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Educazione sessuale

Questo articolo nasce dall’incontro con una classe di ragazzi di scuola media inferiore con i quali è stato effettuato un vero e proprio viaggio alla scoperta del “mondo della sessualità e dell’affettività”. Sulla base delle interazioni avvenute in classe e delle domande più o meno esplicite che essi hanno fatto è emersa una matassa fatta di termini più o meno chiari e di dubbi mai esplicitati in precedenza; l’obiettivo di queste righe è in primo luogo quello di ringraziarli per l’attenzione che mi hanno prestato e per l’arricchimento che mi hanno portato e secondariamente di creare una pagina alla quale loro potranno accedere ogni volta che vorranno per “ripassare” quanto detto in classe e cercare risposte che magari gli sono sfuggite.

Per favorire sia loro che gli altri visitatori del sito che altrimenti farebbero fatica a stare dietro ad un percorso al quale non hanno preso parte, ho pensato di indicare direttamente dei link ad altri siti specifici sull’argomento, in cui è possibile ritrovare tutte le informazioni dette in classe ed anche qualcosa in più.

Un primo tema affrontato riguarda la fisiologia dell’appartato genitale maschile e di quello femminile : le domande effettuate hanno evidenziato sia le paure che il cosiddetto “filetto” si possa rompere sia la scarsa dimestichezza con termini come clitoride ed imene. Nel primo caso è bene precisare che il “filetto” consiste in una piccola zona di tessuto che lega l’asta del pene con il glande (frenulo). La separazione del prepuzio dal glande è talvolta incompleta nel neonato e nel bambino piccolo (si parla di fimosi ). Il totale “scappucciamento” del glande avviene però solitamente con il tempo. Relativamente al clitoride invece, è la parte più sensibile di tutto l’apparato genitale femminile perché è la parte più ricca di recettori sensoriali. Il clitoride è una struttura che si estende molto più della sua parte visibile e presenta strutture più profonde. Una stimolazione “eccessiva” o “non adeguata” può per alcune donne risultare fastidiosa: è importante quindi agire con delicatezza e rispettando le sensazioni della partner senza dimenticarsi che non esiste un modo “standard” per “operare” con il clitoride, come alcuni hanno chiesto.

Per ulteriori informazioni sull’apparato genitale maschile: //www.andrologiaonline.it/apparato.php

Per ulteriori informazioni sull’apparato genitale femminile: //www.alessandragraziottin.it/div_scheda.php?ID=3117

Altre domande hanno riguardato invece la produzione dello sperma e l’età in cui finisce l’ erezione : per ciò che riguarda lo sperma, esso viene prodotto continuamente a partire dalla pubertà; per ciò che concerne l’erezione invece, l’età in cui l’uomo smette di provarla dipende da soggetto a soggetto: ci sono uomini molto anziani che continuano ad avere rapporti sessuali. È bene specificare comunque alcuni cambiamenti che avvengono con l’invecchiamento:

-aumenta la probabilità di una disfunzione dell’erezione ( verso i 75 anni circa la metà degli uomini sembra divenire incapace di avere erezioni );

-occorre più tempo perché si sviluppi l’erezione e l’erezione richiede una maggiore stimolazione;

-l’eiaculazione diviene meno potente e diminuisce il volume dello sperma;

-il periodo refrattario dopo l’orgasmo diviene progressivamente più lungo.

Dagli incontri con i ragazzi è emersa molta curiosità circa i ritmi della masturbazione evidenziando preoccupazioni circa la masturbazione frequente: a tale proposito è bene sottolineare che il fatto di masturbarsi è un avvenimento naturale e non c’è un ritmo predefinito con cui si deve fare. La masturbazione infatti, sembra essere la modalità predominante di espressione sessuale per la maggior parte degli adolescenti maschi, questo è vero per un numero minore di femmine. La masturbazione diventa invece, fonte di riflessione se è l’unico mezzo e fonte (anche in età adulta) per provare piacere sessuale. Riguardo ai preliminari si può dire che consistono in comportamenti (agiti tra partner) che precedono il rapporto sessuale. Consistono in baci, carezze ecc. reciproche che riguardano varie parti del corpo. Sebbene sia difficile effettuare una classificazione vista la diversità di comportamenti agiti da ciascun individuo, a grandi linee si può parlare di neking (il toccarsi di tipo sessuale dalla vita in su) e di petting (il toccarsi di tipo sessuale dalla vita in giù, carezze reciproche relative ai genitali del partner). Particolare attenzione è stata dimostrata nei confronti del primo rapporto sessuale . A tale proposito è importante sottolineare che non ci sono regole circa l’età in cui si può o si deve avere il primo rapporto sessuale. Per quanto riguarda il dolore associato, nelle femmine è variabile e dipende da quanto si è rilassate e consapevoli (aspetti psicologici che influenzano il rilassamento muscolare). A livello fisico ciò che avviene è essenzialmente lo “sfrangiamento” dell’imene. Nei maschi non si hanno modifiche fisiche né particolari dolori o fastidi. Si può parlare invece di imbarazzo, scarsa disinvoltura…

Per quanto riguarda il piacere provato dalla donna durante il rapporto sessuale si può dire che l’eccitazione sessuale della donna dipende da diversi fattori, anche psicologici sfatando l’idea del ruolo predominante delle dimensioni del pene. Per fare l’amore con reciproca soddisfazione è infatti sufficiente che la lunghezza del pene eretto sia di una decina di cm. Infine un intero incontro è stato dedicato ai metodi contraccettivi sottolineandone l’importanza e lavorando sui vantaggi e gli svantaggi di ciascuno. Un particolare approfondimento è stato dedicato ai seguenti anticoncezionali:

preservativo

pillola contraccettiva

diaframma

spirale

//www.dica33.it/argomenti/ginecologia/contraccezione/contraccezione2.asp

//it.wikipedia.org/wiki/Contraccezione

Concludo nella speranza che queste poche righe possano servire come “promemoria” ai diretti interessati e come delucidazioni per chi vaga su internet alla ricerca di risposte ai propri dubbi.

Lara Busoni