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NONI

Il Noni è una pianta rampicante ( Morinda Citrifolia ) indigena nelle zone dell'Australia, Malaysia e la Polinesia.

Gli abitanti della Polinesia hanno usato da tempo immemorabile il Nonu come ricostituente, adattogeno e come potente rimedio naturale per diversi disturbi della salute.

Il Noni possiede un'ampia varietà di proprietà medicinali che scaturiscono dalle diverse componenti della pianta. Questo frutto e le foglie dell'arbusto esercitano attività antibatteriche. Il Noni è particolarmente utile per la propria abilità di curare dolorosissime condizioni alle articolazioni e di alleviare le infiammazioni cutanee. Esso contiene vitamine, minerali, enzimi, oligoelementi e steroli; si è scoperto inoltre che il Noni contiene l'intero spettro di aminoacidi, che ne fanno una perfetta fonte di proteine. Meritevole di attenzione è la proxeronina, alcaloide contenuto nel frutto della pianta e precursore della xeronina. Si ipotizza che la xeronina sia un co-regolatore metabolico in grado di modificare la struttura delle proteine. L’uomo può trovare la xeronina in molti alimenti, ma l’impoverimento dei terreni, l’eccessivo uso dei fertilizzanti e l’eccessiva cottura dei cibi danno si che oggi non vi sia un sufficiente approvvigionamento di questa molecola indispensabile. Il Noni contiene due dei migliori antiossidanti - la vitamina C ed il selenio oltre alle altre sostanze che agiscono contro i radicali liberi irritanti ed infiammatori nel corpo, riducono l'infiammazione e diminuiscono il dolore notevolmente.

Il mondo occidentale venne a conoscenza dei numerosi benefici del Noni già nel 1950, grazie a Ralph Heinicke dottore e biochimico, vissuto alle Hawaii, le cui ricerche hanno riportato il succo del Noni all'attenzione del mondo scientifico.

Nel 1983, un medico portò uno di questi frutti a due chimici del settore alimentare negli Stati Uniti e raccontò loro di tutte queste numerose leggende in Polinesia tessute attorno a questa fonte dell’eterna giovinezza. Lo strano succo fu distribuito, non senza scetticismo, ad un prescelto gruppo campione di persone, che, però, già dopo alcuni giorni dalla prima assunzione, avevano notato significativi miglioramenti del loro stato di salute generale. I chimici resero il succo del frutto selvatico più gradevole aggiungendoci del puro succo di frutti di bosco; il resto è storia.

A dicembre del 2000, la prestigiosa rivista scientifica "Le Scienze", riporta gli studi e le ricerche effettuate sugli effetti risanatori di questa pianta nella lotta contro la tubercolosi, una malattia che sta aumentando la sua morbilità in tutto il mondo per la presenza di nuovi ceppi batterici resistenti agli antibiotici. Nell'articolo così leggiamo: "Si è così scoperto che una certa concentrazione di estratti della foglia di gelso indiano svolge una significativa azione contro i patogeni. L’efficacia arriva all’89 per cento, un valore confrontabile con quello della rifampicina, un antibiotico semisintetico comunemente usato per il trattamento della Tbc che, con la stessa concentrazione, raggiunge un’efficacia del 97 per cento."

A partire dalla metà del 1996 il succo di NONI viene presentato in molti paesi del mondo e attualmente è usato da oltre 400.000 clienti fissi con risultati in parte davvero straordinari.

Malattie cliniche per le quali può essere utilizzatoli NONI

Mutamenti nello stato energetico

Esempi rappresentativi: carenza di energia vitale e AES (Altered Energy response), vale a dire una diversa reazione energetica a stress, la quale fu elaborata dal dr. Solomon all’Istituto di Medicina e Istituzione

sullaSalute Internazionale Johns Hopkins. Sostanze attive efficaci: Xeronina


Malattie auto immuni

Esempi rappresentativi: artriti reumatiche, psoriasi, diabete Mellito tipo 3, malattie della tiroide, malattia Chrons e eritema Lupus. Sostanze attive efficaci: Xeronina, Scopoletina e terpene


Immunodeficienza
Esempi rappresentativi: malattie da virus come HIV e Epstein-Barr, candida cronica, carenza di energia e AES, la quale è una reazione energetica modificata nel superamento dello stress Sostanze attive efficaci: Xeronina, terpene


Infezioni
Esempi rappresentativi: Herpes 2 e 2, epatite cronica, infiammazione del bacino, sindrome dopo una malattia virale, infiammazione del pancreas, infiammazione della tiroide provocata da virus, muco, muffa e infezioni da funghi come funghi dei piedi, infiammazioni del muco della vagina, Soor e molte altre infezioni (funghi) micotiche. Sostanze attive efficaci: Xeronina, D-Glucopiranoside.


Degenerazione progressiva dei tessuti specifici

Esempi rappresentativi: fibrosi dell’utero, arteriosclerosi, diverticoliti, verruche, e il crollo delle difese contro le cellule maligne che possono portare al cancro. Sostanze attive efficaci: Xeronina


Diminuzione della secrezione della membrana mucosa

Esempi rappresentativi: congiuntivite, asma, bronchite e naso colante in modo cronico
Sostanze attive efficaci: Xeronina


Diminuzione dell’alta produzione di acido gastrico

Esempi rappresentativi: stomaco e ulcera duodenale, gastrite e riflusso di acido gastrico nell’esofago.
Sostanze attive efficaci: Xeronina

La dose giornaliera consigliata del succo di Noni varia molto a seconda della persona che intende assumerla e del tipo di effetti che ci si aspetta: si tratta di una terapia di mantenimento o si cerca sollievo da qualche patologia?

Ciascuno di noi è diverso e il metabolismo di ognuno varia secondo innumerevoli parametri (stile di vita, alimentazione ecc). Quello che si può fare è tenersi sotto stretto controllo nel periodo in cui si inizia ad assumere il Noni. E' necessario prestare attenzione a come il corpo reagisce e a come ci si sente. In alcuni casi di sovraddosaggio, per la forte attività detossinante del Noni, si sono avuti casi di feci molli o molto abbondanti, ecc. Se è il vostro caso, o se si è particolarmente sensibile bisogna ridurre la dose giornaliera fino a trovare la soluzione ottimale.

Per un corretto consumo del Noni si raccomanda l’assunzione di 25 ml (pari a circa due cucchiai da tavola) due volte al giorno , mattina e sera, preferibilmente a stomaco non pieno. Si consiglia di trattenere in bocca ogni sorso per 10-20 secondi prima di deglutire e dopo bere un bicchiere d’acqua per accelerare il raggiungimento del succo all’intestino. Non bisogna esagerare con i succhi addizionali: la proxeronina è delicata e dovrebbe giungere all’intestino senza passare per uno stomaco in piena fase digestiva.
Il Noni può essere assunto anche diluito in acqua o con succo di frutta. E preferibile aspettare circa 30 minuti prima di prendere tè, caffè, alcool, tabacco.

Essendo assorbito anche dalle mucose buccali, come abbiamo già avuto modo di dire, si dovrebbero aspettare almeno 15 minuti prima di lavarsi i denti, dopo averlo assunto. E se Io avete preso senza aggiungervi zucchero e prima della colazione mattutina, procedete a lavarli con lo spazzolino dopo aver finito di mangiare ma evitate il colluttorio

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