Notaio Roberto Cannavò

Lo Studio Notarile è ubicato a Lentini, in Via Agnone n. 98. Entrando a Lentini, dal primo ingresso posto sulla strada che da Catania conduce a Ragusa, bisogna percorrere tutta la Via Etnea (seguire indicazioni Euronics) per circa 1 Km., fino ad arrivare all'edificio che ospita il centro Commerciale UniEuro. Dopo circa 50 m, svoltare a sinistra per Via Manzoni e al primo semaforo che trovate, sarete arrivati all'incrocio con Via Agnone. L'ufficio è proprio di fronte a voi, al primo piano di un condominio edificato sull'area di risulta di demolizione dell'edificio che un tempo era il "Mulino Ferrauto".

Lo studio è aperto tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Sabato e Domenica lo studio rimane chiuso.

Il personale dello Studio, altamente specializzato, riceve con cortesia e discrezione la Clientela, assicurando il rispetto della privacy imposto sia dal Codice Deontologico Professionale che dalle vigenti Leggi in materia.
Inoltre a garanzia della Clientela, sono poste in essere, per ogni settore dell'attività, polizze assicurative adeguate per risarcimento danni.

Ogni richiesta da parte della Clientela vedrà il personale addetto, impegnato al massimo per ottenere il risultato richiesto.

Lo studio notarile ha un ufficio secondario anche nel Comune di Francofonte, Via Poerio n. 36. I numeri di telfono sono i seguenti: tel 0957842399, fax 0957843051. L'ufficio secondario di Francofonte è aperto tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Sabato e Domenica lo studio secondario rimane chiuso.

Notaio Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il notaio (o, nella dizione antica, tuttora usata, notaro ) è un libero professionista e contemporaneamente un pubblico ufficiale , figura speciale prevista dall'ordinamento per favorire la registrazione capillare degli atti (in genere di diritto privato ) stipulati fra i cittadini, a complemento e strumento, ed in delega generale, della funzione di registro provveduta dallo stato .

Nel diritto italiano , infatti, secondo quanto recita l'art. 1 della legge 16 febbraio 1913 , n. 89 ("legge notarile"), "I notari sono ufficiali pubblici istituiti per ricevere gli atti tra vivi e di ultima volontà, attribuire loro pubblica fede , conservarne il deposito, rilasciarne le copie, i certificati e gli estratti".

L' etimo della parola "notaio" deriva dal latino " notare " ossia "annotare, prender nota". Il notaio è in pratica colui che, per conto dello Stato, non solo ha la funzione di accertare l'identità delle parti e attribuire pubblica fede a quanto stipulato avanti a lui ma altresì di compiere un vero e proprio controllo di legittimità degli atti e curarne tutti i successivi adempimenti, tra cui la corretta registrazione e trascrizione nei pubblici registri. Inoltre, il notaio è delegato anche alla riscossione di certe imposte relative ad alcuni tipi di atti rogati . L'atto pubblico è anche detto rogito ed è propriamente "atto di notaio" in quanto non si tratta di un semplice atto sottoscritto dalle parti dinanzi al notaio, bensì di un atto che è stato redatto dal notaio riducendo nella forma giuridica più appropriata la volontà delle parti; pertanto l'atto si perfeziona solo con la firma del notaio. Peraltro anche nelle scritture private autenticate, il notaio non si limita ad accertare che le parti abbiano sottoscritto in sua presenza, ma effettua il medesimo controllo di legittimità e cura ugualmente tutti gli adempimenti successivi.

Si diventa notaio col superamento di un concorso nazionale, di estrema difficoltà consistente in una preselezione informatica, tre prove scritte ed una prova orale. Pertanto è un luogo comune la narrata continuità familiare nella professione: ad oggi complessivamente circa un quinto del totale dei notai sono figli di notai, e, anzi, tra i promossi dei concorsi più recenti la quota è scesa intorno al dieci per cento. C'è da osservare, tuttavia, che ogni concorso, da questo punto di vista, fa storia a sé ed in talune procedure tale quota è stata significativamente più alta. [ citazione necessaria ] Il concorso è indetto dal Ministero della Giustizia e i componenti della commissione sono scelti dal Ministero stesso. La normativa prevede un concorso all'anno, ma la particolare lunghezza delle correzioni non ha mai consentito di rispettare detto termine.

Chi intende accedere alla professione deve effettuare un periodo di pratica presso un notaio in esercizio; tale periodo di pratica è oggi stato ridotto a 18 mesi e può essere iniziato durante il corso universitario.

