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La depressione nella terza età

La depressione è diversa negli anziani ?

I sintomi di depressione più frequenti negli anziani sono la perdita di energia, una diminuzione dell’interesse per le attività del tempo libero, un aumento dei dolori fisici e delle perdite di memoria.

Chi è colpito?

Anche se la depressione non è sempre associata all’invecchiamento, un numero importante di persone anziane soffrono di depressione. Dai 15 ai 20% degli anziani presentano i sintomi di una depressione.

Quali sono i problemi associati alla depressione?

La depressione è un aggravante dei disturbi somatici dell’anziano, diventa per esempio più complesso riprendersi dopo una frattura del femore o un ictus. L’anziano è meno attivo e autonomo se è depresso e questo può favorire un decadimento fisico anticipato.

La depressione aumenta da due a tre volte il rischio di decesso nell’anziano ed è la maggiore causa dei suicidi in questa fascia di età.

Perché la depressione dell’anziano viene spesso sottovalutata e/o non trattata ?

La depressione può essere difficilmente diagnosticata negli anziani, perché sono poco disponibili a parlare dei loro sintomi ed gli è difficile riconoscere che provano una sofferenza psicologica, e si aprono di più sui sintomi fisici.

Quali sono le cause della depressione nell’anziano ?

Alcuni anziani depressi hanno già avuto un episodio depressivo e altri affrontano la depressione per la prima volta nella terza età. I fattori di rischio sono gli stessi della popolazione adulta in generale. I fattori che possono favorire l’insorgere di una depressione nell’anziano sono la perdita di controllo o di autonomia a seguita di una malattia o di un invalidità oppure un crescente isolamento sociale.

Trattamento della depressione nell’anziano

I trattamenti per lottare contro la depressione hanno la stessa efficacia negli anziani che nella popolazione generale. La psicoterapia, gli psicofarmaci, i gruppi di sostegno sono alcune delle soluzione per curare i sintomi depressivi. Tuttavia, la presa in carico degli altri disturbi somatici quali il dolore cronico che coesistono con la depressione non deve essere dimenticato.

La psicoterapia nell’anziano

Diversamente da quanto Freud e i suoi discepoli hanno affermato a lungo, non è mai troppo tardi per iniziare una psicoterapia. Freud considerava che dopo i 50 anni, era troppo tardi, gli anziani erano secondo lui troppo poco malleabile. Invece sembra che sia vero il contrario, poiché gli anziani che intraprendono una terapia sono spesso molto motivati, sono consapevoli che il tempo a loro disposizione è prezioso, e non vogliono sprecarlo.

Sono sempre di più le persone ultrasettantene che approdano agli studi degli psicologi. Spesso sono i figli, i quali sono ormai abituati al ricorso allo psicologo, ha proporli un trattamento psicoterapeutico.

La psicoterapia del soggetto anziano non è diversa della psicoterapia di un giovane adulto.

Si dedicherà pero un tempo iniziale alla valutazione delle capacità cognitive.