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Anno 2012 sarà durissima

Pubblicato il 09/01/2012 da OMNIAUTO - www.omniauto.it

NEWS: Anno 2012 sarà durissima

Tasse, ricorsi, Rca. E forse IVA al 23%
Resistere, come un ciclista su una salita in forte pendenza che mette gambe e cuore a dura prova: è il destino dell’automobilista italiano nel 2012. Le basi della “sofferenza” sono state gettate negli anni passati, ma la vera batosta è arrivata nel 2011.

DA BERLUSCONI...

Prima, la manovra estiva del Governo Berlusconi ha creato le premesse per una maggiore spesa fiscale di 1, 2 miliardi di euro l’anno scorso e di 2, 4 miliardi nel 2012. Per cominciare, l’imposta provinciale sulla Rc auto è rincarata quasi ovunque, con la beffa che per legge le Province avrebbero anche potuto abbassare le tasse: quasi una presa in giro nei confronti dell’assicurato. Poi le accise sui carburanti, elevate per finalità disparate, inclusa l’aumento per sostenere il cinema italiano. Quindi, la riedizione del superbollo per macchine potenti, infine l'IPT molto più salata. Per non parlare dell'lVA al 21%: un punto percentuale che incide su tutto, dai listini auto agli accessori, passando per la benzina.

…A MONTI

Ma la manovra "Salva Italia" del Governo Monti, divenuta legge a fine 2011, con un nuovo intervento sulle accise e sul superbollo 2012 (si paga sopra i 185 kW), genererà una ulteriore spesa di 5, 1 miliardi euro a carico dell’automobilista. Tanto che per il 2012 si prevedono 1.680.000 immatricolazioni nel nostro Paese, in calo del 4% sulle 1.750.000 dell’anno scorso.

LA "BOMBA" IVA AL 23%

Però quello che sta passando un po’ sotto silenzio sui mass media, forse perché trattasi di un dato non molto evidente nella manovra natalizia, è che nella seconda metà del 2012 l'IVA potrebbe addirittura schizzare dal 21 al 23%, se i conti dello Stato non dovessero tornare un minimo in ordine. Attenzione, non si tratta di un rincaro generalizzato del 2% o di un aumento dell'IVA stessa del 2%, come erroneamente riportato da diversi mezzi di comunicazione. Siamo invece di fronte a un rialzo di due punti percentuali, che si traduce in un devastante +9, 52%. La prima e immediata conseguenza riguarderebbe il litro della benzina: 2 euro al litro tondi tondi non sarebbero un miraggio.

CARBURANTI OLTRE OGNI LIMITE

Ora l’Italia detiene il tristissimo record del prezzo della benzina nell’Unione europea: 1, 674 euro il litro. E siamo secondi (per adesso...) in fatto di diesel: 1, 654 euro. Con un prezzo vero alla pompa della verde che spacca il muro di 1, 8 euro in certe zone del Sud, o nelle Regioni che hanno appena alzato la propria addizionale (vedi Marche). Dal primo gennaio 2011, la benzina è salita di 25 centesimi il litro, il gasolio perfino di 35 centesimi: colpa soprattutto delle tasse (accise) e dell'IVA, un’imposta sulle tasse, che da Capodanno sono salite di 19 centesimi per la benzina e addirittura di 24 per il gasolio. D’altronde, la macchina è un oggetto privilegiato dal Fisco, a cui possono invece “sfuggire” soldi (su conti esteri) e redditi. La vettura no, è vittima dell’Erario implacabile. E l’automobilista una preda facile e succulenta.

RC AUTO, ALTRE DISGRAZIE

Con le Assicurazioni che hanno chiuso l’anno lamentandosi del costo delle riparazioni e dei risarcimenti per le lesioni fisiche e per le truffe, c’è poco da stare allegri. Oltretutto, se da dicembre 2009 il massimale (l’importo massimo risarcito) minimo è di 2, 5 milioni di euro per i danni alle persone e 500.000 per quelli alle cose, dall'11 giugno 2012 raddoppierà per volere dell’Unione europea: obiettivo, una maggiore copertura a favore di chi guida. Sì, ma in Italia le Assicurazioni avranno la possibilità di alzare ancora le tariffe Rca, con la “scusa” del massimale più elevato da garantire. In un modo o nell’altro, le Compagnie trovano sempre un argomento valido per rincarare i premi. Ne volete un altro? Da aprile, un 17enne potrà guidare la macchina con accanto papà (o un altro conducente esperto designato): siccome le Assicurazioni considerano i giovani “mine vaganti” al volante, imponendo tariffe salatissime, c’è da scommettere che un 17enne in famiglia verrà visto come un fattore di rischio pesantissimo. Risultato, Rca più cara per il papà o la mamma col figlio 17enne in casa.

RICORSO, CHE BOTTA!

Il diritto alla difesa (garantito dalla Costituzione) è già stato lesionato dal contributo unificato da versare allo Stato se si ricorre al Giudice di pace: una quarantina di euro. È così dal 2009, con gli automobilisti illegittimamente multati per divieto di sosta (sui 40 euro) che devono sborsare la stessa somma per difendersi: ovviamente, desistono. E si parla di ricorsi dimezzati in varie zone d’Italia. Ma non basta. Sentite il decreto Salva Italia: "Nelle cause [...], spese, competenze e onorari liquidati dal Giudice non possono superare il valore della domanda". Così, il multato dovrà provvedere da sé all’avvocato (quando se ne avvale). Al massimo, la parcella pagata dalla controparte (quasi sempre un Comune) equivarrà alla sanzione: 50-100 di parcella? Non s’è mai visto. Questo determinerà sicuramente un’altra ennesima riduzione del contenzioso innanzi al Giudice di pace, specie quello supportato da una difesa tecnica. Una pacchia per i Comuni, che avranno meno “seccature” e magari potranno incrementare il bottino: viaggiano sul miliardo di euro l’anno in verbali. Un primato battibile nel 2012 grazie a una nidiata di preziose telecamere che... aumentano la sicurezza stradale.

MILANO, SUPER PEDAGGIO

C’è infine la questione "Milano" da non sottovalutare, visto che il capoluogo lombardo viene spesso imitato da altre città. Addio al vecchio Ecopass: dal 16 gennaio 2012, ecco l’Area C. Per tutte le auto dei non residenti, 5 euro di pedaggio (per i residenti, 2 euro). Sarà attivo in via sperimentale per 18 mesi dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30: così, il 2012 ce lo siamo giocato matematicamente. Occhio, qui si parla 1.000 euro l'anno se dell'auto non si può fare a meno, senza contare la legnata del parcheggio sulle strisce blu: la macchina vista come un bene di lusso. La Giunta Pisapia intende seguire l’esempio di Londra; ma il paragone non regge assolutamente. È impossibile confrontarsi con città dove la rete della metropolitana è estesissima e in cui i mezzi pubblici sono altamente efficienti. Oltretutto, il pericolo è che altre città della Lombardia prendano provvedimenti simili, con un ritorno ai pedaggi del Medioevo.