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Il Dottore della casa

L’ing. Riccardo Raimondo e il suo staff di professionisti nel settore dell’edilizia, con un’esperienza maturata in tanti anni, in stretta osservanza alle specifiche normative del settore, analizza ogni immobile, ogni intervento edile con la stessa attenzione con cui un medico analizza la salute del paziente che deve curare. Ogni problema ha bisogno di una soluzione specifica che va individuata e studiata valutando attentamente ogni piccolo particolare e conoscendo esattamente i materiali, le tecniche applicative e le normative vigenti in materia.

Spesso non è un singolo intervento ad essere “risolutivo”. Il dottore della casa valuta e propone una panoramica di interventi finalizzati alla diminuzione dei consumi energetici e all’ ottenimento di un maggior confort, sempre rendendo partecipi e consapevoli gli occupanti dell’immobile.

Lo stato di salute dell’immobile determina in gran parte la salute dei suoi occupanti, e mantiene a lungo il suo valore immobiliare.

Trascorrendo molto tempo all’interno di ambienti chiusi (come case, uffici e scuole), la qualità dell’aria di questi ambienti diventa un aspetto cruciale per la salute e per il benessere degli occupanti.

L’inquinamento dell’aria all’interno degli edifici è determinato soprattutto da microrganismi come batteri e funghi, in particolare quelli filamentosi, le muffe , che proliferano quando è presente un livello di umidità elevato . L’inquinamento dell’aria da parte di questi organismi ha effetti sul sistema respiratorio, provoca allergie e asma, ma anche disturbi a livello del sistema immunitario.

Il metodo più efficace per prevenire i disturbi legati alla qualità dall’aria negli ambienti chiusi è quello di prevenire la crescita dei microrganismi sulle pareti interne degli edifici .

La presenza di muffe è infatti ricollegabile a un eccesso di umidità che viene in contatto con superfici fredde e a una ventilazione inadeguata . L’eccesso di umidità porta alla proliferazione di funghi e batteri che rilasciano nell’aria spore, cellule, composti organici in frammenti o volatili. È per questo motivo che l’umidità è considerata un fattore di rischio per asma e altri problemi respiratori.

I problemi di salute causati dalla muffa possono presentarsi immediatamente o entro alcuni giorni rispetto all’esposizione (effetti acuti), oppure determinare effetti a lunga durata e che potrebbero non verificarsi immediatamente (effetti cronici). I primi sono associati ad una esposizione all’interno degli edifici ed includono irritazione di naso, occhi e gola, emicrania, difficoltà di concentrazione e rientrano nella classe dei sintomi tipici della sindrome dell’edificio malato (in genere si risolvono quando il soggetto si allontana dal luogo di esposizione). Gli effetti cronici invece sono associati a malattie respiratorie allergiche che includono rinite allergica, asma e polmonite da ipersensibilità. Queste patologie possono determinare un pessimo stato di salute del soggetto anche dopo l’allontanamento dal luogo di esposizione.

Per la crescita delle muffe la temperatura più favorevole è tra i 18-32°C, con un’umidità di almeno il 60%. Negli ambienti chiusi le muffe ed i funghi si sviluppano su pareti e pavimenti umidi, su carte da parati, nel materasso, nei divani e tappezzerie , nei sistemi di condizionamento d’aria, negli umidificatori, cioè in tutti quegli ambienti caratterizzati da un possibile alto tasso di umidità.

Come ridurre l’esposizione e la presenza di muffe?

Mantenere un basso livello di umidità ambientale con i seguenti accorgimenti:

  • Favorire sempre la ventilazione e il ricambio di aria (la presenza di condensa sui vetri delle finestre e sullo specchio del bagno è indice di inadeguata ventilazione).
  • Non asciugare indumenti e biancheria all’interno di ambienti già umidi.
  • Intervenire sui difetti di isolamento dell’abitazione.
  • In bagno aprire leggermente la finestra mentre si fa la doccia o il bagno.
  • In cucina aprire leggermente la finestra mentre sono accesi i fornelli e si sta cucinando.
  • Porre i mobili a distanza dalle pareti, in modo da permettere all’aria di circolare.
  • Eliminare le macchie di muffa dalle pareti lavando con candeggina o fungicidi e solo in seguito imbiancare.
  • È molto importante porre attenzione alla pulizia e alla manutenzione dei condizionatori che spesso vengono colonizzati da miceti le cui spore vengono disperse nell’aria.

NB: Si consiglia di aprire solo 1 cm le finestre per tempi prolungati (creare il cosiddetto “spiffero” possibilmente con il riscaldamento acceso). Non lasciare aperte spalancate le finestre per più di 2-3 minuti per non raffreddare i muri e peggiorare il fenomeno delle muffe.

Umidità

L’umidità che viene continuamente generata in casa in conseguenza delle attività che vengono svolte, come respirare, cucinare, stendere la biancheria, lavarsi, ecc, spesso non viene evacuata con la stessa rapidità con la quale viene prodotta. Questa condizione di umidità elevata, unita alla bassa temperatura invernale in alcuni punti della casa, provoca la trasformazione del vapore acqueo presente in liquido (gocce/condensa), ovvero la condensazione. La formazione della prima quantità di liquido viene assorbita dai materiali che costituiscono l’involucro, come intonaco e laterizio, poi dopo la loro saturazione, si ha la manifestazione di acqua allo stato liquido. La presenza d’acqua assieme alle sostanze organiche che si trovano sul supporto (muri, soffitti, tappezzerie, ecc), diventano poi il terreno ideale per la formazione e proliferazione di attività biologiche come muffe, batteri. Queste attività, se non sono adeguatamente contrastate divengono poi progressivamente più intense fino a causare gravi danni alla costruzione e spesso anche dei danni alla salute degli occupanti.

La condensa si forma nelle abitazioni prevalentemente per i seguenti motivi:

- una o più superfici che si trovano a temperatura più bassa rispetto alle altre
- eccesso di umidità nell’aria
- insufficiente ventilazione

Le cause descritte possono anche agire simultaneamente aggravando gli effetti della condensa.

Per evitare che il problema presentatosi possa ripetersi, sarà necessario adottare i seguenti accorgimenti :
- aumentare la temperatura delle superfici tramite isolamento termico esterno o interno
- ridurre la formazione di vapore all’interno della casa
- ventilare correttamente l’edificio o affidarsi a sistemi di ventilazione meccanica