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Perché la Kabalah E le 10 Sephiroth ? Come ci può aiutare ?

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.3 - Perché la Kabalah? Gebelin narra in questi termini la prima esperienza con i Tarocchi che descrive come "una sinfonia di figure bizzarre e assurde". La contessa H. che lo ospitava, a sua volta racconta: "Si premurò di sceglierne una, particolarmente affollata di figure e disse 'è il Mondo', nonostante non ne avesse affatto l'apparenza", Gebelin dichiarò poi: "Guardai le carte e ben presto la loro allegoria mi fu chiara"Indipendentemente dalle conclusioni cui giunse, appare chiara quale fosse l'oggetto della percezione di Gebelin: i Tarocchi sono una forma di comunicazione, un linguaggio, capace di parlare direttamente alla sensibilità. La sua espressione sono i simboli. I tarocchi sono, quindi, il tipico "linguaggio degli uccelli" di cui parla Fulcanelli, ovvero, per dirla in maniera più attuale, la tipica scrittura-rebus.

Cerchiamo di capire che cosa c'entri la Kabalah e soprattutto di rispondere alla domanda: cosa è la Kabalah?La parola Kabalah è la traslitterazione dell'ebraico Qabbâlâh = tradizione, dottrina ricevuta. Per il Gabrielli si tratta di una "dottrina ebraica di carattere religioso-filosofico-mistico che intende dare l'interpretazione simbolica del senso intimo e segreto della Bibbia" [cioè del Pentateuco: N.d.A.]. Il termine venne usato per la prima volta nel Talmud e divenne ben presto sinonimo di "dottrina esoterica capace di dare... ...a pochi privilegiati la possibilità di entrare in diretta comunicazione con Dio o di acquistare conoscenza di Dio con mezzi non razionali..." [cioè mistici: N.d.A.].Si tratta, in altri termini, di quella particolare dottrina mistica giudaica che, a partire dal XII sec. si andò differenziando - assumendo una propria autonomia filosofica - nel vasto complesso della mistica ebraica in generale.Sebbene traesse ispirazione immediata dal Talmud (soprattutto da quello Babilonese), confluirono nella Kabalah sia elementi della speculazione propriamente giudaica, sia della filosofia araba (soprattutto tratta da Avicenna, Averroè etc, ), ma anche dal pitagorismo, dall'esoterismo egiziano e, non da ultimo, dal neoplatonismo plotiniamo e dal neoaristotelismo matematico.Queste conclusioni sembrano autorizzate dagli elementi esoterici che il Talmud aveva importato da Babilonia, dalla Persia (per l'influsso della Magia caldaica di impostazione mazdeistica), ma anche dallo spiritualismo orientale e dalla Gnosi greca.
Se poi ci riferiamo alle origini recenti, possiamo osservare che la Kabalah ha origine in Spagna e si sviluppa lungo due strade non sempre coincidenti: una a "carattere estatico" (che ha lo scopo di penetrare oltre le forme della natura) e l'altra a "carattere teosofico". Centri kabalistici sorsero, nel XIII sec., in Provenza; ma sotto la spinta degli eventi storici, nel XVI sec. riconfluì in Palestina e si confuse con il Messianesimo e con l'Escatologismo.

Fu così che, da dottrina mistica, la Kabalah, nelle sue più estreme accezioni, finì col confondersi col complesso di regole magico-esoteriche di un giudaismo che si distingueva, da un lato per il suo estremismo, dall'altro, per l'esasperato filologismo nella ricerca dei testi biblici originari. Lo scopo non dichiarato fu quello di comprendere la natura della creazione e della divinità sì da raggiungere lo stato di "Adam Kadmon" . **************Adam Kadmon si identifica con l'idea stessa dell'Uomo, immagine del Dio vivente: la prima materia della Grande Opera. In senso esoterico indica lo stato spirituale dell'uomo che, fondendosi con Dio, è in grado di compiere miracoli. In quanto tale Adam Kadmon non corrisponde, ma si contrappone ad ADM che rappresenta il genere umano e ad Adamah, il primo essere creato dal fango. Poiché in ebraico, come in greco, le lettere hanno anche valore di numero, possiamo notare che l'espressione ADM, gematricamente, corrisponde al numero 9 che indica i processi della Grande Opera e nel numero delle Iniziazioni Maggiori che conducono l'adepto a divenire Intelligenza cosciente. Se poi, in senso teosofico, consideriamo 9 = 3 * 3, vediamo che il simbolo ritorna nell'età evangelica di Gesù e nei 33 gradi dell'iniziazione massonica. In senso logico possiamo considerare l'AD[a]M Kadmon il prototipo dal quale, per progressive riduzioni, derivano sia Adamah che ADM (la terra, cioè l'essere nato da questo elemento). **************
In circa 2000 anni la Kabalah è stata affrontata con i metodi di studio più disparati attraverso la costituzione di vere e proprie scuole di pensiero. Tradizionalmente si ritiene che gli studi Kabalistici abbiano inizio in Palestina a partire dal I sec. d.C. ad opera del rabbino Johanan Ben Zakkai. Ma solo nel IV sec. un altro ignoto rabbino avrebbe conferito alla Kabalah la prima sistemazione scritta con il Sepher Yetzirah nel quale è detto "Jahveh, il Dio di Israele, il Dio vivente, il Dio onnipotente, ha tracciato il creato e creato il suo mondo attraverso trentadue misteriose vie di saggezza e sotto tre forme: la scrittura, il numero, il pensiero...".