L'atto rogato è un atto pubblico , in quanto il notaio, apponendovi la sua sottoscrizione e l'impronta del suo sigillo, gli attribuisce pubblica fede ; ciò che il notaio attesta nel rogito (ad esempio che ha dato lettura dell'atto alle parti, o che una persona ha fatto qualcosa ovvero ha sottoscritto una dichiarazione dinanzi a lui, o ancora che il notaio sia certo dell'identità personale delle parti) fa piena prova , cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice, salvo che sia accertato giudizialmente il reato di falso .

Il notaio è tenuto al rigoroso controllo della regolarità formale degli atti ed alla verifica dell'insussistenza di condizioni palesi di vizio che renderebbero la scrittura inefficace, nulla o annullabile. Circa il controllo di diritto sostanziale , vi sono interpretazioni divergenti, sia all'interno che all'esterno della categoria professionale. La legge notarile , del resto, sostiene che Spetta al notaro soltanto d'indagare la volontà delle parti e dirigere personalmente la compilazione integrale dell'atto (art. 47), e più volte la Corte di Cassazione si è pronunziata nel senso di indicare un dovere professionale limitato alla sola indagine sull'effettiva volontà delle parti di contrarre e sulla corrispondenza dell'atto a tale volontà, per come manifestata, esimendo il notaio da responsabilità in ordine all'accertamento delle motivazioni rispettivamente conducenti alla stipula.

Altri ritengono però che la deontologia professionale richiederebbe che il notaio, prestando attenzione alle condizioni culturali ed intellettive dei contraenti, si accerti della loro effettiva e concreta comprensione del reale contenuto degli atti che sottoscrivono e della portata delle obbligazioni che assumono.

Non è quindi impropria l'eventuale proposizione di forme o modalità dell'atto differenti da quelle originariamente previste, per meglio rispondere sia alle aspettative delle parti, sia all'esigenza di precisione ed appropriatezza giuridica generale; non è invece consentito al notaio di debordare su argomenti relativi al carattere economico dell'atto, poiché in tale evenienza si configurerebbe un'attività di mediazione , anche se estemporanea od occasionale, la cui competenza esclusiva è appunto dei mediatori ed è ulteriormente esclusa per incompatibilità dall'art. 2 della legge notarile.

La legge in realtà non precisa tipi di atti sui quali il notaio abbia competenza esclusiva (nel senso che egli solo possa rogarli e non anche altri pubblici ufficiali), ma si limita ad indicare all'art. 1350 del codice civile gli atti che obbligatoriamente " devono farsi per atto pubblico o per scrittura privata , sotto pena di nullità ", ed all'art. 2643 gli atti che " si devono rendere pubblici col mezzo della trascrizione ". Il notaio, quando espressamente menzionato, è anzi sempre parificato ai pubblici ufficiali autorizzati alle funzioni di interesse. Vi sono comunque norme procedurali particolari, ad esempio di alcuni uffici delle amministrazioni finanziarie dello stato, che di fatto tale esclusività prevedono, come in materia di trascrizione alla Conservatoria dei registri immobiliari , sebbene il silenzio del codice non confermi affatto che di tali procedure debbano occuparsi solo i notai. Esclusive fattuali si manifestano inoltre in molti casi non ordinari, ad esempio nella raccolta a domicilio di un testamento o per la verbalizzazione di fatti specifici osservati nel loro accadere, e per altre simili fattispecie per le quali le pubbliche amministrazioni non offrono al cittadino idonei servizi pubblici (non offrendo cioè la disponibilità di pubblici ufficiali per simili esigenze).

Nel tempo, i notai italiani hanno sviluppato un'accessoria attività di consulenza prestata, ad esempio, per la redazione di scritture private non autenticate, come il contratto preliminare di compravendita ( compromesso ) o il testamento; tali consulenze sono propriamente prestate in ordine agli aspetti giuridici degli atti da stipulare (pareri pro veritate ), mentre desta qualche non sommessa perplessità la pratica, diffusa nel meridione d'Italia, di prestarne anche in ordine agli aspetti economici, soprattutto quando tali servizi siano forniti ad una delle parti contraende, incrinando la limpidezza del requisito dell'imparzialità del notaio.

A partire dal 2002 la quasi totalità degli atti notarili italiani è trasmessa al Catasto ed al Registro delle Imprese in via telematica, avvalendosi della firma digitale : ciò ha reso le procedure immobiliari e societarie italiane tra le più celeri ed affidabili in Europa . I notai italiani si sono all'uopo dotati di una rete telematica dedicata (Rete Unitaria del Notariato, in acronimo RUN) e di un'apposita Autorità di certificazione . I documenti digitalmente sottoscritti sono circa tre milioni ogni anno, il che rende quello italiano, con ampio margine, il più importante sistema di documentazione notarile elettronica a livello mondiale. Nel 2005 il notariato italiano ha presentato in via sperimentale il primo sistema al mondo di circolazione internazionale di atti notarili in forma digitale; ne è prevista l'entrata in servizio nei primi mesi del 2007.



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