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Consigli utili

PRECAUZIONI

La articolata struttura e la qualità dei materiali selezionati conferiscono ad un autentico tappeto annodato una elevata resistenza, strettamente legata a taluni parametri quali la densità di nodi, il tipo di filati ed il numero di fili di trama.

Tuttavia, per assicurare lunga vita al manufatto è fondamentale adottare certi accorgimenti.

Anzitutto, essendo il tappeto realizzato con fibre organiche, è bene preservarlo da luoghi eccessivamente umidi.

Un’altra precauzione raccomandabile è quella di usare un tampone di feltro quando sul tappeto si appoggi un mobile pesante, nel qual caso è opportuno girare di tanto in tanto il tappeto per permettere alla parte di vello schiacciata di recuperare il suo volume.

Anche il tempo, l’uso e la polvere sono fattori che possono compromettere lo spessore originale del tappeto . In questo stato il tappeto è soggetto ad una maggiore usura dal momento che il pelo non ha la possibilità di risollevarsi.

Quindi, ogni due- tre anni (o meno), si consiglia un lavaggio completo al fine di gonfiare di nuovo il pelo.

LAVAGGIO

Come suggerito, il lavaggio è fondamentale, oltre che per la pulizia del tappeto, anche per preservare la morbidezza la vivacità, il volume e la lucentezza delle sue fibre.

Tra i vari metodi di lavaggio, quello che dà maggiori garanzie e soddisfazioni è indubbiamente quello manuale eseguito secondo le antiche tecniche orientali.

L’operazione è assai delicata, più di quanto si possa pensare: se non eseguita correttamente, potrebbe rovinare irrimediabilmente il manufatto. È per questo caldamente consigliabile affidarsi ad aziende serie e specializzate, così come facciamo noi affidando i tappeti dei nostri clienti a serie ed esperte aziende del milanese con le quali abbiamo, oramai, un consolidato rapporto ventennale.

PULIZIA

Per quanto riguarda la pulizia quotidiana del tappeto, è consigliabile l’utilizzo di morbide scope di saggina e, molto meno frequentemente, di aspirapolvere a bassa potenza, badando a non passarlo sulle frange e, comunque, agendo sempre nel verso del pelo. Mai, invece, utilizzare un battitappeto, il cui infierire può causare seri danni ai fili dell’ordito e della trama.

LA CUSTODIA ESTIVA

Durante la stagione estiva è consuetudine riporre i tappeti. In questo caso è consigliabile rivolgersi ad una ditta specializzata che disponga dei locali con le più adeguate condizioni ambientali e strutturali.

RIPARAZIONI E RESTAURO

Per le riparazioni è, più che mai, indispensabile rivolgersi a degli specialisti giacché una riparazione malfatta potrebbe finanche compromettere il valore del manufatto. Veri e propri miracoli possono, invece, essere compiuti da mani sapienti, pazienti ed esperte le quali possono perfino rimettere a telaio un tappeto ricostruendo interamente un pezzo mancante o irrimediabilmente logorato.

Altre riparazioni possono interessare le testate, cioè le parti terminali del tappeto.

Esse sono costituite dai fili dell'ordito che fuoriescono fino a formare le cimose e le frange.

Queste sono portate a sfilarsi e sfibrarsi.

Appena il tappeto mostra i primi segni di cedimento è necessario intervenire con un restauro conservativo operando una fermatura interna non visibile.

Inoltre, nei tappeti di pregio ad alta densità di nodi, tramati e orditi in seta, la tensione dei nodi e la rigidità della struttura possono causare l'arricciatura delle bordure, non consentendo la perfetta stesura del tappeto.

Il problema è che il tappeto possa strapparsi nella parte esposta alla piega. In questi casi l'unico intervento possibile è quello di intervenire sulla struttura interna, lavoro molto complesso e delicato che richiede l'intervento di un restauratore particolarmente abile.