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Adolescenza&Bullismo

Gli adolescenti probabilmente non conoscono le definizioni esatte, ma sanno descrivere e spiegare a perfezione, con esempi diretti, tutte le caratteristiche del fenomeno del bullismo che li riguarda così da vicino.

Per questo motivo è importante che il mondo della psicologia e quello della scuola aprano un dialogo sull’argomento, che possa favorire nuovi punti di vista e mettere in luce differenti prospettive di intervento.

Intraprendere una riflessione su ciò che si è fatto finora, e su quello che si può fare, per fornire un supporto concreto alle Istituzioni scolastiche nel contrasto ad atti di violenza tra pari è il nuovo vertice di osservazione.

E' nella scuola che si agiscono la maggior parte delle prevaricazioni, in quei luoghi che dovrebbero essere di scambio, di confronto e di relazione.

Il passaggio importante è un cambio di prospettiva: parlando con gli adolescenti delle loro esperienze, salta all’occhio un aspetto essenziale, troppo spesso trascurato: le relazioni.

Come mai dinamiche relazionali di esclusione e violenza tra pari si amplificano e vengono esasperate proprio a scuola? Quali sono le caratteristiche peculiari di questo contesto che ne favoriscono la diffusione? Quali, ancora, le difficoltà del sistema istituzionale e dei suoi attori nel contrastare gli episodi di bullismo a scuola?

A partire da tali interrogativi è possibile comprendere che bullismo non è solamente deviazione di un singolo, ma intreccio di fattori individuali, sociali e contestuali.