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Un decalogo per la prevenzione dei tumori a tavola



Dieci buoni consigli - L’American Institute for Cancer Research ha tratto dal rapporto del Wcfr una serie di raccomandazioni pratiche per ridurre, un poco ogni giorno, l’eventualità di ammalarsi di cancro.

Eccole:

1) Mantenere il più possibile il proprio peso forma: restare in linea regala molti vantaggi per la salute, compresi meno rischi di diabete e di malattie cardiovascolari. Nel caso dei tumori, il grasso in eccesso può agire da “pompa ormonale”, aumentando il livello di ormoni nell’organismo, strettamente legati ai tumori del colon e probabilmente anche a quelli del pancreas, dell’endometrio (il rivestimento dell’utero) e del seno nelle donne in menopausa.

2) Fare attività fisica almeno 30 minuti al giorno: aiuta a non ingrassare, a mantenere nella norma i livelli di ormoni, a rafforzare il sistema immunitario e a conservare sano l’apparato digerente. Non c’è bisogno di essere atleti e, dicono gli autori, “poco è sempre meglio di niente”. Va bene anche un’attività moderata, come camminare, per una mezz’ora tutti i giorni, anche se secondo gli esperti l’ideale sarebbe un’ora di esercizio moderato o mezz’ora di esercizio intenso.

3) Evitare gli alimenti super-calorici e poco nutrienti, come le bevande zuccherate (meglio acqua oppure tè e tisane non dolcificati) e i cibi elaborati ad elevato contenuto energetico (una merendina al cioccolato contiene dieci volte le calorie di una mela di pari peso).

4) Abbondare con frutta, verdura, cereali e legumi: vale la regola del 3 a 1: i due terzi di ogni pasto dovrebbero essere composti da vegetali, che svolgono un’azione protettiva e antiossidante, grazie al loro contenuto di vitamine, sali minerali, fitoestrogeni, aiutano il transito del cibo lungo il tubo digerente con l’apporto di fibre, sono alleati della linea perché riempiono lo stomaco con poche calorie.

5) Limitare il consumo di carni rosse e insaccati: vitello, bovino, maiale e agnello dovrebbero arrivare in tavola non più di un paio di volte a settimana, mentre il consumo di salsicce, salami e carne affumicata dovrebbe essere un vero strappo alla regola.

6) Bere meno alcol possibile: se proprio si devono bere alcolici, mai più di uno o due bicchieri al giorno.

7) Salare i cibi con parsimonia: oltre ad aumentare la pressione, il sale può danneggiare lo stomaco. Due grammi e mezzo al giorno sono più che sufficienti e occorre ricordare che gran parte del sodio ingerito non proviene dal pizzico di sale che si aggiunge al piatto, ma è già contenuto in molti alimenti “insospettabili”, come cereali da colazione, pane, cibi pronti surgelati, zuppe, salse e perfino biscotti.

8) Preferire un’insalata alle pasticche: in assenza di problemi fisici particolari, con una dieta bilanciata non è necessario ricorrere ad integratori per avere il giusto apporto di vitamine o fibre.

9) Allattare i bambini al seno, quando possibile: esistono legami evidenti tra l’allattamento materno e un rischio ridotto di tumore della mammella, oltre ad una minore incidenza di sovrappeso e obesità infantile.

10) Dieta e movimento anche dopo un tumore: compatibilmente con il proprio stato di salute e con i consigli del proprio medico, fare attività fisica e mangiar sano aiuta a sentirsi meglio e, secondo alcuni dati, allontanerebbe anche il rischio di recidive, soprattutto per i tumori del seno.



Donatella Barus - Corriere della Sera