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I fiumi 2

Fiumi italiani Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

I fiumi italiani rispetto a quelli delle altre regioni europee , sono assai più brevi perché l' Italia è una penisola lungo la quale si eleva la catena degli Appennini che dividono le acque in due versanti opposti.

In compenso sono numerosi: ciò è dovuto alla relativa abbondanza delle piogge di cui fruisce l'Italia in generale e alla presenza della Catena Alpina nella parte nord del paese, ricca di nevai e di ghiacciai .

La loro importanza (portata, lunghezza, ecc.) dipende naturalmente anche dai caratteri del suolo, cioè più precisamente dalla sua ripidità e dalla sua maggiore o minore permeabilità.



// Caratteristiche dei fiumi italiani

Si possono fare le seguenti considerazioni:

  • I fiumi più larghi e di maggiore portata appartengono alla regione alpina data la disposizione e l'elevatezza del rilievo.
  • Lungo la penisola , invece, data la disposizione della catena appenninica ed il diverso declivio dei due versanti, i corsi d'acqua sui versanti adriatico e jonico percorrono brevi valli trasversali e, tranne il Reno , non superano mai i 200 km in lunghezza, mentre una decina appena supera i 100 km; sul versante tirrenico invece, sono mediamente più lunghi perché i contrafforti appenninici e la fascia sub-appenninica sono più ampi.
  • I fiumi che si versano nel Tirreno sono più lunghi anche perché per il primo tratto, seguono valli longitudinali (valli appenniniche) e corrono poi trasversali rispetto all'asse della catena, nella zona sub-appenninica.
  • Data la collocazione delle sorgenti ed il regime della piovosità locale, i fiumi d'Italia si dividono in:
    • fiumi alpini : di origine glaciale, soggetti a piene nella stagione primaverile ed estiva. I laghi che frequentemente occupano le parti più depresse delle valli alpine servono a smorzare l'impeto dei fiumi e a chiarificare le loro acque torbide. Infatti, data la rapidità delle valli da cui i fiumi scendono, notevole è la velocità delle loro acque e sensibile la loro attività di erosione e di trasporto di detriti rocciosi. La decantazione è appunto il processo, per cui questo materiale viene abbandonato nei laghi di cui tali fiumi sono immissari.
    • fiumi appenninici : soggetti a piene improvvise primaverili ed autunnali di contro a magre estive piuttosto accentuate nell'Appennino Settentrionale, quasi assolute in quello meridionale, fatta eccezione per alcuni corsi d'acqua ( Aterno-Pescara , Sele , Volturno , Liri - Garigliano , per limitarsi a quelli che sfociano direttamente in mare, cui s'aggiungono Velino , Nera , Aniene tutti nel bacino del Tevere , ecc.) che sono alimentati da grosse sorgenti carsiche che scaturiscono al margine di zone caratterizzate da rocce permeabili fessurate. Mancano infatti sull'Appennino nevai e ghiacciai (l'unico ghiacciaio, seppur esiguo, è quello del Calderone, sul versante settentrionale del Corno Grande , nel massiccio del Gran Sasso , in Abruzzo); non sempre poi l'acqua piovana si raccoglie in alvei fluviali costituiti da terreno impermeabile, tale cioè da permettere una discreta media portata annua.
Elenco dei fiumi italiani per lunghezza


