico, tra queste i nevi (nei) dermici, del volto (nevo di miescher), talvolta pelosi, o del corpo, le cheratosi seborroiche del volto e del cuoio capelluto e del tronco (placche marrone screpolate e rilevate simili a nevi) i nevi papillomatosi, quelli moriformi di colore marrone, i fibromi penduli (peduncoli), spesso localizzati al collo ed ai cavi ascellari o all’inguine.

In ogni caso la scelta finale della tecnica tra le varie alternative terapeutiche, preventivamente valutate e discusse con il paziente, spetta al medico operatore, il quale, sulla base della migliore indicazione in rapporto al singolo caso clinico, deve tenere conto dei vantaggi e degli svantaggi delle varie tecniche e delle esigenze e desideri del paziente.

IL TRATTAMENTO TOTAL FACE

Consiste nell’applicazione integrata delle metodiche descritte, tutte complementari tra loro, opportunamente applicate al fine del raggiungimento del risultato desiderato e si articola in una pianificazione di sedute programmate nel tempo che consentono il mantenimento dei risultati desiderati ed ottenuti.

Acido jaluronico e collagene possono essere utilizzati sulla stessa paziente, anche nella stessa seduta, andando a trattare tutti i tipi di rugosità a più livelli nella pelle; completa poi il trattamento la tossina botulinica per la distensione delle rughe a “zampa di gallina” intorno agli occhi, ed una serie di sedute di pelings e di bio-rivitalizzazioni periodiche (in genere 1 al mese).

E’ bene ricordare a coloro che si sottopongono a qualsiasi trattamento medico, e soprattutto estetico che è importante conoscere natura e provenienza delle sostanze impiegate per una loro rintracciabilità nel tempo; è dunque obbligo del medico fornire con estrema chiarezza tutte le opportune informazioni circa il nome commerciale o della molecola impiegata, della sua concentrazione e possibilmente una etichetta adesiva riportante tali dati ed il lotto di produzione che il paziente può conservare.