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EFFETTO BIODEGRADABILE: ABUSI CONTRO LA PLASTICA TRADIZIONALE : caccia alle streghe?

L'industria della plastica negli USA intenta una causa contro ChicoBag un produttore di borse riutilizzabili

L'industria della plastica negli USA , sempre più sulla difensiva a causa del proliferare di divieti che bandiscono i sacchetti di plastica, ha sferrato un attacco contro ChicoBag , un produttore di borse riutilizzabili. La causa presentata nello stato nella Carolina del Sud è stata depositata da tre principali produttori di sacchetti di plastica che accusano ChicoBag e in particolare il fondatore e presidente della società, Andy Keller, di aver diffuso attraverso il suo sito pubblicità falsa e ingannevole attraverso informazioni errate e volutamente esagerate circa l'impatto dei sacchetti di plastica sull'ambiente.
Secondo i produttori alcuni dati, come le dimensioni della grande macchia o vortice di spazzatura dell'Oceano Pacifico e il numero delle creature marine ucciso dall'ingestione di plastica, sono stati volutamente esagerati per far crollare le vendite dei sacchetti a favore delle borse riutilizzabili e quindi anche nell'interesse di ChicoBag.
Andy Keller ribatte all'accusa dicendo che i dati che il suo sito riporta fanno parte di un'informazione pubblica conosciuta e diffusa da anni e che la reazione dell'industria verso un modesto concorrente come la sua azienda è dovuta al fatto che i produttori non sanno più come difendere il sacchetto di plastica che è diventato ormai l'emblema del rifiuto inutile ed evitabile.

Secondo Philip Rozenski, Direttore Marketing e Sostenibilità di Hilex Poly, un produttore di sacchetti per la spazzatura, il sito web di ChicoBag cita dati dell'agenzia per la protezione dell'ambiente E.P.A. che non sono più aggiornati, come la percentuale dei sacchetti di plastica riciclati - pari all'1%- che appariva ancora sino a poco tempo fa sul sito.
Infatti, sempre secondo Rozenski, se si considerano i dati di E.P.A. , a partire dal 2009, si può notare che si è arrivati ad avere l'11, 8 % dei sacchetti e involucri vari a base di polietilene costituiti da materiale riciclato.

In realtà quello che i produttori temono è la perdita di vendite causata dall'attivismo di Andy Keller che partecipa ad iniziative di sensibilizzazione travestendosi da "Bagmonster" e indossando un costume costituito da 500 sacchetti di plastica che è la media di sacchetti consumata pro capite negli USA .
Andy Keller ha aperto un blog Sued By Plastic per informare i suoi sostenitori sugli sviluppi della causa.
Interessante la Storia del sacchetto di plastica negli USA dal 1959 ad oggi che Keller ha riassunto in un post del suo blog Bag monster raccontando alcuni episodi chiave della guerra in atto tra movimenti ambientalisti e municipalità interessate a mettere un freno al consumo di plastica monouso e le tattiche adottate dall'industria della plastica per scoraggiare divieti o altre iniziative.

Rick Kurnit, avvocato specializzato in questo genere di cause ritiene che i produttori di sacchetti non abbiano grandi possibilità di vincere anche qualora i dati riportati da Andy Keller potessero rivelarsi esagerati. Senza contare che nel giro di 72 ore Keller ha sempre pubblicato le richieste di rettifica fondate pervenutegli.

"Se un consumatore si preoccupa per l'ambiente e decide di voler ridurre la propria impronta ecologica e i rifiuti, è la dimensione esatta del vortice di spazzatura del Pacifico, pari alla superficie del Texas o di Rhode Island, che fa la differenza ? Come si fa a provare qual'è il livello di esagerazione necessario per influenzare la scelta del consumatore ?" commenta Rick Kurnit .
Andy ha partecipato recentemente ad una spedizione di 5 Gyres.org che ha effettuato nuovi rilevamenti sulla quantità di plastica presente nel gyre del Sud Pacifico che, al pari degli altri quattro principali gyre che si trovano negli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano, presenta grandi accumuli di plastica.

Fonte : Felicity Barringer - New York Times e sito Bagmonster.com

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