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RISCHIO DI PROGRESSIONE NELLE CURVE LOMBARI DEGENERATIVE IN ETÀ ADULTA

Su The American Journal of Orthopaedics è comparsa una revisione della letteratura sulla progressione NELLE CURVE LOMBARI DEGENERATIVE IN ETÀ ADULTA. Vi riporto di seguito i risultati dello studio:

La soglia dei 30° Cobb (si tratta dei gradi di riferimento che si prendono in considerazione sulle curve scoliotiche) costituisce da "sempre" la linea di demarcazione che segna il rischio di evolutività di una curva scoliotica anche in età adulta, dopo la fine della maturazione ossea. Come per tutti i valori assoluti, in medicina, va interpretata alla luce di altri parametri clinici ed anamnestici e ammette sempre delle eccezioni. Ciononostante, davanti a una curva al di sotto dei fatidici 30°, ci si sentiva abbastanza tranquilli circa l'evoluzione futura. Con l'individuazione di un'entità nosologica della scoliosi dell'adulto, la cosiddetta scoliosi de novo, si è rilevato che certe colonne sviluppano in età avanzata delle curvature, anche gravi, con un meccanismo più degenerativo che di cedimento biomeccanico da una curva preesistente. Da qui l'importanza di questo studio che mette in osservazione un certo numero di piccole curve scoliotiche lombari (14° di media) e ne analizza l'eventuale peggioramento nel tempo e i più frequenti fattori di rischio. Fra questi non sorprende la presenza di laterolistesi > 5mm, mentre sorprende che sia fattore di rischio la convessità verso sinistra.