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Acquisti verdi per la pubblica amministrazione e sacchi in ldpe riciclato

Il sacco in LDPE riciclato rientra a pieno titolo nei cosiddetti Acquisti Verdi per la pubblica amministrazione soddisfando ampiamente la definizione di materiale riciclato in tema di materie plastiche cosi come definita nel repertorio del riciclaggio. Le norme sono descritte nel Dm 2003/2003 “ Copertura del fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato per almeno il 30% del fabbisogno medesimo” . I sacchi in LDPE riciclato e rigenerato sono infatti ottenuti utilizzando solo LDPE derivato da post consumo. Per ridonare all’LDPE rigenerato le stesse caratteristiche tecniche dell’LDPE vergine , i sacchi in LDPE riciclato vengono additivati con materiali vergini , ma sempre mantenendo attualmente una percentuale di composizione di LDPE riciclato prossima al 95%. Tale composizione mantine una percentuale in peso di materiale LDPE riciclato assai elevata ed ampiamente oltre ai limiti per iscrivere i nostri sacchi in LDPE riciclato tra i prodotti ottenuti con materiale rigenerato ammissibili alla iscrizione nel Repertorio del Riciclaggio . L'obbligo di copertura del 30% del fabbisogno annuale di manufatti e beni appartenenti a ciascuna categoria di prodotto, di cui all'art. 3 del DM 8 maggio 2003, n. 203 , si riferisce a manufatti e beni realizzati con materiale riciclato contenuti nell'elenco inserito nel Repertorio del Riciclaggio. I sacchi in LDPE riciclato assolvono pienamente alla loro funzione e scopo determinata dalla loro destinazione d’uso ed hanno prestazioni analoghe e perfettamente conformi ai sacchi realizzati con materiali vergini. Tale parità di prestazioni tuttavia porta il vantaggio di un minore costo per i sacchi in LDPE riciclato e il riutilizzo di una materiale riciclabile più volte come l’LDPE.

il Green Public Procurement è stato definito dallaCommissione Europea, nella Comunicazione 2003/302 sulla più generale strategia chiamata Politica Integrata dei prodotti (IPP), come “ l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando ladiffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e dellesoluzioni che hanno il minor impattoambientale lungo l’intero ciclo di vita ”.Questa strategia nasce dalla consapevolezza che la Pubblica Amministrazione (a fronte di una spesa pubblica europea di circa 1.5 Miliardi di euro pari a circa 16.3% del relativo PIL, secondo dati del 2002 della Commissione Europea), può essere di esempio per lo sviluppo di un mercato sempre più rivolto all’uso di prodotti ambientalmente sostenibili. A tal proposito il Ministero dell’Ambiente, su indicazione della Commissione Europea nella suddetta comunicazione, sta predisponendo tutto l’impianto normativo necessario per migliorare l’implementazione di questa strategia e portarla, entro il 2009, in linea con i più elevati livelli europei (ad oggi l’Italia si attesta all’8° posto nella graduatoria europea). Si segnala quindi che è già in vigore (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 8.05.2008 ) il decreto ministeriale del 11.4.2008 di “Approvazione del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione.” (PAN GPP), così come era previsto dalla Legge finanziaria 2007 (art. 1 comma 1126-1127); mentre sono in cantiere i decreti per l’individuazione di un set di criteri ambientali “minimi” per ciascuna tipologia di acquisto che ricade nell’ambito delle categorie merceologiche individuate.

Maggiori informazioni in materia possono essere ottenute dall' Ossrvatorio nazionale dei rifiuti .

Utili riferimenti possono essere scaricati a questi Link:

Manuale operativo Green Pubblic Procurement

Acquistare Verde : un manuale sugli appalti pubblici ecocompatibili

PIANO D’AZIONE PER LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DEI CONSUMI NEL SETTORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE