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Chakra e Massaggio Ayurvedico

Chakra e massaggio ayurvedico.

di Swami Dhyan Nirman

I Chakra sono delle zone energetiche dislocate lungo la colonna vertebrale in cui il prana, energia vitale, deve fluire in modo armonioso per un corretto equilibrio energetico. Ad ogni Chakra è correlato un aspetto psicofisico ben preciso che controlla (e viene a sua volta controllato) processi metabolici, energetici e spirituali della persona di cui, nella maggioranza dei casi, non ne è consapevole. Parlando di Chakra, in relazione al massaggio ayurvedico, bisogna evidenziare quelle caratteristiche fondamentali di alcune di queste sette zone energetiche nella figura del massaggiatore più che del ricevente:

Ajna Chakra : è il sesto, situato in prossimità della ghiandola pituitaria con riflesso, e normalmente espresso nel terzo occhio, in un punto fra le sopracciglia. Questa zona energetica rappresenta l'intuizione, ed in particolar modo per il massaggiatore ayurvedico il continuo controllo, l'intenzione, l'intuizione, la riflessione sempre vigili durante la pratica del massaggio. Ha espressione nell'organo di senso della vista e ne è strettamente correlato e stimolato. Deve avere sempre il controllo sulle altre zone energetiche.

Mooladhara Chakra : è il primo situato alla base della colonna vertebrale, normalmente e molto semplicisticamente per gli occidentali, nella zona del perineo. Questo chakra è correlato, per quello che deve interessare al massaggiatore, al fisico, alla forza e la solidità delle fondamenta del corpo umano. E' l'aspetto più animale ed istintuale e rappresenta l'aspetto sessuale in tutta la sua globalità. Ha espressione nell'organo di senso dell'olfatto e ne è strettamente correlato e stimolato da esso.

Swadhisthana Chakra : è il secondo situato nella zona sottombelicale dove, anche per altre culture orientali, risiede l'energia ancestrale e la forza vitale in genere. Sempre per la figura del massaggiatore è importante perchè questo Chakra controlla il movimento del corpo nello spazio, dandone un fulcro e spinta energetica primaria (Questo accade anche nelle arti marziali, nella danza e dove il corpo è movimento). Ha espressione nell'organo di senso del gusto: la lingua e la bocca, e ne è strettamente correlato e stimolato da esso.

Si passa direttamente ad Anahata Chakra che, situato nella zona del Cuore, controlla l'aspetto della comunicazione, del rapporto con gli altri, dell'onore, dell'amore in genere inteso a livello spirituale. Ha espressione nell'organo di senso del tatto e ne è strettamente correlato e stimolato da esso.

Si potrebbe parlare per ore di ogni singolo Chakra e descriverne ogni più piccola caratteristica, ma per il massaggiatore ayurvedico deve, per prima cosa, avere un grande importanza l'aspetto descritto in precedenza ed in particolar modo per questi Chakra.

Potremo quindi dire che durante la pratica del massaggio bisognerà sempre portare attenzione in quello che si fa, non distraendosi neanche per un secondo, per cogliere ogni più piccolo messaggio che il corpo del ricevente ci invia ( Proprietà di Ajna Chakra ).

Occorre avere una buona forma fisica e vigore nelle gambe, nei fianchi e nelle braccia ( Proprietà di Mooladhara Chakra )

Bisogna sapersi muovere con leggerezza, armonia, delicatezza e velocità quasi a far diventare il massaggio una danza rituale ( Proprietà di Swadhisthana Chakra ).

In tutto questo contesto la sensibilità delle mani, il rispetto per il ricevente, l'amore verso la vita e l'essere umano, la dignità e l'ascolto interiore devono dirigere, come un direttore d'orchestra, tutta la pratica del massaggio. ( Proprietà di Anahata Chakra ).

