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Il simbolo tra iconografia e iconologia

Interesse per Elisa Marianini alla conferenza a Prato sulla simbologia
lunedì 6 Mar 2017
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L’intervento della dott. Elisa Marianini, storica dell’arte, del Salone del Consiglio alla Provincia di Prato
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Come abbiamo pubblicato sabato scorso 4 marzo 2017, si è svolto a Prato nel Salone del Consiglio della Provincia di Prato , un importante convegno dove la dott.ssa Elisa Marianini, conosciuta e stimata artista mugellana nonché storica dell’arte, ha tenuto una conferenza dal titolo “ Il Simbolo tra iconografia e iconologia”.

Elisa Marianini nel corso degli ultimi anni si è dedicata ad approfonditi studi sull’ambito esoterico-massonico, alla Manifattura Chini, alla conoscenza dei principali esponenti di questa poliedrica famiglia e le loro opere, con particolare attenzione alla figura di Tito Chini, pubblicando alcuni volumi e libri, nonché articoli e recensioni su vari quotidiani. Il convegno organizzato dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana, alla presenza di tanti “fratelli” che hanno gremito il salone, provenienti da tutta Italia e cittadini comuni poiché il convegno era aperto a tutta la cittadinanza.

Tra i relatori l’intervento di Elisa Marianini verteva sulla lettura dei simboli e sulla differenza del metodo iconografico e metodo iconologico nella lettura delle opere d’arte. Per rendere ciò comprensibile ha illustrato come ad esempio il simbolo della melagrana si trovi in molte culture dagli egizi, all’arte greca, alla cultura ebraica fino all’arte contemporanea passando per Botticelli, Durer fino ad arrivare al fratello libero muratore Felice Casorati, pittore piemontese che nel 1912 dipinse l’opera “il sogno”. In ultimo ha mostrato, per ricollegarsi al tema del convegno, una immagine simbolo che ricorre oltre un centinaio di volte nei quartieri monumentali di Palazzo vecchio “la tartaruga con la vela” spesso accompagnata anche dall’espressione latina “ festina lente “, “ affrettati lentamente ” uno dei simboli che il duca Cosimo I de’ Medici ha adottato come sua impresa personale.

“ Chi non pensa le cose innanzi non le fa mai bene ”, così scriveva il duca Cosimo I al suo primogenito Francesco I. L’uomo di governo infatti, non deve intraprendere nulla sotto l’impulso della fretta, in quanto il tempo concesso a una riflessione sarà portatore di un vivace vento che garantirà poi il buon fine delle azioni. Affrettati lentamente è un’apparente contraddizione che racchiude però uno dei segreti del buon governo. Unione di lentezza e velocità, dualità vista come complementarismo e non come un’opposizione, tanto che – crediamo – il problema centrale di tutta la condizione umana sia quello di portare questi due contrari, come il maschile e il femminile, ad un equilibrio mantenendoli come forze che si integrano vicendevolmente, l’una complementare all’altra in totale unità.

Altri interventi tutti molto interessanti condotti con professionalità da avvocati, storici etc, etc, sono stati seguiti nonostante il convegno durasse molte ore fino a protrarsi alle sei del pomeriggio. Lo scrittore e filosofo Mariano Bianca ha presentato il suo ultimo libro sulla massoneria femminile nel mondo. E’ intervento inoltre il Gran Maestro del GOI Stefano Bisi che era stato intervistato recentemente anche da Saverio Zeni.

La giornata è riuscita molto bene tanto che il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Toscana Francesco Borgognoni ha dichiarato che il prossimo anno vorrà svolgere nello stesso luogo e con gli stessi relatori un altro importante convegno massonico. Complimenti ad Elisa Marianini, per questo impegno culturale e letterario in un mondo ai più sconosciuto ma che in questo ultimi tempi si apre al dialogo e all’informazione.

Il bellissimo dipinto di Felice Casorati. “Il sogno del melagrano”. Quartiere degli elementi, Palazzo Vecchio, Firenze.