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PICCOLO VADEMECUM

Adolescenza e genitori: un piccolo vademecum

Adolescenza e genitori: un piccolo vademecum Photo by Melissa Askew on Unsplash

L'adolescenza è una fase della vita straordinaria e piena di sorprese, soprattutto per i genitori che normalmente vanno in crisi o fanno finta di non vedere le crisi dei figli. Ormai compresa tra i dodici e i ventiquattro anni, molto più in là di quello che si pensa, l'adolescenza pone sfide e difficoltà non sempre facili da gestire, soprattutto in questa società così complicata, e può essere sicuramente un periodo molto delicato della vita di un individuo.

Questo perché le sfide dell'adolescenza si riferiscono all' obiettivo finale della realizzazione di sé , della semiautonomia e passano attraverso le fasi di ricerca di novità, voglia di vivere relazioni sociali intense, e il desiderio di esplorazione creativa.

Partiamo quindi da quello che può rassicurare e aiutare un genitore e che può essere utile per comprendere alcuni meccanismi che stanno alla base dell'adolescenza:

  • nessun genitore parte da zero , ovvero si è già costruito un percorso educativo, stabilito consuetudini, modelli e credenze che hanno orientato l'adolescente, per prove ed errori, che hanno funzionato oppure no; inoltre ogni genitore conosce abbastanza il proprio figlio. Nel caso in cui questo non sia accaduto, vuol dire che il genitore deve cominciare ad osservare il proprio figlio per conoscerlo meglio e appieno;
  • non è colpa degli ormoni o perlomeno non del tutto : quello che veramente accade nel cervello di un adolescente è legato alla ricerca di gratificazione immediata e con scarso controllo degli impulsi, perciò per lui sono poco importanti le conseguenze delle azioni. È lì che l'adulto deve intervenire e vigilare, regolando il pensiero riflessivo del figlio/a, insegnandogli a riflettere e pensare sulle proprie azioni, emozioni e sensazioni;
  • non bisogna lasciare un adolescente solo nel decidere , ovvero non bisogna credere che sia come un adulto e perciò trattarlo come tale. Bisogna comunque fornire regole e limiti e aspettative educative nel suo comportamento affinché impari a regolamentarsi nella vita e di fronte alle difficoltà;
  • non lasciarsi andare al lassismo : è vero che prima o poi l'adolescenza passerà, ma con quali conseguenze? L'atteggiamento educativo lassista, discontinuo, poco presente può far pensare ad un adolescente che gli è permesso tutto e renderlo troppo vulnerabile alle difficoltà, per le quali invece deve essere corazzato. Il ruolo del genitore è di vegliare su di lui con sguardo amorevole;
  • sottoporli a più esperienze : l'esperienza modella il cervello in modo positivo, perciò è bene che riceva stimoli molteplici e differenziati. Meglio praticare più attività diverse e non iperspecializzarsi in qualcosa;
  • avere pazienza con la "stupidera", perché la fase della pseudostupidità è normale e determinata dall'organizzazione del cervello, perciò è bene portare pazienza sapendo che è un fenomeno specifico dell'età. Ricordate che aver seminato proposte educative, stimoli, conversazioni con i figli, libri e film porterà sicuramente risultati;
  • non preoccuparsi se non fa la cosa giusta perché fa parte del percorso e perciò occorre essere pazienti e costanti nel lavoro di sostegno e accompagnamento alla crescita;
  • quello che dice, non sempre vale : se è arrabbiato, la sua parte emotiva dice delle cose che la parte cognitiva non conosce, perciò, in balia delle emozioni, l'adolescente potrebbe dire le peggiori cose se preso dall'ira, salvo poi cinque minuti dopo chiedere delle coccole. È normale, non c'è da spaventarsi.
  • Insomma, questo è un piccolo vademecum per genitori di fronte a preadolescenti e adolescenti. Non è certo esaustivo dell'argomento.

    Ma è bene sapere che si può sempre rivolgersi ad un professionista della salute, esperto di adolescenza, per capire meglio la questione e risolvere difficoltà e problemi tipici di questa età.