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Il test di Rorschach

Il test di rorschach secondo il metodo comprensivo di exner
Il test di Rorschach è uno degli strumenti più noti per indagare la personalità.
Esso consiste nella presentazione di una serie di 10 tavole raffiguranti delle macchie d'inchiostro.
Il compito del soggetto esaminato è dire che cosa potrebbero essere. Dalle risposte che egli fornisc, attraverso specifiche tecniche di scoring, si può giungere ad una diagnosi della struttura di personalità. Il fatto che le macchie costituiscano degli stimoli ambigui, a cui il soggetto deve tentare di attribuire un significato, ha fatto classificare il Rorschach quale metodo proiettivo (Frank, 1939). La proiezione di aspetti di personalità dell'esaminato, secondo Frank, sarebbe conseguente all'ambiguità degli stimoli (macchie) che costituisono il test.
Negli anni ’40 e ’50 nei soli Stati Uniti si svilupparono ben cinque differenti sistemi di siglatura per il test di Rorschach, che facevano capo a Samuel J. Beck, Margherite Hertz, Bruno Klopfer, David Rapaport, Zygmunt Piotrowski; Exner li confrontò e concluse che “esistevano enormi differenze tra i metodi, non solo per le differenti metodologie di applicazione, ma anche relativamente alle diverse siglature e valutazioni delle risposte.
Si verificava una grande discordanza anche sul piano del sommario quantitativo che “riassumeva” le siglature e sul quale si basava l’interpretazione” (Lis et al., 2007 pg.14) e si concluse che tali metodi rappresentavano cinque diversi test di Rorschach.
L’obiettivo della Rorschach Research Foundation (fondata nel 1968) si spostò dallo studio dei pregi e dei difetti di ciascun sistema a quello dell’integrazione degli aspetti di tutti i sistemi, per i quali esistessero o si potessero stabilire dati empiricamente giustificabili, in un nuovo sistema che integrasse quanto accumunava e/o differenziava i precedenti cinque metodi” (Lis et al., 2007 pg.15) L’immenso lavoro, che si avvalse della collaborazione e dell’incoraggiamento di tutti i “capiscuola” al quale si attingeva, è stato definito poi dallo stesso Exner “un'odissea di ricerca” (Exner, 2003).
La differenza tra il Sistema Comprensivo e le altre tecniche è:
a) le istruzioni per la somministrazione sono accuratamente descritte, precisate ed esplicitate;
b) le variabili per lo scoring sono definite in maniera chiara ed operazionale;
c) la sintesi delle variabili da cui parte l’interpretazione (sommario strutturale) viene elaborata dal computer;
d) l’interpretazione si basa su linee guida ben esplicitate e sull’utilizzo di norme provenienti da un esteso campione di popolazione” (Lis, Prina Zennaro).
L’interpretazione del test di Rorschach secondo il Sistema Comprensivo di Exner prevede diverse fasi:
1. verifica della validità del protocollo: protocollo risulta valido quando il numero di risposte risulta sufficiente (> 14) e la percentuale di risposte di sola forma (lambda, L) non è troppo alto: ciò significa che il soggetto ha raccontato qualcosa di sè, senza porsi in un atteggiamento difensivo rispetto al compito richiesto.
2. analisi della costellazione suicidaria attraverso l’indice S-Con, che analizza diverse variabili che si sono rivelati utili nell’identificare individui a rischio suicidario. Pur mantenendo la necessaria cautela nell’interpretare questo dato, soprattutto quando non avvalorato dall’anamnesi clinica del paziente, i diversi studi riportati da Lis et al. mostrano che l’S-Con ha una forte validità predittiva ed è un utile indicatore capace di differenziare in maniera significativa tra soggetti che esibiscono comportamenti suicidari rispetto a quelli che non presentano questa caratteristica.
3. individuazione delle chiavi d’ingresso: le chiavi d’ingresso rappresentano una modalità di approccio al protocollo che facilita l’interpretazione, prendendo in considerazione per primi i cluster o gli indici che caratterizzano di più il soggetto.
Rispetto agli altri metodi di interpretazione, in particolare confrontandolo con l’interpretazione psicoanalitica “Il Comprehensive System è essenzialmente un approccio descrittivo mentre l’approccio psicoanalitico è esplicativo. Il primo è relativo a ciò che accade e a come accade nella cornice di riferimento di un modello scientifico empirico, mentre il secondo è relativo al perché accade proprio in quel modo nella cornice di riferimento di un modello globale evolutivo della personalità in termini di conflitti, pulsioni, meccanismi di difesa e organizzazione dinamica degli stessi nel mondo interno del soggetto. I due approcci non si sovrappongono affatto e non hanno alcun punto in comune, neanche il soggetto che viene valutato. Il sistema psicoanalitico guarda al soggetto in termini teorici e metapsicologici, ossia lo fa diventare un’entità concettualmente definita e strutturata. Al contrario, il Comprehensive System guarda il soggetto in modo concreto e fisico, tale quale viene definito empiricamente attraverso i suoi comportamenti osservabili.
