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Soddisfazione di vita

Sulla base dei risultati del sondaggio di ottobre-novembre sul sito www.larabusoni.it è emerso che un tema oggetto di interesse su cui richiedete informazioni e approfondimenti è la soddisfazione di vita .

Diversamente da quanto mi aspettavo la vostra curiosità si è concentrata non tanto sulle psicopatologie né sulle tematiche professionali inerenti la psicologia bensì sul “benessere”, evidenziando un sempre maggiore interesse per gli aspetti salutogeni della propria esistenza.

Per rispondere alla vostra richiesta di approfondimento ho voluto navigare qua e là nella rete per farmi un’idea di cosa si dice in giro sull’argomento e mi sono resa conto che quando si parla di soddisfazione di vita solitamente si parla di soddisfazione in termini di reddito o di soddisfazione del consumatore spostandoci su versanti economici che esulano, almeno in parte, dagli aspetti prettamente psicologici del costrutto.

Proprio a partire da questa prima analisi ho realizzato che, forse, l’interesse da voi manifestato per questo argomento sta nel fatto che se ne sa ben poco e che in giro ci sono scarse spiegazioni sul tema nonostante la psicologia della salute si stia diffondendo e si dia sempre più importanza alla prevenzione e alla promozione della salute.

Da qui la volontà di spiegarvi cosa si intende realmente per soddisfazione di vita. Per far questo è necessario fare una premessa introducendo un tema oggetto di particolare interesse, evidenziato dalle più recenti linee guida sulla prevenzione della Divisione 17 dell’APA (Hage et al., 2007), che risulta importante sia nell’ambito della psicologia della salute sia all’interno di prospettive educative e preventive: il benessere e il potenziamento delle risorse dell’individuo (Heller, Watson, & Ilies, 2006; Ryan & Deci, 2001).

In particolare, quando si parla di benessere è necessario fare una distinzione relativa a diverse aree di attinenza: in tal senso si parla di benessere soggettivo (SWB), benessere psicologico (PWB), benessere oggettivo (OWB) (Andrews & Withey, 1976; Diener, 1984).

La principale differenza tra le tre tipologie elencate consiste nel fatto che la prima include le risposte emotive delle persone, la soddisfazione nei vari ambiti della vita ed un giudizio globale sulla soddisfazione di vita, la seconda rimanda alla capacità di raggiungere buoni risultati, crescere e svilupparsi come persona e divenire abili nello stabilire legami importanti con gli altri mentre la terza tipologia si fonda su indicatori oggettivi.

Approfondendo il tema del benessere soggettivo si scopre che i primi studi si sono sviluppati a partire dagli anni ’50 portando nel giro di alcuni anni all’individuazione di tre diverse componenti: positive affect, negative affect e soddisfazione di vita . In tal senso la soddisfazione di vita si configura, quindi, come un aspetto del costrutto più generale di benessere soggettivo.

Più precisamente essa non riguarda gli aspetti emotivi bensì quelli cognitivi del giudizio relativo alla propria vita: in altre parole consiste nel risultato della soddisfazione media dell’individuo in ciascun ambito significativo della propria vita (Andrews & Withey, 1976). Tale giudizio si basa sul confronto rispetto ad uno standard che ciascun individuo pone per se stesso piuttosto che su criteri imposti dall’esterno; viene quindi definito non tramite canoni esterni o indicati dal ricercatore bensì sulla base di giudizi individuali (Diener, 1984; Diener et al., 1985).

Diversi sono i legami riscontrati in letteratura con altre dimensioni così come gli strumenti elaborati per la sua rilevazione (sia tramite indicatori oggettivi – ad es. reddito- sia tramite struemnti self-report) ma per una trattazione più approfondita si rimanda qui ad altre fonti. Di seguito alcune indicazioni interessanti per chi desidera approfondire il tema della soddisfazione di vita o manifesta più in generale un interesse per la salute.

Di Fabio, A., & Busoni, L. (2009). Proprità psicometriche della versione italiana della Satisfaction With Life Scale (SWLS) con studenti universitari. Counseling. Giornale Italiano di Ricerca e Applicazioni, 2 , 201-212.

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Lara Busoni