Si capisce quindi quanto sia importante avere la consapevolezza di questa zone energetiche; consapevolezza che non significa ancora risveglio o illuminazione, ma il sapere che esistono e che sono parte fondamentale del nostro essere. Per raggiungere questo obbiettivo la cultura indiana nel corso dei secoli ha elaborato meditazioni e pratiche particolari che permettano all'uomo di avere prima questa consapevolezza e poi risvegliare e portare al massimo la funzionalità di queste zone e di tutto il sistema energetico per ricondurre l'uomo al Divino, interrompendo così il ciclo della rinascita. Il massaggiatore ayurvedico deve avere la consapevolezza delle proprie energie perchè sono anche le energie del ricevente, perchè può così controllarle, perchè può indirizzarle, sfruttarle in modo che il massaggio non sia solo superficiale e distaccato ma che entri in profondità nella psiche e nello spirito del ricevente, potendo così ricercare un cambiamento verso la guarigione.

Diverse sono le pratiche per raggiungere questa consapevolezza: Lo Yoga con posture particolari, il Pranayama con respirazioni che guidano il prana verso i centri energetici stimolandoli, il Tai Chi Chuan ed il Chi Kung, ed il Tantra Yoga che arriva prepotentemente a stimolare ogni singolo Chakra utilizzando i sensi relativi (vedi descrizioni precedenti). Quest'ultima pratica è la più veloce e diretta per risvegliare la consapevolezza delle energie relative e portare a galla limiti e blocchi che inevitabilmente l'educazione e gli eventi della vita ci hanno imposto: Il guardare fisso un punto, l'annusare, l'assaporare ed il toccare stimolano direttamente i Chakra relativi e, se la pratica viene effettuata fra due persone (nel rispetto reciproco e col desiderio di praticare) è sicuramente molto potente. Questa pratica sarà significativa in particolar modo per chi, come un massaggiatore, ha a che fare con il corpo nudo di altre persone e ne deve conoscere anche il più intimo segreto vitale. La pratica del massaggio deve andare oltre la superficialità della pelle, dei muscoli e dei tendini, deve andare oltre la sequenza imparata e ripetuta automaticamente e deve superare il limite del pudore per poter entrare in vivo contatto con la psiche e la spiritualità del ricevente studiandone la vita nella sua interezza (Ayurveda = Scienza della vita). Per concludere voglio ricordare che tutto il contesto è regolato dal libero arbitrio di affrontare questi argomenti (scavare nei propri limiti per cercare di superli anche soffrendo un pochino) per essere un buon massaggiatore, oppure fermarsi ad un gradino che dignitosamente si occupa, senza guardarsi in giro ed accorgersi che il panorama è veramente fantascico e degno di essere esplorato.

La scuola di Srii Govindan propone un percorso ben delineato nel corso degli anni dal Maestro Govindan Stesso e dai suoi allievi. L'obbiettivo è quello di formare dei terapeuti unicamente sulla base dell'esperienza manuale e sensitiva che non prevede analisi specifiche e più riconducibili alla medicina ayurvedica. La pratica e lo studio dei Chakra portano come meta al massaggio Energetico Spirituale che lo stesso Srii Govindan ha personalmente realizzato nel corso di quaranta anni di pratica su se stesso e poi sugli altri. E' un massaggio effettuato unicamente sulla pianta dei piedi stimolando i punti riflessi dei chakra e recitandone i relativi Bija Mantra (Suoni specifici e frequenze particolari). Questo massaggio va molto in profondità arrivando ad eliminare blocchi psichici ed emotivi causati da una scorretta circolazione energetica nei chakra stessi. Per arrivare a fare questo anni ed anni di pratica sono richiesti, non certo per la difficoltà manuale, ma perchè bisogna conoscere bene l'essenza ed il significato dei Chakra in prima istanza sulla propria persona, con tutte le conseguenza che ne derivano, e poi sui riceventi. E' quindi logico che questo massaggio venga insegnato alla fine di un percorso di pratiche, anche particolari , in modo che non sia un semplice effetto scenico, ma una comunicazione non verbale su una sfera puramente energetica e spirituale.