Sei in: Altro

Massetto galleggiante

ANIT - Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico

Introduzione

Il presente manuale, realizzato dal Gruppo di Lavoro di Acustica ANIT, ha lo scopo di

indicare tutti gli accorgimenti necessari per posare in opera in maniera corretta di massetti

galleggianti .

Tali sistemi costruttivi, se correttamente realizzati, consentono di rispettare i valori di

isolamento dai rumori di calpestio definiti nel D.P.C.M. 5-12-1997.

Il massetto galleggiante

La posa di un massetto galleggiante consiste sostanzialmente nel realizzare una “vasca” di

materiale elastico smorzante, al di sopra del solaio strutturale e dello strato di livellamento

contenente gli impianti, all’interno della qua le alloggiare il massetto e la pavimentazione.

Questa “vasca” dovrà desolidarizzare completamente pavimento e massetto da tutte le

strutture al contorno

Il materiale elastico, se correttamente posato, funziona come una molla che smorza le

vibrazioni generate dal calpestio su massetto e pavimento.

È quindi di fondamentale importanza adottare le indicazioni di posa di seguito descritte.

ANIT – Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico – www.anit.it

___________________________________________________________________________

3

Indicazioni di posa in opera

Lo strato di livellamento sul quale andrà posato il materiale elastico dovrà essere piano e

privo di qualsiasi asperità . Eventuali canalizzazioni impiantistiche dovranno essere

livellati

Nel caso la copertura degli impianti venga realizzata utilizzando massetti alleggeriti è

necessario verificare che gli stessi siano omogenei. Eventuali concentrazioni di materiale per

alleggerimento potrebbero determinare crepe o spaccature che vanificherebbero l’isolamento

al calpestio.

Il materiale elastico da utilizzare andrà scelto adeguatamente in base alle esigenze di

isolamento al calpestio richieste ed ai carichi ai quali è sottoposto il pavimento.

ANIT – Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico – www.anit.it

___________________________________________________________________________

4

Il materiale elastico una volta posato non dovrà presentare discontinuità. Tutti gli elementi

dovranno essere collegati e nastrati e/o abbondantemente sormontati tra loro e/o coperti con

un foglio di polietilene in modo da evitare che durante il getto del massetto eventuali

infiltrazioni di calcestruzzo entrino in contatto con lo strato di livellamento.

Se il materiale elastico è un materiale fibroso o poroso (ad es. pannelli in fibra di vetro o

roccia ad alta densità, pannelli in poliestere ad alta densità ecc.) o comunque se presenta uno

strato fibroso o poroso in superficie (ad es. polietilene espanso reticolato accoppiato a

poliestere), il materiale non dovrà impregnarsi di malta durante il getto del massetto. Prima

del getto è quindi necessario proteggere il materiale stendendovi sopra ad esempio fogli di

polietilene opportunamente nastrati e sormontati tra loro.

In alcuni casi il produttore del materiale elastico indica un verso per la posa per il materiale.

In cantiere ovviamente è obbligatorio mantenere il verso prescritto. Tale indicazione in genere

ha lo scopo di evitare che il massetto impregni lo strato fibroso/poroso del materiale

ANIT – Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico – www.anit.it

___________________________________________________________________________

5

Il massetto in calcestruzzo sul quale andrà posata la pavimentazio ne dovrà avere densità

elevata (minimo 80 kg/mq) e spessore minimo di 5 cm.

Si consiglia di armare il massetto con rete elettrosaldata. Tale indicazione va valutata anche

sulla base della tipologia di materiale resiliente utilizzato.

Durante il getto del massetto bisognerà prestare particolare cura a non forare o spaccare il

materiale elastico. Anche per evitare questo problema si consiglia di stendere sul materiale un

foglio di polietilene.

Il massetto dovrà essere desolidarizzato dalle strutture laterali anche lungo il perimetro del

locale. In tal senso lungo il perimetro il materiale a pavimento dovrà essere risvoltato in

verticale oppure dovrà essere posata una striscia verticale di materiale elastico smorzante.

Anche l’elemento verticale dovrà essere continuo e privo di rotture.

Il collegamento tra materiale a pavimento e materiale in verticale non dovrà presentare

discontinuità. Per fare ciò può essere adottato uno o più dei seguenti accorgimenti:

· collegare i due elementi con nastro adesivo

· utilizzare strisce adesive di materiale resiliente

· risvoltare l’eventuale foglio di polietilene

· Risvoltare in verticale parte del materiale a pavimento

L’elemento verticale non dovrà essere forato da alcun attraversamento impiantistico.

Pertanto si consiglia sempre di alloggiare gli impianti (ad eccezione ovviamente di eventuali

pavimenti radianti) al di sotto dello strato di materiale elastico.

La striscia perimetrale dovrà essere più alta di almeno 5 cm rispetto alla quota finale della

pavimentazione. Tale striscia dovrà essere tagliata solo al termine dei lavori (dopo averposato i pavimenti)

di modo da evitare che piastrelle o parquet entrino in contatto con le

pareti perimetrali.

ANIT – Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico – www.anit.it

___________________________________________________________________________

6

Particolare attenzione andrà posta nella realizzazione del risvolto in corrispondenza delle

soglie di ingresso delle porte di ingresso e delle porte finestre verso i balconi. Anche in tali

punti il risvolto dovrà garantire la completa desolidarizzazione tra massetto galleggiante ed

elementi esterni.

Pavimento

Porta finestra

Balcone esterno

Sia gli zoccolini perimetrali che le piastrelle di rivestimento delle pareti dei bagni e delle

cucine dovranno essere distaccate di qualche millimetro dal rivestimento a pavimento di

modo da evitare la formazione di collegamenti rigidi tra pavimentazione e pareti laterali.

Per fare ciò si consiglia di inserire in corrispondenza dell’angolo (prima della posa di

zoccolino o rivestimenti a parete) un materiale che faccia da giunto elastico (ad es. silicone

elastico, striscia di materiale resiliente adesiva, cordone in polietilene, guarnizioni per finestre

ecc.).

ANIT – Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico – www.anit.it

___________________________________________________________________________

7

Una seconda soluzione consiste nel posizionare lungo il perimetro, durante la posa del

rivestimento, un elemento distanziatore (ad es. squadretta metallica, elemento in PVC ecc.)

Tale elemento verrà successivamente rimosso. La fessura potrà poi essere sigillata con

materiale elastico (non rigido) (ad es. silicone elastico, stucco elastico ecc.).

Giunto elastico Pavimento

Zoccolino o rivestimento a parete

Anche nel caso vengano utilizzati sistemi di riscaldamento a pavimento (pavimento

radiante) dovrà essere garantita la continuità della desolidarizzazione tra massetto

galleggiante e partizioni esterne.

Per evitare la trasmissione di vibrazioni è quindi necessario:

· Desolidarizzare le scatole che contengono i collettori dalle pareti restrostanti

ricoprendole con uno strato di materiale elastico e fissandole a parete con tasselli

in gomma.

· Ricoprire i tubi del riscaldamento con guaine in materiale elastico laddove i tubi

dovessero forare il risvolto a parete del materiale resiliente

· Collegare i tubi di risalita a parete con le pareti retrostanti con collari in gomma

(non con collari rigidi).

Si consiglia di posizionare le scatole dei collettori in corrispondenza dei corridoi degli

appartamenti.