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Quando l’uomo a letto è a disagio

Una condizione di malessere ed inadeguatezza di cui parlare con l’andrologo senza affidarsi al fai-da-te

Negli ultimi anni è andato aumentando il numero di uomini che si rivolge all’andrologo per problemi riguardanti la sfera sessuale come anche sono aumentate le tipologie dei disturbi che portano a chiedere una visita dallo specialista. Accanto a problemi di disfunzione erettile vera e propria e a disturbi dell’eiaculazione, come l’eiaculazione precoce, spesso ci si lamenta di un disturbo più sfumato ma che ugualmente può compromettere la vita sessuale ed essere vissuto come presenza di malattia, portando ad un forte disagio sia personale che di coppia. Inoltre è importante ricordarsi che la salute sessuale è una componente fondamentale della vita di ognuno, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità la definisce come “lo stato di benessere fisico, mentale e sociale, correlato alla sessualità, e non semplicemente l’assenza di malattia”.

Ma cosa si intende per disagio sessuale nell’uomo? Si intende una condizione di malessere psicologico e senso di inadeguatezza delle proprie capacità sessuali, spesso permanente, capace di provocare una compromissione dell’attività sessuale. Nasce in realtà da normali modificazioni dell’apparato e della risposta sessuale o da condizioni parafisiologiche, che, non comprese o non conosciute dalla persona, possono essere scambiate e vissute come compromissioni gravi dell’erezione o della capacità sessuale, una vera e propria malattia organica e fisica. Le angosce di avere dimensioni piccole del pene, di una sua forma anormale o di una diversa rigidità, soprattutto del glande, possono, per esempio, far scaturire convinzioni di soffrire di una disfunzione sessuale, sia di erezione che di eiaculazione, come anche possono portare a questo errate credenze e falsi miti sulle prestazioni sessuali.

Questo disagio sessuale interessa molti uomini, spesso anche giovani o molto giovani, ed in alcuni studi si è calcolato manifestarsi addirittura in quasi il 20-30% dei maschi. Tutto questo può portare ad una compromissione della qualità della vita sotto diversi aspetti, non solo sessuale ma anche affettivo e relazionale, con un importante coinvolgimento psicologico ed emozionale.

Per questo motivo è importante parlarne con l’andrologo, senza pudore o vergogna, cosi da ricevere il giusto supporto e le corrette informazioni e superare il problema. L’errore tipico da evitare è quello di rassegnarsi a questo malessere o di affidarsi ad informazioni e soluzioni sbagliate, spesso recuperate su internet o da interlocutori impropri, come anche al fai-da-te, che spesso portano a danni e problemi ancora peggiori.