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LE OTITI , UNA NON FACILE TERAPIA - Dott. Giuseppe Larosa

Le otiti (processo infiammatorio a carico del canale auricolare), nel cane e nel gatto sono, a volte, per il Medico Veterinario delle grosse sfide terapeutiche. Le cause di otite sono varie e in alcuni casi non facili da diagnosticare e curare perché tra cause primarie, secondarie, fattori predisponesti e fattori perpetuanti, spesso serve molta pazienza individuare la causa o le cause dell’otite e poter così effettuare una corretta terapia.

I cani, sono maggiormente predisposti ad avere delle otiti a causa della conformazione del loro condotto uditivo che è costituito da un “canale” a forma di L, con una porzione verticale abbastanza lunga ed una porzione orizzontale che finisce in prossimità della membrana del timpano. Per questa particolare conformazione, tutto quello che si forma o si deposita nella porzione orizzontale, con difficoltà può risalire e fuoriuscire dal canale auricolare predisponendo a varie forme di otite.

A seconda della parte di canale auricolare interessato dallo stato infiammatorio si potrà avere un’otite esterna, media o interna.

Le cause di otite non solo possono essere tante, ma alcune volte possono associarsi tra di loro complicando notevolmente sia la diagnosi che la terapia.

Nella mia casistica, le cause più frequenti che portano all’infiammazione del condotto uditivo sono quelle di natura batterica (Staphilococcus intermedius, Proteus sp. , Pseudomonas sp. , Escherichia sp. , Klebsiella sp.), seguite da quelle da ipersensibilità alimentare o ambientale per finire a quelle da parassiti, funghi, lieviti, difetti della cheratinizzazione, disordini della secrezione ghiandolare, malattie autoimmuni ed altro ancora.

Nel periodo tarda primavera/estate una delle cause più frequenti di otite, prevalentemente nei cani che hanno le “orecchie pendule” è quella da corpo estraneo, in particolare quella causata dall’entrata nel condotto uditivo di spighe di graminacee (forasacchi), che se non curate per tempo possono causare in breve tempo la perforazione della membrana timpanica.

I sintomi che l’animale manifesta , qualunque ne sia la natura, sono il grattarsi l’orecchio con le zampe posteriori, lo scuotere la testa, il tenere la testa piagata da un lato, la presenza di sporcizia nel condotto uditivo, dolore quando si tocca la base dell’orecchio, fino ad arrivare, nei casi gravi, al vomito o all’inappetenza.

Quando
l’animale presenta uno o più di questi sintomi sarà opportuno farlo visitare dal proprio Medico Veterinario per evitare seri peggioramenti o peggio ancora la cronicizzazione dell’otite.