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Anisakys symplex : indicazioni utili

INDICAZIONI PER ANISAKYS

- non tutti i parassiti dei pesci sono anisakis, anzi
- gli anisakis sono in genere lunghi 1/2 cm, per cui se trovate serpenti di 10 cm non sono anisakis
- i pesci più a rischio sono il pesce sciabola (praticamente 100% di infestazioni), le acciughe (soprattutto quelle dell’adriatico), le sarde, gli sgombri, i suri, le triglie…(nomino i principali)
- il parassita si trova comunemente nella cavità celomatica (per intenderci, superficie esterna degli organi e pareti dell’addome)
- in rari casi ed in alcune specie (es. nasello) può trovarsi nella muscolatura gia intra vitam, negli altri casi, la migrazione dall’intestino al muscolo avviene tanto più velocemente quanto è piccolo il pesce ed alta la temperatura


- se siete allergici all’anisakis, allora anche il parassita morto è un problema , per cui ripiegate su quei pesci che non sono a rischio (sicuramente tutti i bivalvi – cozze, vongole – i gasteropodi – murici – i pesci di acqua dolce, quasi sempre i pesci allevati – il caso riportato è più unico che raro – )
- attenzione a non confondere l’allergia all’anisakis con la sindrome sgombroide o intossicazione da istamina (sgombri, tonni e similari)
- la salagione è un buon metodo di uccisione, in linea generale, se protratta nel tempo – direi che due mesi sono un termine sufficiente, secondo le metodologie nostrane -
-la marinatura è il miglior modo per beccarselo!

-i parassiti dei pesci sono una marea, fortunatamente quelli zoonosici molto meno
- anche pesci di fiume possono avere parassiti zoonosici, il difillobotrium è presente anche in italia, ma la gravità dell’infestazione è assai minore.
- DI 1 ANISAKIS SI PUO’ MORIRE, quindi meglio non prendere la cosa alla leggera
- QUANDO CONSUMATE PESCE CRUDO ACCERTATEVI CHE SIA STATO CONGELATO
- anisakis non si trova solo nel pesce poco fresco o sporco o mal conservato, ma anche in quello appena pescato perché il pesce se lo becca in vita, quindi non è un indice di qualità del prodotto.