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La TAO e la dieta a ridotto apporto di vitamina K

La TAO e la dieta ipovitaminica K

I pazienti sottoposti a TAO (Terapia Anticoagulante Orale) con WARFARIN/COUMADIN se presentano uno scarso controllo dell'INR devono fare attenzione alla alimentazione che non deve essere molto diversa da una sana e bilanciata alimentazione.

L'unica attenzione va posta verso quegli alimenti (soprattutto vegetali) che
contengono una maggiore quantità di Vitamina K.

La vitamina K è una vitamina liposolubile ad elevato turnover e ha una funzione chiave nel regolare la coagulazione sanguigna.

Questa vitamina intervenendo nella reazione enzimatica di sintesi delle proteine coagulanti del sangue potrebbe (se assunta in alte quantità) interferire con la terapia anticoagulante farmacologica.

Per i pazienti in TAO la raccomandazione è quella di assumere al giorno circa 200-300 microgrammi di Vit.K. Conoscere quali sono gli alimenti che ne contengono in maggiore quantità per 100 g del loro peso, consente al paziente un maggior controllo alimentare della loro assunzione e di riflesso della vitamina, con la minore possibile interferenza con il farmaco.

Porzioni da 100 g / contenuto in microgrammi (mcg) di Vit.K

salvia [1714 mcg]
prezzemolo [1640 mcg]
cavolo riccio [729 mcg]
te verde [712 mcg]
cime di rapa [650 mcg]
maggiorana [621.7 mcg]
origano [621.7 mcg]
spinaci [482.9 mcg]
basilico [414.8 mcg]
barbabietole [400 mcg]
radicchio rosso [255.2 mcg]
lattuga [129 mcg]
cavolfiore [125 mcg]
broccoli [125 mcg]
cavoli [125 mcg]
rucola [108.6 mcg]
peperoncino polvere [105.7 mcg]
asparagi [57 mcg]
piselli [29 mcg]

La vitamina K è largamente distribuita negli alimenti e nella parte lipidica di vari tessuti animali e vegetali.

Elevate quantità sono presenti negli ortaggi a foglia verde (verza, cime di rapa, spinaci).

Buone sorgenti sono i broccoli, la lattuga ed i cavoli, mentre minori quantità si ritrovano nei cereali e nelle carni.

E' sicura per i pazienti in TAO l'assunzione giornaliera di vit. K di circa 200-300 mcg, mentre si sconsiglia l'uso di bevande erboristiche (tisane) e l'assunzione di rimedi fitoterapici.