La Kabalah poi ci rivela che le 32 "misteriose vie della saggezza" sono i dieci numeri primordiali dell'emanazione (Sephiroth) cui si aggiungono le 22 lettere dell'alfabeto ebraico. le lettere sono divise in tra gruppi: tre lettere madri, sette lettere doppie e dodici lettere semplici, secondo lo schema che segue: Tabella 2 - Schema di distribuzione delle lettere ebraiche
In maniera analoga a quanto avviene per i geroglifici egiziani, le lettere posseggono un valore fonetico, un valore numerico corrispondente al loro ordine, un valore numerico cabalistico (ricavabile dalla gematria) ed un valore geroglifico. Ne consegue che le parola hanno almeno quattro livelli di lettura e, in particolare, un valore gematrico (come si può verificare per il testo biblico e di alcuni termini del Talmud come Metathron, Shaddai etc.). Per tale motivo si ritiene esse siano in grado di fornire informazioni occulte altrimenti non rilevabili.**************Ad esempio le prime parole della Bibbia sono "Bereshit bara Elohim eth hashamaim v'eth ha-aretz" ed il versetto inizia con la lettera Beth (valore numerico 2, valore Kabalistico 4). Beth è una lettera doppia: il suo significato geroglifico è quello di Vita, Creazione. Nel sistema cabalistico sta' a significare che la creazione avvenne su un piano doppio: spirituale e materiale. Orbene, secondo la teoria della Kabalah, pronunciando o scrivendo determinate formule, si possono ottenere straordinari fenomeni di magia. Tali formule sarebbero ricavabili direttamente dal testo biblico e questo spiega l'importanza che il "testo", in quanto tale, assume a partire dall'esoterismo medievale. E, con esso, l'alfabeto ebraico, i pentacoli, i talismani. La lettura gematrica del testo Biblico, oltre che a "letture" teologiche alternative, offre il destro per letture di tipo mantico. **************
Si comprende così la fortuna della Kabalah alla quale si attribuisce la capacità di spiegare eventi che avevano la caratteristica della mutabilità. Analogamente a quanto era avvenuto in Cina nel rapporto tra Taoismo ed I Ching, nulla poteva adattarsi meglio della Kabalah all'esoterismo intrinseco dei Tarocchi ed alle esigenze della mantica.

I motivi contingenti del ricorso alla Kabalah possono, allora, essere sintetizzati nei seguenti punti: innanzi tutto la Kabalah studia in chiave mistica, il percorso della creazione come espressione della potenza del "verbo creatore", ed esplora la possibilità di ripercorrerne a ritroso il cammino proprio per il tramite delle parole della "legge". ************** Le lettere dell'alfabeto ebraico sono un dono di Dio: "...ventidue lettere: Egli le tracciò, le scolpì, le combinò, le pesò, le scambiò e con esse produsse l'intera creazione e tutto ciò che è destinato a venire in essere..."
("Sepher Yetzirah", II, 2). Il testo biblico sarebbe allora un tipico caso di scrittura ermetica o scrittura-rebus) scrittura a diversi livelli di lettura) anche se questa tesi ha suscitato polemiche tra gli stessi studiosi ebraici.
Nelle singole lettere delle parole e nelle parole stesse della "Torah" (la legge per eccellenza, i libri della tradizione mosaica conosciuti come il "Pentateuco"). la Kabalah vede un significato autonomo per quello che sono ("suoni" e "fonemi"), per quello che simbolizzano ("geroglifici") e per il valore quantitativo che esprimono ("numeri": lettura gematrica).
