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IL NUOVO P.U.G.C. DI SEZZE

L' incontro tecnico con i progettisti del Piano Urbanistico Comunale Generale (P.U.G.C.), che si è svolto il giorno 10 ottobre 2012 alle ore 16:00 nell'Aula Consiliare " Alessandro Di Trapano", é servito a palesare quali fossero le debolezze di questo strumento urbanistico che di "partecipato" ha ben poco.

L'atteggiamento difensivo dei progettisti, in evidente difficoltà, ha rivelato con maggiore chiarezza come questo piano sia il risultato di un "cuci-scuci" del tessuto edilizio con l'omissione di cosa sia Sezze ma soprattutto cosa vuole diventare Sezze. La fattibilità di uno strumento urbanistico non si misura con i calcoli di cubature, con l'esclusiva difesa della proprietà privata, rinunciando alla qualità dello spazio pubblico con le proposte "illuminate" di un rilancio economico basato sulla cementificazione di aree di pregio paesaggistico.

Chiedersi:

  • Qual'è la vocazione del paese?
  • Com' è possibile valorizzare i beni pubblici mettendoli a reddito a beneficio dell'intera comunità?
  • Dove costruire nuovi alloggi per l'edilizia agevolata evitando di creare "fontanelle 2"?
  • Come salvaguardare quel poco di ambiente integro rimasto?
  • ...
  • e cercare una risposta a queste domande senza perdere di vista "l'orizzonte del bene comune", non vuol dire scrivere "il libro dei sogni" ma vuole essere un atteggiamento consapevole e cosciente teso a rompere quella continuità di azioni che ha portato una "certa" classe dirigente a bruciare tutto ciò che è capitato sotto tiro lasciando alle nuove generazioni "DEBITO PUBBLICO" senza fondo.

    Tanto per rimanere sul tema dell'utopia voglio aggiungere una citazione di Eduardo Galeano...

    "Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare."

    Purtroppo esiste una categoria di persone che si sono fermate da un bel pezzo arroccandosi sui loro castelli di sabbia!

    Sul tema della gestione da parte di chi ha il potere in mano per farlo, voglio aggiungere una citazione di Max Frisch...

    "Tolleranza è sempre indice di potere sicuro; quando si sente in pericolo, nasce sempre la pretesa di essere assoluto; nasce dunque la falsità, il diritto divino del mio privilegio, l'inquisizione."

    Purtroppo esistono persone che si sono affermate con la pretesa di essere UNICI e che tutto debba passare sotto il LORO INSINDACABILE GIUDIZIO!

    E QUESTA LA VOGLIAMO CHIAMARE DEMOCRAZIA?

    Posso pensare ad un risvolto positivo solo se l'Amministrazione deciderà di accogliere le osservazioni fatte al piano con l'obiettivo di salvaguardare l'ambiente , evitare debito pubblico , diffondere una cultura basata sul rispetto dello spazio pubblico , sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico e soprattutto, limitando al massimo il consumo di suolo .

    Utopia?

    NO

    Una passeggiata...

    Buona passeggiata a tutti!