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Viterbo - Acqua arsenico: 61 mila senza acqua potabile

Viterbo - Circa 61 mila persone, un quinto dell'intera popolazione della provincia di Viterbo, sono da alcuni giorni senza acqua potabile a causa della concentrazione di arsenico oltre 20 milligrammi/litro, con punte vicine o superiori ai 50 milligrammi. I comuni i cui è stato vietato totalmente l'uso dell'acqua a scopi alimentari sono 9: Capranica (42 milligrammi/litro), Carbognano (30), Castel Sant'Elia, Civita Castellana (21 mq in un acquedotto, 9 nell'altro), Farnese (26), Ronciglione (28 e 32 mg), Sutri (20 e 40 mg), Vetralla (21 e 48 mg), Villa San Giuovanni in Tuscia (22). A Viterbo il divieto riguarda alcune zone dove complessivamente vive un migliaio di abitanti.

Per il momento, a parte le iniziative di alcuni comuni che fanno distribuire acqua minerale nelle scuole o che stanno facendo installare impianti dearsenificatori nelle mense scolastiche, non è stato attuato alcun provvedimento. L'assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo Paolo Equitani ha però assicurato che entro la prossima settimana saranno allestite le fontanelle pubbliche con acqua priva di arsenico, dalle quali ogni abitante potrà prelevare fino a 10 litri al giorno. In altri 24 comuni della Tuscia, per uan popolazione complessiva di 160mila abitanti, è stata rilevata una concentrazione di arsenico tra gli 11 e i 20 milligrammi/litro. Si tratta di situazioni per le quali non è previsto, al momento, il divieto assoluto dell'uso dell'acqua a scopi alimentari (tranne per i bambini al di sotto di 3 anni e le donne incinte) ma solo alcune limitazioni. Le persone coinvolte a vario titolo nell'emergenza arsenico sono quindi circa 220mila. (Ansa)