La "Torah" assume quindi un valore cosmogonico: è infatti la storia della creazione. Ripercorrerla a ritroso significa risalire al vertice della piramide (il Monte) e ricongiungersi a Dio. Secondo l'esoterismo rosacrociano, la Genesi è il racconto confuso tratto da ricordi delle epoche nelle quali si è attuata la creazione. Ma v'è di più perché, secondo il "Talmud", la "Torah" consentirebbe di ricostruire il nome di Dio e, secondo l'antichissimo precetto che conoscere è possedere, essa consentirebbe al sapiente di entrare direttamente in contatto con Lui e di compiere miracoli. **************essa si esprime attraverso il simbolismo del cosiddetto "alfabeto sacro" formatosi attraverso un processo di astrazione comune alle più antiche correnti esoteriche i cui canoni si ritengono, in genere, trasmissibili per via iniziatica sì da apparire alla moltitudine dei non iniziati come "misteri".**************A proposito degli "alfabeti sacri" Eliphas Levi cita:
(a) quello ebraico che la tradizione medievale aveva attribuito ad Enoch, primogenito di Caino;
(b) quello egiziano che si faceva risalire a Thoth;
(c) quello greco attribuito a Cadmo, fondatore e Re di Tebe. ************** ma esiste un terzo motivo, che più propriamente ho definito psicologico: al di là del momento storico contingente nel quale la Kabalah ha cominciato ad essere formalizzata, si tende a ritenerla antica quanto l'uomo e, quindi, quanto di più vicino esista rispetto all'atto della creazione; una sintesi dalla quale sono derivati tutti i sistemi esoterici. Sotto tale aspetto si riconosceva ai saggi (gli "Jerofanti", coloro che sono capaci di "vedere", di "percepire" il sacro) delle antiche civiltà una capacità di sintesi, che li aveva portati a condensare tutto il sapere acquisito, in poche semplici leggi.
Ce n'era più che a sufficienza per eccitare la fantasia e spingere i vari Eliphas Levi, Papus, Waite in una sorta di irrazionalismo crescente che si spingerà fino all'occultismo ed al satanismo dei vari Mathers, Crowley, Case, Elbert.
Sta di fatto che, per questa, via i Tarocchi sono accostati all'origine stessa della Kabalah. Ma su questo argomento tornerò più in dettaglio.
Note:
88. Conversazione riportata da Kaplan, op. cit., pp. 45 ss.
89. Fulcanelli, "Il mistero delle Cattedrali", Roma, 1988, passi vari.
90. Paul Johnson, op. cit., p. 217. In ciò la Kabalah si rifaceva ai libri biblico dei "Proverbi" (cap. 8) e di "Giobbe" (cap. 28).
91. Soprattutto alla gnosi era ispirato il sistema di trasferimento dei segreti della conoscenza esoterica. si vedano: Paul Johnson, op. cit., p. 217; Filone di Alessandria (egli stesso mistico e studioso di simbolismo), "Vita Contemplativa"; E.R. Goodenough, "Jewish Symbols in the Greco-Roman Period", New York, 1986.
92. (Fulcanelli, Le dimore filosofali, vol. I, pp. 171 ss.). Per E. Schuré (op. cit. pp. 27 ss.) la Kabalah è un tutt'uno con la tradizione orale ebraica e costituisce la sapienza trasmessaci dalla religione egiziana, caldea e persiana.
93. Si veda, per la palese somiglianza, l'Inno a Phtah e l'Inno Cannibale della tradizione mistica egiziana.
94. Ne è un tipico esempio la notizia comparsa sul quotidiano "Il Tempo" del 29 maggio 1997 secondo la quale il testo Biblico, sottoposto ad un procedimento analogo a quello "del Solve et Coagula", rivela eventi e personaggi storici come Saddam Husseim od oggetti come "Scud" o, infine, predizioni catastrofiche (come quelle di Nostradamus o della Monaca di Dresda).
95. M. Heindel, op. cit. pp. 329-375.
96. Si veda: "Dogme et rituel de la Haute Magie", Parigi, 1856 e la "Histoire de la magie" recentemente ristampata in Italia col titolo di "Storia della Magia" dalle Edizioni Mediterranee; Tavaglione, op. cit. p. 26 s., p. 30; Kaplan, op. cit., pp. 54, 56 ss.; J.-G. Mandel, op. cit. pp. 14 ss.; Papus, "La Science des Nombres", Parigi, 1934.
