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Curiosità, ricerca, forti motivazioni, competenza e professionalità sono la migliore premessa per un buon progetto.

A questo fine quale orizzonte di riferimento per la propria sintesi progettuale, si assume la complessità di un mondo frammentato e multiforme.

La risposta architettonica che nasce in rapporto a questo quadro diviene necessariamente sempre diversa ed articolata, caratterizzata in relazione alle specifiche condizioni tematiche e contestuali.

L'elaborazione progettuale diviene così occasione di sistematica sperimentazione, che diventa metodologia operativa per elaborare le diversità di scala degli interventi, riorganizzare le unicità e complessità delle situazioni.

Un metodo che prevede come formula una interdisciplinarità delle conoscenze al fine di permettere la presenza costante di professionisti con differenti curriculum scientifici in tutte le fasi del progetto, assicurando la totale complementarità delle scelte architettoniche e delle azioni tecniche, indispensabile soprattutto in caso di progetti complessi con importanti implicazioni tecnologiche, ecologiche ed ambientali.

Una ricerca che tende ad una architettura capace di superare la condizione di oggetto singolare, verso una architettura che si fa territorio, sfondo e struttura.

Particolare attenzione è rivolta infine allo sviluppo di un’architettura che utilizzi materiali ed sistemi tecnologici finalizzati al risparmio energetico ed ambientale.

Se l'architettura non è in grado di incidere, modificare, migliorare la realtà e la vita delle persone è inutile.

Deve essere capace di presentarsi durevole nei segni e nella sostanza, perché ogni progetto è pensato nel tempo e per il tempo della sua vita, ma flessibile nella sua capacità di mutare i contenuti, a volte tradotta in una formula strutturale chiara e semplice.