Maggiori fiumi italiani
Fiume km Regione
Po 652 Piemonte , Lombardia , Emilia-Romagna , Veneto
Adige 410 Trentino-Alto Adige , Veneto
Tevere 405 Emilia-Romagna , Toscana , Umbria , Lazio
Adda 313 Lombardia
Oglio 280 Lombardia
Tanaro 276 Piemonte , Liguria
Ticino 248* Svizzera , Piemonte , Lombardia
Arno 241 Toscana
Piave 220 Veneto
10º Reno 211 Toscana , Emilia-Romagna
11º Sarca - Mincio 194 Trentino-Alto Adige , Veneto , Lombardia
12º Volturno 175 Molise , Campania
13º Brenta 174 Trentino-Alto Adige , Veneto
14º Secchia 172 Emilia-Romagna , Lombardia
15º Tagliamento 170 Friuli-Venezia Giulia , Veneto
16º Ofanto 170 Campania , Basilicata , Puglia
17º Ombrone 161 Toscana
18º Chiese 160 Trentino-Alto Adige , Lombardia
19º Dora Baltea 160 Valle d'Aosta , Piemonte
20º Liri - Garigliano 158 Abruzzo , Lazio , Campania
21º Bormida 154 Liguria , Piemonte
22º Tirso 153 Sardegna
23º Basento 149 Basilicata
24º Panaro 148 Emilia-Romagna
25º Tartaro-Canalbianco-Po di Levante 147 Veneto , Lombardia
26º Aterno-Pescara 145 Abruzzo
27º Imera Meridionale o Salso 144 Sicilia
28º Agogna 140 Piemonte , Lombardia
29º Sesia 138 Piemonte
30º Agri 136 Basilicata
31º Olona 131 Lombardia
32º Lambro 130 Lombardia
33º Flumendosa 127 Sardegna
34º Savio 126 Emilia-Romagna
35º Dora Riparia 125 Piemonte
36º Taro 125 Emilia-Romagna
37º Serio 124 Lombardia
38º Rio Mannu - Coghinas 123 Sardegna
39º Sangro 122 Abruzzo
40º Metauro 121 (110) Marche
41º Bradano 120 Basilicata , Puglia
42º Bacchiglione 118 Veneto
43º Nera 116 Marche , Umbria
44º Tronto 115 Marche , Abruzzo
45º Trebbia 115 Liguria , Emilia-Romagna
46º Simeto 113 Sicilia
47º Livenza 112 Friuli-Venezia Giulia , Veneto
48º Stura di Demonte 111 Piemonte
49º Serchio 111 Toscana
50º Fortore 110 Campania , Molise , Puglia
51º Calore Irpino 108 Campania
52º Belice 107 Sicilia
53º Cervaro 105 Puglia
54º Noce 105 Trentino-Alto Adige
55º Platani 103 Sicilia
56º Orco 100 Piemonte


(*) in parte in territorio svizzero

Nella lista non sono compresi la Drava e l' Isonzo , non avendo almeno 100 km del loro corso in territorio italiano.

Per una lista di fiumi italiani strutturata ad albero, esplicativa delle affluenze, si veda Elenco dei fiumi italiani .

Elenco dei fiumi italiani per portata
Maggiori fiumi italiani
Fiume mc / s
Po 1.540
Ticino 350
Tevere 239
Adige 235
Tartaro-Canalbianco-Po di Levante 218
Adda 187
Isonzo 170
Oglio 137
Tanaro 132
Piave 125
Liri - Garigliano 120
Arno 110
Dora Baltea 110
Nera 108
Reno 95
Brenta 93
Livenza 85
Volturno 82
Isarco 78
Sesia 70, 4 [1]
Tagliamento 70
Toce 70
Sele 69
Mincio 60
Velino 60
Aterno - Pescara 57
Sile 55
Stura di Demonte 47
Serchio 46
Secchia 42
Bormida 40
Magra 40
Trebbia 40
Panaro 37
Chiese 36
Crati 36
Aniene 35
Fella 35
Stura di Lanzo 32
Ombrone Grossetano 32
Calore Irpino 31
Bacchiglione 30
Brembo 30
Calore Lucano 30
Dora Riparia 26
Simeto 25
Rapido o Gari 25
Orco 24 [1]
Serio 23
Cervo 22 [1]
Metauro 21
Cordevole 21
Chiascio 20
Tanagro 20
Esino 18
Santerno 16
Idice 16
Olona 15
Lambro 12
Mella 11


I fiumi del versante adriatico

Sfociano nel Mar Adriatico :

  • il Po , è il più importante fiume d'Italia. È ricco di affluenti che discendono in parte dal versante meridionale della Catena alpina e in parte dal versante emiliano della Catena Appenninica .
  • i fiumi defluenti dalle Alpi Orientali direttamente nell' Adriatico e alcuni altri che, con i primi, costituiscono il cosiddetto sistema idrografico padano-veneto , di gran lunga il più importante d'Italia.
  • I fiumi che scendono dal versante orientale della Catena Appenninica nella zona di penisola compresa tra la Romagna e la Puglie .
  • Il Po ed i suoi affluenti [ modifica ]