Sull'origine e l'evoluzione delle lingue e della scrittura si suggeriscono, a solo titolo indicativo, le seguenti opere: C. Berlitz, "I misteri dei mondi perduti", Bergamo 1979, p. 206 ss., 210 ss.; G. Cointenau, "La civiltà degli Assiri e dei Babilonesi", 1974, pp. 52 ss.; G. D'Amato, op. cit., passi vari; P. Louth, "La civiltà dei Germani e dei Vikinghi", Ginevra, 1977, pp. 111 ss.; E. Schuré, op. cit., passi vari.
97. In "Dogme et rituel de la Haute Magie", Eliphas Levi scriveva: "I Tarocchi, questo libro miracoloso, la fonte di ispirazione di tutti i libri sacri dell'antichità, sono il più perfetto strumento di divinazione, da usare con totale fiducia per la precisione analogica di numeri e simboli".
98. Eliphas Levi Zahed (1816-1875), pseudonimo ebraicizzato dell'abate cattolico, filosofo e studioso di simbolismo, Alphonse Louis Constant, conosciuto, tout-court, come Levi. Autore di numerose opere tra le quali riveste particolare importanza, "Dogme et rituel de la haute magie", edito per la prima volta a Parigi nel 1854 tradotto in italiano con il titolo "Il dogma e il rituale dell'Alta Magia" (Roma 1949). Ricordiamo ancora il cit. "Histoire de la Magie" (Parigi, 1860, "La clef des grands Mystères" (Parigi, 1969); "Le livre des splendeurs" (Parigi 1894); "Clefs magiques et clavicules de Salomon" (Parigi, 1895); "Le Grand Arcane ou l'Occultisme dévoilé" (Parigi 1898 conosciuto nella traduzione italiana come "Paradossi della scienza suprema" (Trieste 1955).
Tra i principali seguaci ebbe Stanislas de Guaita (1860-1897), Jean-Baptiste Pitois (Paul Christian) e Oswald Wirth tutti di ispirazione rosacrociana.
Gérard Encausse (1865-1917), derivò il nome di Papus dal "Nuctemiron" di Apollonio di Tiana. Membro dell'Ordine Kabalistico della Rosa Croce e capo dell'"Ordine Massonico dei Martinisti"; fu autore di numerose opere di occultismo, magia e cartomanzia tra le quali ricordiamo, per i fini che qui c'interessano "Le Tarot des bohémiens" (Parigi, 1889) edito anche in inglese col titolo di "The Tarot of Bohemians, Absolute key to the occulte science; Traité méthodique de Magie practique" (Parigi, 1929) e "La Science des nombres" (Parigi, 1934).
Arthur Edward Waite (1857 - 1942), autore di ricerche ed opere fondamentali tra cui: "The Key to the Tarot of a Secret Tradition under the Veil of Divination" (Londra, 1910) e "The Holy Kabbalah" (New York, 1960). Nella sua teoria, che comprendeva il concetto di crescita spirituale, si riallacciava direttamente alla tradizione Biblica della visione di Giacobbe (Genesi, 28, 12).
99. Samuel Liddell Mathers conosciuto anche come Mc Gregor Mathers. Fondatore dello "Hermetic Order of the Golden Dawn", traduttore in Inglese della "Clavicola di Salomone" autore, tra l'altro, del testo "The Tarot, Its Occult Signification, Use in Fortune-telling, and Metod of Playing" (Londra, 1888).
Edward Alexander Crowley ovvero Aleister Crowley conosciuto come Alick o Alistair (1875-1947). Si definì incarnato nella Grande Bestia dell'Apocalisse; entrò a far parte dell'organizzazione della Golden Dawn; autore di numerose opere di magia ed occultismo tra cui ricordiamo "The Book of the Law or Liber Legis" nel quale codificava i rituali di una nuova religione.
Paul Foster Case, occultista statunitense nato nel 1884, ideologicamente vicino alla Golden Dawn, autore, tra l'altro, di un nuovo mazzo di Tarocchi e del relativo manuale col titolo di "The Tarot, a Key to the Wisdom of the Ages".
Benjamin Elbert noto come C.C. Zain, autore di Tarocchi che integrò con il manuale "The sacred Tarot" edito a Los Angeles (1969) a cura della Church of light.
È chiaro che quest'ultimo gruppo viene citato solo per completezza di argomento non interessando assolutamente l'argomento che stiamo affrontando.
100. Non è possibile, data la natura del tema, riassumere la letteratura cabalistica o esaminare in dettaglio i suoi aspetti dottrinari. Ricorderò che la Kabalah è stata per la prima volta esposta in forma sistematica da Christina Ginzburg nell'opera "The Kabbalah, Its Doctrines, Developments and Literature" del 1863.

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