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La psoriasi

La psoriasi è una dermatosi cronica recidivante, eritemato - desquamativa, immuno-mediata, infiammatoria, a patogenesi multifattoriale nella quale l’interazione fra fattori genetici ed ambientali, determina l’espressione clinica in termini di grado di severità.

E’ una delle più comuni forme di dermatite cronica nel mondo; può interessare la cute le strutture legamentose i tendini e le articolazioni ( entesite/ artrite psoriasica)Gli studi scientifici recenti la considerano una vera e propria sindrome associata a numerose comorbidità.

E’ una malattia severa causa di gravi disabilità e connotata dal forte impatto emotivo e psicologico sulla vita del paziente; forme severe di psoriasi possono interessare anche il 100% della superficie corporea di un individuo affetto. Viene riscontrata nello 0, 5 – 4, 6% della popolazione mondiale, nel 2, 6% della popolazione USA e in percentuali minori nei paesi dell’Africa Occidentale e del Giappone . Il sesso maschile e quello femminile sono ugualmente colpiti dalla malattia, ma è più probabile che le femmine sviluppino la malattia nella sua forma più grave. La razza caucasica sembra essere la più colpita; la psoriasi a placche rappresenta l’80% dei casi di malattia. Non sono molti i dati disponibili sull’epidemiologia della psoriasi in Italia. Dallo studio Praktis, condotto nel 2003-2004 dal Centro Studi GISED in collaborazione con DOXA e con il Laboratorio di Epidemiologia Generale dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, è emerso che nel nostro paese la psoriasi colpisce circa il 2, 7 % della popolazione adulta. Di questa, il 10% è colpito da una forma grave. L’età di comparsa della malattia è variabile, ma ci sono fasce di età a maggior incidenza. Sempre nello studio Praktis è emerso che la prima comparsa della malattia viene riferita entro i 39 anni d’età dal 59% dei soggetti, con un picco tra i 20 e i 39 anni; secondo uno studio effettuato La malattia dipende da diversi fattori genetici il cui influsso è slatentizzato da una serie di stimoli ambientali. Da studi internazionali emerge che circa il 30% dei soggetti con psoriasi ha una storia familiare di malattia nei parenti di primo grado. La probabilità di ammalarsi varia in funzione del numero di genitori affetti: è del 3 % se nessuno dei due ha la malattia, sale a circa il 15% con un genitore affetto e al 40% con entrambi i genitori malati. Le forme di psoriasi . Si distinguono diverse forme di psoriasi:

v Psoriasi volgare o in placche caratterizzata dalla comparsa di lesioni eritemato-desquamative localizzate al cuoio capelluto, ginocchia, gomiti, mani e piedi, che si presentano, con esordio graduale, in alcuni ambiti fino a ricoprire con il tempo interi distretti cutanei. E’ la forma di psoriasi più comune .

v Psoriasi guttata caratterizzata dalla comparsa di lesioni eritemato-desquamative al tronco ed agli arti, che si presentano con esordio acuto in una o più gettate successive subentranti; le lesioni appaiono sotto forma di elementi lenticolari Psoriasi invertita nella quale le manifestazioni eritemato-desquamative si localizzano alle pieghe (piccole e grandi); la desquamazione è poco o nulla evidente.

v Psoriasi delle mani il cui quadro d’esordio può identificarsi con piccole aree rotondeggianti ispessite circondate da un alone arrossato; oppure con una ispessimento diffuso del palmo delle mani ( e/o dei piedi) su fondo eritematoso (cute arrossata) associata spesso a fissurazioni profonde dolorose ed invalidanti.

v Psoriasi delle mucose , poco frequente, si manifesta con piccole chiazze poco o affatto desquamanti, eritematose localizzate spesso sulla mucosa genitale; possibili manifestazioni anche a carico della lingua.

La psoriasi può esordire o evolvere in forme cliniche gravi rappresentate dalla psoriasi pustolosa, dalla psoriasi eritrodermica e dalla psoriasi artropatica.

v Psoriasi pustolosa Le manifestazioni cliniche cutanee di questa forma non sono precedute dalla comparsa di chiazze eritemato-desquamative, ma da elementi pustolosi o eritemato-pustolosi. La psoriasi pustolosa può rappresentare l’esordio oppure manifestarsi come complicazione della malattia di base. Sono note tre varianti di psoriasi pustolosa: la psoriasi pustolosa palmoplantare di Barber, la psoriasi pustolosa generalizzata di von Zumbush, l’ acrodermatite pustolosa continua di Hallopeau.

v Artrite psoriasica

Le manifestazioni cutaneee precedono nel 70% il coinvolgimento articolare; la psoriasi artropatica può colpire più del 42% dei pazienti con psoriasi.

In genere l’interessamento articolare compare a distanza di alcuni anni dalla diagnosi di psoriasi , ma nel 10% dei casi l’interessamento articolare precede la dermatosi; inoltre i relapses della malattia possono essere caratterizzate da una riacutizzazione della flogosi articolare, che può non accompagnarsi alla recidiva cutanea. L’artrite psoriasica (APs) è definita come un’artropatia associata alla psoriasi, normalmente negativa per la presenza del fattore reumatoide (RF), anticorpo prodotto dalla plasmacellule che si ritrova in circolo nel 70% dei casi di Artrite Reumatoide (AR). Poliartrite psoriasica che mostra caratteristiche simili a quelle dell’AR Può interessare tutti i segmenti articolari con predilezione per le articolazioni delle mani/piedi, dei polsi e per le articolazioni assiali (colonna vertebrale). La fase iniziale, spesso subclinica del’artrite psoriasica, si identifica con un processo infiammatorio tendineo configurando il quadro della cosiddetta “early arthritis”, artrite precoce. L’artrite psoriasica ha un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e sulla compromissione della funzione articolare, ma può essere diagnosticata in ritardo quando un danno articolare significativo si è già stabilito. E’ dunque necessaria una valutazione attenta del paziente psoriasico alla ricerca di quei dati clinici/ bioumorali e strumentali che possano orientare verso una diagnosi precisa e precoce .