Quale latte scegliere
Il latte è un alimento completo, ricco di nutrienti fondamentali come proteine, zucchero, grassi digeribili, sali minerali e vitamine. Con il termine generico latte si intende quello di mucca, tutti gli altri riportano la dicitura ‘’latte di’’ con l’indicazione dell’animale di provenienza. Al supermercato lo troviamo nel banco frigo o sugli scaffali, con sigle varie o denominazioni diverse ma spesso non conosciamo la differenza. E allora facciamo un po’ di chiarezza. La prima distinzione riguarda il trattamento subito dal latte per l’eliminazione di agenti batterici: pastorizzato è il latte che troviamo nel banco frigo perché ha subito un trattamento termico inferiore alla temperatura di ebollizione per un breve tempo; UHT è quello trattato ad alte temperature per tempi brevi e che per questo ha una lunga conservazione (tre mesi a temperatura ambiente); sterilizzato significa che è stato sottoposto a temperature più elevate e ha conservazione fino a sei mesi. Ci si può imbattere anche nel latte pastorizzato di Alta Qualità che presenta particolari requisiti igienico sanitari in quanto prodotto in condizioni rigidamente controllate. Da un punto di vista nutrizionale le differenze sono minime, ciò che cambia è il gusto. Possiamo invece fare una distinzione in base al contenuto in grassi se consideriamo un’altra dicitura: intero è il latte che ne ha una maggiore quantità con un più elevato valore energetico (65kcal/100g); quello parzialmente scremato ha dall’1,5 all’1,8% di grassi con circa 45Kcal/100g; infine latte scremato è quello in cui la parte grassa è dello 0,3% con circa 35kcal/100gr. E’ evidente come la differenza in calorie tra gli ultimi due sia minima anche per chi sta seguendo un regime alimentare ipocalorico. Ormai molto diffuso è il latte delattosato per chi ha difficoltà nella digestione del lattosio. Infine chi segue un regime alimentare iposodico può trovare il latte desodato o chi ha carenza di vitamine può scegliere quello vitaminizzato.