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CONSUMO DI ALCOOL IN GIOVANE ETA’? E’ ORA DI CORRERE AI RIPARI.

Negli ultimi anni il consumo di alcoolici tra i giovani è aumentato esponenzialmente, ancora non se ne parla molto perché siamo più concentrati sulle dipendenze da droghe e sigarette, ma la tendenza ci dice che in futuro il vero nemico da combattere sarà proprio il consumo eccessivo di alcool.

I ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale difficilmente riescono ad accettare serenamente il proprio aspetto e hanno la necessità di “aiutarsi” con qualche espediente per sentirsi meno a disagio. In altri casi la necessità di far parte del gruppo o di esibirsi davanti a compagni e amici li spinge a compiere azioni che normalmente non farebbero. La voglia di evadere, trasgredire senza troppi sensi di colpa e di essere un po’ più disinibiti li porta a bere alcoolici e super alcoolici ubriacandosi frequentemente. Questo infatti dicono le statistiche che ci vengono ripetute dai mass media ogni Lunedì mattina quando si contano le vittime del week end. La tendenza ancora più preoccupante è che il consumo di alcoolici inizia in tenera età, in media infatti la prima sbronza avviene tra gli undici ed i tredici anni.

Il consumo di alcoolici è purtroppo molto pericoloso per i giovani, viene però considerato meno preoccupante di sigarette, spinelli o altre droghe e pertanto viene molto meno colpevolizzato. I giovani si sentono pertanto liberi di abusarne, d’altra parte in casa vedono spesso papà bere del vino a cena o correggere il caffè con grappa o altro. Le bevande alcooliche inoltre sono più facilmente reperibili, dato che spesso i ragazzini possono prenderle direttamente in casa loro e, nel caso di acquisto, il costo di un drink è sicuramente inferiore a quello delle droghe.

Ne abbiamo parlato con Don Mazzi per avere una sua opinione in merito.

Don Antonio cosa può dire ai genitori preoccupati perché i loro figli tornano a casa ubriachi?

Innanzitutto bisogna vedere se “tornano a casa” ubriachi. In molti casi i più giovani bevono in casa. Con gli amici infatti svuotano l’armadietto dei liquori dei genitori.

Inoltre i nostri ragazzi vedono papà che la sera, tornato a casa dal lavoro, beve vino tranquillamente a tavola. Certo un bicchiere non fa nulla, ma spesso il consumo da parte dei genitori non si limita a quello. La prima cosa dunque è dare il buon esempio, parlare con i ragazzi e spiegare loro che l’eccessivo consumo di alcool fa male alla loro salute.

La prevenzione parte dall’educazione. Aiutiamoli ad avere una alimentazione sana ed a prendersi cura del loro corpo.

Quanto influiscono le compagnie dei giovani sulla loro tendenza a bere eccessivamente?

I genitori devono “pilotare” le compagnie dei loro figli. Non è possibile controllarle si può però fare in modo che frequentino ambienti sani. Ad esempio far praticare loro uno sport è molto utile, oppure far frequentare loro gruppi tipo gli scout. In questo modo diventa più semplice essere tranquilli. Inoltre la presenza dei genitori è fondamentale: invitare gli amici dei figli a casa, cercare di conoscere i loro genitori e capire che tipo di compagnie frequentano è un altro modo per proteggerli.

Quali sono le situazioni più a rischio secondo lei?

Una delle situazioni più rischiose che è quella da cui partono molte devianze successive è l’aperitivo. Molti ragazzini giovanissimi, con la scusa di salutare gli amici, usciti da scuola si fermano al bar per un aperitivo. Potrebbe sembrare una cosa innocente se non fosse che spesso l’aperitivo consiste nel bere due o tre drink superalcoolici a stomaco vuoto all’ora di pranzo. L’aperitivo poi si ripete magari la sera e viene seguito da ulteriori bevute in discoteca o al pub. Il risultato è una miscela esplosiva perché tra il prima ed il poi i bicchieri sono diventati magari 4 o 5 e sono stati mischiati alcoolici e super alcoolici.

Il consiglio per i genitori dunque quale può essere?

Prima di tutto dare il buon esempio, insegnando ai ragazzi ad avere cura del proprio corpo. Fare in modo che pratichino dello sport, che frequentino compagnie conosciute e parlare con loro serenamente senza drammatizzare eccessivamente. Un serata balorda può capitare a tutti, il problema è se la sbronza diventa la regola del week end.

Vigilare costantemente perché uno dei maggiori problemi dei prossimi anni sarà rappresentato proprio dal consumo di alcoolici e probabilmente quando ce ne accorgeremo davvero sarà troppo tardi.

Terminata l’intervista Don Mazzi è pronto per una delle sue conferenze per genitori. Lo sentiremo parlare con energia e calore soprattutto lanciando un appello ai papà:

“Per crescere in modo sereno un adolescente ci vogliono due sponde, perché il ragazzo è un fiume in piena e per arginarlo ed indirizzarlo devono essere presenti sia papà che mamma.”

Sembra impossibile che questo simpatico prete di quasi 81 anni, semplice, ruvido e a volte un po’ provocatorio, con un passato difficile alle spalle possa aver fatto tanta strada. E’ un esempio per tutti coloro che a volte si sentono persi di fronte alla sfida della vita e della crescita dei figli. Noi dobbiamo crescere insieme a loro. Quando nascono diventiamo genitori, quando entrano nell’adolescenza diventiamo “mamma e papà” e l’entusiasmante avventura si fa più faticosa ma anche più emozionante.

Facciamo però attenzione ai pericoli che, nascosti sotto mentite spoglie, si celano dietro agli angoli bui.