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Il nostro nemico: LA PLACCA BATTERICA

I principali problemi riscontrati nelle bocche che visitiamo è causato dalla PLACCA BATTERICA che, seppur quasi invisibile, è capace di causare danni sia locali che generali .

Questo biofilm dentale è un complesso ecosistema batterico, presente in tutte le bocche già mezz’ora dopo la più accurata igiene, che va incontro ad evoluzione, maturazione e sviluppo, e può portare ad infezioni che tramite il circolo sanguigno possono estendersi anche ad altre parti del corpo. Fortunatamente però l'infezione è di solito localizzata nei tessuti dell'organo dentale stesso, e segue un andamento cronico con possibili riacutizzazioni nei momenti in cui le nostre difese diminuiscono.

Quando attacca i tessuti duri (smalto e dentina), questa infezione viene detta CARIE (o rammollimento); quando attacca il tessuti di sostegno (cemento radicolare, legamento dentale, osso e gengiva) viene detta MALATTIA PARODONTALE; quando attacca l’interno del dente (le cellule, i vasi e le terminazioni nervose dette anche polpa) causa la dolorosissima PULPITE che può concludersi perfino con degli ascessi periapicali (che partono cioè nella profondità dell'osso dagli apici delle radici)

Ma i fattori di virulenza espressi dai patogeni batterici presenti nel biofilm, unitamente ai cambiamenti dello status immunitario dell'ospite, potrebbero causare degli attacchi acuti e perfino la diffusione dell'infezione ad ALTRE AREE DEL CORPO.

(se avete un dispositivo audio installato, vi invitamo a cliccare due volte sulla freccia verde sottostante: potrete continuare a leggere questa pagina accompagnati da un simpatico commento)


COME SI FORMA


Come accennato sopra, già mezz’ora dopo aver assunto del cibo, i batteri del biofilm hanno selezionato i nutrienti che possono essere loro utili e li hanno digeriti: questo porta alla moltiplicazione dei batteri e quindi all’ispessimento del biofilm che li protegge. L'effetto dannoso però è dovuto soprattutto alla liberazione di sostanze (cataboliti) che intaccano i tessuti duri e i tessuti molli o che causano reazioni di difesa del nostro organismo che alla fine danneggiano lo stesso organo dentale.

Ecco perchè ritenamo che sia importante per lei capire qual'è l'obiettivo di tutto il lavoro che le chiediamo di fare: sradicare questo pericoloso nemico che danneggia il suo organismo e può arrivare persino a rendere inservibili le nostre cure!

Ci permetta perciò di usare delle metafore belliche per farle capire come vincere questa GUERRA!


1. L'ARMA LETALE

La prima difesa è quella di NON DARGLI DA MANGIARE, cioè di evitare l’assunzione di cibi o bevande, altrimenti il biofilm si ispessisce dando alloggio a tantissimi batteri anche di specie più pericolose di quelle già presenti nella nostra bocca.

Attenzione: non sono solo i dolci che alimentano la placca, ma i CARBOIDRATI (zuccheri complessi)presenti in tutti i cibi (persino nella frutta!). Per questo l'unica bevanda permessa è l' acqua pura!


2. CLUSTER BOMBS

La seconda difesa (visto che qualche volta dobbiamo nutrirci anche noi) è quella di RIMUOVERE il biofilm.

Il lavoro è più facile per chi ha i denti appena spuntati: sono quasi totalmente coperti da gengiva, per cui basta spazzolarli sulla superficie masticante e il problema sarà risolto.

Ma negli adulti, i denti hanno 5 superfici esposte all’attacco dei batteri e quindi diventa necessario ripulire le superfici linguali e vestibolari (sono quelle rivolte verso le labbra o le guance) dove può bastare un movimento accurato dello spazzolino. Più arduo è ripulire le superfici di contatto tra i denti: qui è necessario il filo interdentale.

Attenzione: Non basta quindi “dare una passatina”, ma è necessario toccare tutte le superfici, soffermandosi il tempo necessario a rimuovere tutto il biofilm. Ha mai provato a pensare che, di fatto, se lo spazzolino o il filo non arrivano in qualche punto della bocca, è come se non lavassimo MAI quel dente ?


3. ARMI SEMIAUTOMATICHE

La terza linea sono i FARMACI:

i dentifrici contengono pochissimi medicamenti e molti tensioattivi, perciò aiutano la pulizia (come fa il sapone quando ci laviamo le mani);

i rivelatori di placca sono delle sostanze coloranti, non dannose, che le permettono di scoprire i punti dove non riesce a pulire cioè dove c'è ancora del biofilm attaccato ai denti;

il fluoro contenuto nei dentifrici e nelle gomme da masticare ha pochissimi effetti collaterali e, oltre ad indurire i denti, blocca la riproduzione batterica;

i coluttori invece contengono dei farmaci che possono avere effetti collaterali, è necessario perciò usarli per la loro funzione specifica e su diretta indicazione del dentista.

Attenzione: il biofilm ha una struttura così complessa ed organizzata che non può essere intaccata da un semplice sciacquo! (v. immagine sottostante)


4. IL CAMPO MINATO

La quarta linea è il nostro studio che può offrirle validissimi supporti in questa battaglia:

  • i CONSIGLI di un esperto su come adattare al meglio le sue abitudini alimentari o igieniche alle condizioni più pericolose della sua bocca.
  • il CONTROLLO dei tessuti già intaccati e le ipotesi terapeutiche.
  • L' IGIENE PROFESSIONALE con la rimozione di quella parte del biofilm che si è calcificata formando il TARTARO
  • un servizio di RECALL per non dimenticare le date dei suoi controlli, a seconda della cadenza che lei stesso deciderà.