ECO SHOPPER, BIO SHOPPER , BIOMATERIALI, biodegradabilità e compostabilita TROPPA CONFUSIONE
ECOSHOPPER; FAREAMBIENTE, VERIFICA DANNI A SALUTE |
Mercoledì 15 Febbraio 2012 15:09 |
Verificare se i sacchetti biodegradabili 'sono dannosi per l'ambiente e nocivi alla salute'. Lo chiede Fareambiente in un'audizione in commissione Ambiente della Camera. |
fonte : FAREAMBINTE.it
link ://www.fareambiente.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1059:ecoshopper-fareambiente-verifica-danni-a-salute&catid=30:ufficios&Itemid=99
La biodegradabilità e compostabilità del prodotto se conforme alla norma EN 13432:2002 è descritta in altri articoli disponibili per la lettura, e negli stessi articoli si specifica che la certificazione OK COMPOST di ente autorevole terzo puo essere di diversi gradi, ed ognuno si riferisce ad una metodologia di compostaggio diverso, da quello industriale a quello domestico ecc.. Il marchio OK COMPOST infatti è di diversi tipi, ed è ottenibile con diversi gradi della stessa materia prima, o con materie prime differenti. E' corretto dire che molti ECO SHOPPER non si dissolvono nella natura in modo naturale nei parametri della en 13432, ma è corretto anche dire che ci sono differenti gradi di biodegradabilità e compostabilità certificati con marchi diversi, comunque presenti sui sacchi e sugli ECO SHOPPER che meglio sarebbe chiamare BIO SHOPPER, ma piu correttamente BIOCOMPOST Shopper. Il fine ultimo di questo prodotto infatti non è quello di permettere di essere abbandonato nella natura, ma essere riutilizzato per la raccolta della frazione organica che è destinata alla produzione di compost. Se poi una persona maleducata lo abbandona nella natura è assicurata una biodegradabilità del prodotto piu veloce rispetto ad un prodotto in plastica. Ovviamente la certificazione EN 13432 non è una scusante o un alibi per inquinare, ovvero non si devo per prima cosa abbandonare i rifiuti nella natura in generale, perche tutti i rifiuti spariscono, si biodegradano nel tempo, ma che esso sia breve o lungo , in quel periodo posso fare danni. Dunque prima di tutto educazione, per seconda cosa conoscere e fare conoscere i materiali e utilizzarli in modo corretto, affinché le novità tecniche diano realmente un contributo a migliorare la nostra vita. Una cattiva informazione è il primo passo per un cattivo utilizzo.
Sono condivisibili pertanto le osservazioni a nostro avviso soprascritte, ma è necessario un visione di insieme, una comunicazione piu completa differeziando tra biodegradabilita e degradabilità, specificando bene cosa significa compostabilità e farlo comprendere, far capire che ci sono diverse materia prime che hanno uno dei componeti amidi vegetali, e/o diversi tipi di amidi e sono prodotte non solo in Italia, o in Europa in generale, ma anche in America o in Cina e gli studi si moltiplicano in tutto il mondo i piu interessanti tesi ad utilizzare parti di scarto dei vegetali ecc.. I prodotti fabbricati con questi materili diversi sono sempre piu diffusi in Italia, e non sempre è specificato il tipo o il nome di materiale, ma ne è certificata la biodegradabilita e compostabilità con marchi come ad esempio OK COMPOST. Biodegradabilita non dovrebbe essere mai essere disgiuta da compostablità , per arrivare a parlare di BIOCOMPOSATABILITA'. In caso divesro potrebbe succedere che l'uso parola della sola biodegradabilità possa creare confusione e incomprensione. Non sono i materiali ad inquinare, sono gli errati utilizzi dei materiale da parte delle persone ad inquinare. Per evitare questi errori si deve informare correttamente su come usare o non usare un materiale. sul materiale stesso, in relazione ad dati oggettivi che possano definirne l'uso o evitarlo.