I cinque grandi elementi
Gli elementi e i dosha.
Di Swami Dhyan Nirman
I CINQUE GRANDI ELEMENTI La teoria dei cinque elementi può spiegare il legame reciproco tra le forze interne ed esterne. I cinque elementi sono: - TERRA Lo stato solido della materia, i cui attributi caratteristici sono la stabilità e la fissità. La terra è sostanza stabile. - ACQUA Lo stato liquido della materia, il cui attributo caratteristico è la mutevolezza. L’acqua è sostanza instabile. - FUOCO Il potere di trasformare una sostanza da solida a liquida e da liquida in gassosa e viceversa, provocando il passaggio da uno stato all’altro della materia. L’attributo caratteristico è la trasformazione. Il fuoco è forma priva di sostanza. - ARIA Lo stato gassoso della materia, il cui attributo caratteristico è la mobilità ed il dinamismo. L’aria è esistenza priva di forma. - ETERE Il campo a partire dal quale ogni cosa si manifesta e al quale ritorna; lo spazio che ospita il verificarsi degli eventi. L’etere non possiede una realtà fisica; esiste solo in qualità di intervallo che separa le frazioni di materia. I cinque elementi si compendiano nei tre dosha (umori): vata, pitta e kapha. - VATA E’ il fattore dell’energia cinetica, del movimento. E’ formato dall’incrocio fra etere ed aria. Vata domina pitta e kapha come il vento nel cielo determina il movimento delle nuvole. Vata è responsabile di ogni trasformazione nascita, crescita e morte. Il suo guna è STVA (Equlibrio e saggezza) La sua origine è il PRANA Il suo potere è il movimento Il polso è freddo, veloce e irregolare come un serpente. Si ascolta con il diti indice. Il battito è maggiore generalmente di 80 al minuto. Quando è in eccesso si accumula principalmente nel colon e anche nel bacino, coscia, orecchie, ossa. I disturbi di eccesso di vata sono: dolori, rigidità, crampi, reumatismi, tossine, sudore, costipazione o diarrea, dolori alla schiena, disordini mestruali, magrezza, depressioni, tutte le malattie psicosomatiche, malattie della vescica e dell’ano, disturbi alla gola e alla testa. I disturbi di vata causano la secchezza del corpo e della mente. La medicina ayurvedica cura l’eccesso di vata con il clistere, il massaggio pesante e la dieta. ALIMENTI: I gusti adatti ai tipi vata sono: dolce aspro e salato. Non sono adatti: pungente, astringente, amaro. I cibi per vata sono: oleosi, caldi e ben cotti, umidi e con olio. Sono da evitare i cibi freddi L’ alimentazione deve essere varia e non mangiare troppo gli stessi alimenti. Deve eliminare i cibi secchi. La verdura è sicuramente meglio cotta. - PITTA Si occupa dell’equilibrio fra l’energia cinetica e quella potenziale. Tutti i processi che lo riguardano comportano digestione o “cottura” anche nel caso in cui i cibi siano i pensieri, “cotti” nel pensiero affinchè diventino teoria. Il suo elemento è il fuoco. Il suo guna e RAJAS (Movimento iperattività) Il suo potere è il bruciore. Il polso si sente con facilità, è forte e caldo, di media velocità regolare come una rana e di 70 battiti al minuto. Il battito di pitta si ascolta con il dito medio. Quando in eccesso si accumula principalmente nell’intestino tenue, nella bile , nel fegato, nello stomaco, nelle ghiandole sudoripare, nel sangue, nel grasso e negli occhi. I disturbi di eccesso di pitta sono nel metabolismo, disturbi digestivi, malattie del fegato, intestino, occhi, vomito, giramenti di testa, mal di testa, irritazione della pelle. I disturbi di pitta causano eccessivo calore nel corpo e nella mente. La medicina ayurvedica cura l’eccesso di pitta con la purga, il massaggio leggero , la dieta. ALIMENTI I gusti adatti ai tipi pitta sono: dolce, amaro, astringente Non vanno bene aspro, salato, pungente. I cibi per pitta devono essere freschi, non caldi, vegetariani, la frutta ei cereali rinfrescanti, la carne non è consigliata, ma bisogna evitarla assieme alle uova, al caffè e all’alcool perché questi alimenti aggravano pitta. La verdura va bene tutta tranne quelle acide come il pomodoro e pungenti come il ravanello. - KAPHA E’ il fattore dell’energia potenziale, che controlla la stabilità e la lubrificazione. I tessuti e le sostanze di rifiuto che vata mobilita sono di competenza del fattore kapha. I suoi elementi corrispondenti sono l’acqua e la terra. Il suo guna e TAMAS (Stasi ed apatia) Il suo potere è costruire. Il polso di kapha si sente con difficoltà, è fresco, forte, lento come il movimento di un cigno è tra i 60 ed i 70 battiti al minuto. Quando in eccesso si accumula principalmente nei polmoni, nei bronchi, nella gola, nella testa nel naso, nella bocca, nello stomaco e nell’intestino sotto forma di muco. I disturbi di eccesso di kapha sono malattie come tumori, costipazione, gonfiore, sinusite, catarro, diabete. I disturbi di kapha causano pesantezza del corpo e della mente. La medicina ayurvedica cura l’eccesso di kapha attraverso il vomito, il massaggio dinamico, la dieta. ALIMENTI I gusti adatti a kapha sono amaro, pungente e astringente. Da evitare invece dolce, aspro e salato. I cibi per kapha sono caldi e leggeri, evitare quindi cibi pesanti, grassi, liquidi, freddi oleosi e i latticini. Meglio mangiare verdura in poca quantità e cruda, da evitare quella cotta.