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Catasto, le imprese vigileranno sull’equità della riforma

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Catasto, le imprese vigileranno sull’equità della riforma Quattordici associazioni raccoglieranno in modo capillare valori patrimoniali, canoni e rendite per confrontarli con quelli proposti dal Fisco

19/03/2014 - Garantire un'equa attuazione della Riforma del Catasto . È l’obiettivo con cui quattordici associazioni hanno dato vita ad un coordinamento che vigilerà sull’adozione dei decreti legislativi con cui i valori catastali degli immobili saranno allineati a quelli di mercato.


Si tratta di Abi (Associazione bancaria italiana), Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), Casartigiani, Cia (Confederazione italiana agricoltori), Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa), Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria e Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

Le associazioni hanno organizzato un piano d’azione per la raccolta dei dati inerenti ai valori di compravendita e ai canoni di locazione del triennio 2011-2013. Le informazioni sono necessarie alla messa a punto del nuovo sistema ma anche per l'elaborazione di proposte.

La raccolta dei dati sarà svolta in modo capillare. Le associazioni si attiveranno infatti a livello territoriale per poi confrontare tutte le informazioni con i valori patrimoniali e le rendite dell'Agenzia delle Entrate.

La collaborazione fra le associazioni, ognuna con conoscenze ed esperienze nel proprio settore di competenza, renderà possibile l’acquisizione di una consistente mole di dati per ogni possibile tipologia di immobile, come abitazioni, uffici, studi, negozi, botteghe artigianali, laboratori, magazzini e opifici industriali.

I dati saranno rapportati ad una serie di condizioni che possono modificarli e influire su di essi, ad esempio per zona o s tato conservativo dell’immobile .

Il metodo impostato dal coordinamento delle quattordici associazioni rispecchia quello indicato dalla Legge Delega Fiscale , in base alla quale il Governo dovrà adottare i decreti di riforma del sistema catastale. La legge prevede infatti che il valore patrimoniale degli immobili sia definito sulla base dei valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare e che a questo valore siano applicati dei coefficienti che tengano conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano e l’esposizione, ma anche della sua localizzazione. Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile.

Sempre ai sensi della Delega Fiscale, la rendita catastale sarà calcolata sulla base dei redditi da locazione medi. Il valore delle locazioni al metro quadro, cui deve essere applicata una riduzione per le spese di manutenzione e gli adeguamenti tecnici, verrà moltiplicato per la superficie e il risultato sarà il valore della rendita.