    Il Po nasce dal Monviso e raggiunge il Mar Adriatico , dopo aver percorso circa 652 km e drenato un bacino di quasi 75.000 km², con portate medie annue dell'ordine di 1.540 m 3 /s, certamente inferiori a quelle di diversi fiumi europei (peraltro tutti più lunghi del Po) - circa 1/6 del Volga , 1/4 del Danubio , i 2/3 del Reno e del Rodano -, ma assai superiori a quelli di altri fiumi europei ben più lunghi e con bacini assai più estesi del Po: circa il doppio dell' Elba e dell' Oder ; il triplo del Tago , del Duero e dell' Ebro ; circa il doppio della Senna o della Garonna ; addirittura quattro volte la Loira o la Mosa e sei volte la Guadiana ; circa tanto quanto la Vistola , la Peċora e la Dvina Settentrionale . In effetti il Po presenta, a fronte di una lunghezza, tutto sommato modesta su scala europea e mondiale, la caratteristica di drenare un bacino relativamente vasto e, soprattutto, impostato su territori montani relativamente elevati con presenza anche di cospicui ghiacciai che ne assicurano una buona alimentazione estiva (la parte delle Alpi, di cui drena almeno metà del versante mediterraneo; molto più marginalmente l'Appennino Settentrionale che offre il suo tributo prevalente con le piogge autunnali e primaverili). Fra i fiumi italiani è quello che ha il rapporto fra superficie di bacino e lunghezza maggiore, pari a 115 km²/Km; il Tevere, che in Italia, fra i dieci maggiori fiumi che mettono foce direttamente al mare, lo segue in questa speciale classifica, si ferma a 42 km²/Km, l'Arno supera appena i 34, l'Adige non supera i 30, il Piave non arriva a 19, il Reno non arriva a 24; solo il Sele, peraltro assai più corto degli altri, ha un rapporto di oltre 31 km²/Km. Supera raramente la larghezza di 1 km (ad esempio a Casalmaggiore) ed è in media profondo da 2 a 4 m tra Saluzzo e la confluenza con il Ticino ; dopo di che raggiunge (saltuariamente) i 9–10 m di profondità. All'altezza di Ficarolo si stacca il Po di Volano , primo ramo del delta; prima di gettarsi nell'Adriatico, a 35 km dal mare, il corso principale si suddivide in due grandi rami, che danno poi luogo ad altri cinque canali: Po di Maestra, Po di Pila, Po di Tolle, Po di Gnocca, Po di Goro . Mentre gli affluenti di sinistra (alpini) hanno una portata media maggiore e più costante, quelli di destra (appenninici) vanno soggetti ad improvvise e talvolta disastrose piene primaverili ed autunnali , che determinano pesantemente le piene del Po. Per preservare dalle inondazioni le campagne che esso solca, sono state costruite lungo il suo corso medio ed inferiore potenti dighe e argini con disposizione perfino in duplice ed anche triplice ordine. Le piene mutano costantemente il fondo dell' alveo . La grande quantità di sabbie (detrito d'erosione) che le sue acque convogliano e la mancanza di una sensibile inclinazione del letto fluviale favoriscono la formazione di banchi e isole instabili che vanno a costruire presso la foce quel delta che testimonia il modo con cui si è venuta formando tutta la pianura padana . Questi fenomeni impediscono un ampio sviluppo della navigazione fluviale sul Po, la quale può essere esercitata con imbarcazioni di media grandezza dalle foci al massimo fin presso Pavia . Peraltro il Po va classificato come un fiume a regime quasi torrentizio, ove si consideri che il rapporto fra portate massime assolute mai registrate (ad esempio i 13.000 m 3 /s durante l'alluvione del Polesine) e quelle minime assolute (214 m 3 /s durante l'estate del 2003) è di 60 volte. In Italia esistono fiumi assai più regolari: ad esempio il Nera , principale affluente del Tevere , ha un rapporto fra portate massime e minime di 20 volte, il Velino di appena 5 volte, il Mincio , affluente del Po stesso, di appena 4 volte, il Sile , tipico fiume veneto di risorgiva, di appena 2 volte. In Europa un fiume come la Senna ha un rapporto che si attesta sulle 20 volte, ma per restare in ambito francese, la Loira supera le 200 volte, avendo portate minime risibili (20 m 3 /s), specie in rapporto alla sua lunghezza e superficie di bacino. Peraltro altri fiumi ben maggiori del Po nel mondo sono caratterizzati da regimi torrentizi: il Gange in India passa da meno di 600 m 3 /s in secca ad oltre 60.000 m 3 /s nella stagione dei monsoni, con un rapporto, pertanto, di 100 volte. Comunque sia il Po rimane per portata d'acqua media, minima e massima uno dei maggiori tributari del Mar Mediterraneo , classificandosi dietro solo al Nilo (lungo ben dieci volte di più ma con una portata media soltanto doppia), e al Rodano rispetto al quale trasporta un terzo in meno di acque. Un confronto può avvenire anche con il Dnepr e il Don (fiumi che peraltro sfociano nel Mar Nero ) tutti assai più lunghi ma con portate, comunque, paragonabili a quelle del Po.

    Gli affluenti di sinistra del Po [ modifica ]

    Gli affluenti di sinistra del Po sono: