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Borse alla moda da shopper in plastica: un modo intelligente e creativo di riciclare le buste spesa

Ad Accra, un’industria locale produce borse alla moda utilizzando i sacchetti di plastica. “Le nostre borse sono immondizia” questo afferma l’imprenditore Kwabena Osei Bonsu che trasforma la spazzatura africana (e non solo) in accessori alla moda. I sacchetti di plastica sono una vera piaga per l’ambiente africano: intasano le fogne, galleggiano nei fiumi, si trovano ai bordi della strada e ogni tanto il vento li fa volare via, impigliandoli tra i rami e sventolano per lungo tempo come fossero delle bandiere.

Farne un business è stata un’idea geniale - perchè oltre agli indubbi benefici diretti per l’ambiente, il signor Kwabena Osei Bonsu dà lavoro alle popolazioni locali (impiega infatti dozzine di sarti) ed aiuta la pulizia degli acquedotti: le buste di plastica che intasano le fogne e le condutture infatti rilasciano sostanze che rendono l’acqua di rubinetto non potabile. Accra è una città di 2, 2 milioni di abitanti che produce circa 60 tonnellate al giorno di spazzatura per le sole materie derivate dal petrolio: per questo è stata allestita una stanza apposita dove possono esser stoccate grosse quantità di buste in attesa della pulitura e della cucitura.

Offrendo 2 sterline ogni mille sacchetti raccolti in un paese dove il reddito medio si aggira intorno alle 254 sterline, nel giro di un anno l’imprenditore è riuscito a raccogliere in un anno circa 7 milioni di buste, producendo 6000 borse vendute a 4 sterline. Ben più importante del guadagno è il contributo che quest’impresa ha fornito aiutando le fasce di popolazione più indigenti o senza lavoro. Contribuire a tenere pulito l’ambiente guadagnando è la via per dare una speranza alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo che non vengono mai coinvolte nella rivoluzione industriale.

Fonte ECOBLOG