”Il Comprehensive System si può definire dunque ateoretico “ nel senso che non tenta di collegare i fattori Rorschach a una teoria esplicativa globale della personalità. Non è infatti basato su alcuna teoria della personalità, anche se in effetti fa comunque riferimento a una posizione filosofica riguardo alle scienze umane, quella secondo cui sono i fenomeni (o gli eventi o i comportamenti) osservabili a fornire informazioni rilevanti per la comprensione della persona reale. L’approccio psicoanalitico e quello del Comprehensive System non possono in linea di principio rifiutare l’esistenza l’uno dell’altro, né sono in contraddizione reciproca in quanto ciascuno opera in ambito scientifico completamente diverso dall’altro. In altri termini, essi sono basati su posizioni epistemologiche radicalmente diverse, lavorano con metodi di indagine completamente differenti, si applicano a soggetti –entità del tutto diversi e usano linguaggi differenti per esprimere i propri risultati.” (Andronikof Sanglade, 2001).
Inoltre “alla base vi sono differenti concezione del processo di risposta: mentre Hermann Rorschach descrisse il processo di risposta come un’attività ideativa consistente nell’associare insiemi diversi di sensazioni (ovvero le sensazioni attuali generate dalle macchie di inchiostro e le sensazioni memorizzate acquisite in esperienze precedenti e generalmente organizzate in idee o rappresentazioni di idee), definendo il test “un esperimento diagnostico basato sulla percezione”, il processo di risposta visto dagli psicoanalisti è assimilabile ad una produzione onirica, e la situazione test è paragonabile ad una seduta psicoanalitica: “il soggetto è spinto a rappresentare i propri conflitti e le proprie frustrazioni con gli stessi meccanismi del sogno (…) la risposta Rorschach pertanto comprende i due aspetti di contenuto manifesto e contenuto latente” (Andronikof Sanglade, 2001).
Il processo di risposta visto da Exner è ancorato, come nella concezione di H. Rorschach, all’attività di percezione ed al processo di decisione, ma si spinge oltre sostenendo che ci siano tre fasi nel processo di risposta “che implicano scansione, codificazione e classificazione mediante un procedimento di gerarchizzazione per confronto di stimoli appaiati, a cui segue la selezione finale della risposta che il soggetto dà”.
Una particolarità infatti del Comprehensive System di Exner è l’ampio spazio dato alla valutazione degli aspetti cognitivi della personalità, chiamata triade cognitiva per cui “nel sistema comprensivo di Exner tre sono i clusters che indagano gli aspetti cognitivi della personalità: l’information processing, che fornisce le informazioni su come il soggetto processa le informazioni in entrata (input); la cognitive mediation che fornisce le informazioni sulle modalità con cui il soggetto traduce ed identifica le informazioni e l’ideation che informa sul modo in cui la concettualizzazione delle informazioni viene tradotta. L’interpretazione viene fatta cluster per cluster ma bisogna sempre considerare questi tre momenti come un processo lungo un continuum. Potremmo schematizzare, questo processo così:

INPUT ========> TRADUZIONE========> CONCETTUALIZZAZIONE
(Processing) (Mediation) (Ideation)

(Lis, Prina Zennaro “Introduzione al Sistema Comprensivo di Exner”)

Bibliografia
Del Corno F., Lang M. La diagnosi testologica Franco Angeli, 1997.
Exner J., Porcelli P., Appoggetti P a cura di Il test di Rorschach secondo il sistema di Exner Erickson, 2001
Galimberti, Dizionario di Psicologia, Utet 1999
Lis A., Prina S., Zennaro A. Il test di Rorschach introduzione al sistema comprensivo di Exner Unipress, 2002
Lis A., Zennaro A., Salcuni S., Parolin L., Mazzeschi C. Il Rorschach secondo il Sistema Comprensivo di Exner Raffaello Cortina Editore 2007
Padovani, F. L’interpretazione psicologica della Wais-R Giunti O.S.1999
Andronikof Sanglade A. Interpretazione e processo di risposta in “Il test di Rorschach secondo il sistema di Exner” a cura di Exner J., Porcelli P., Appoggetti P. Erickson, 2001