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Newsletter 30

Notiziario on line – news letter n. 30

SENTENZA N. 4523 DEL 21/02/2008 S.C. DIFFORMITA’ E VIZI DELL’OPERA – GARANZIA – CONTENUTO – CONSEGUENZE – DOMANDA DI RISARCIEMNTO DEI DANNI – SEPSE NECESSARIE PER LA ELIMINAZIONE DEI VIZI – AMMISSIBILITA’ In tema di appalto, la tutela apprestata al committente dall’art. 1668 c.c. si inquadra nell’ambito della normale responsabilità contrattuale per inadempimento e, pertanto, qualora l’appaltatore non provveda direttamente alla eliminazione dei vizi e dei difetti dell’opera, il committente – ove non intenda ottenere l’affermazione giudiziale dell’inadempimento con relativa condanna dell’appaltatore e l’attuazione dei suoi diritti nelle forme della esecuzione specifica ex art. 2931 c.c. – può sempre chiedere il risarcimento del danno, nella misura corrispondente alla sepsa necessaria alla eliminazione dei vizi, senza alcuna necessità del previo esperimento della azione di condanna alla esecuzione specifica.

SENTENZA N. 24143 DEL 20/11/2007 S.C. LAVORI DI RIPARZIONE O MODIFICA DI PREESISTENTI EDIFICI – APPLICABILITA’ DELL’ART. 1669 C.C. – ESCLUSIONE. Qualora non ricorra la costruzione di un edificio o di altre cose immobili, destinate per loro natura a lunga durata, ma un’opera di mera riparazione o modificazione di preesistenti edifici o di altre preesistenti cose immobili, destinate per loro natura a lunga durata, la norma dell’art. 1669 c.c. non è applicabile, potendo invece trovare applicazione, se ne ricorrono le condizioni, la disciplina sulla responsabilità dell’appaltatore, per difformità e vizi dell’opera, di cui all’art. 1667 c.c.