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La muratura

Muratura Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Muratura mista, Canterbury , Inghilterra

In architettura ed in edilizia la muratura (o apparecchio murario ) è la tecnica per costruire una parete in pietre naturali o artificiali ( mattoni ).



// Storia

La muratura si è sviluppata in maniera sistematica con l'avvento delle grandi civiltà urbane e segna il passaggio da tecniche edilizie legate al legno , alla paglia , alle pelli per passare ad un periodo più maturo di edifici più duraturi e solidi.

Inizialmente il muro portante era realizzato a secco, semplicemente sistemando pietre sbozzate una sull'altra, cercando di incastrarle al meglio possibile, per raggiungere una buona stabilità e portanza . Esempi di muri antichi realizzati con questa tecnica sono i nuraghi sardi.

Con lo sviluppo delle tecniche di lavorazione delle pietre si sono prodotti muri a secco di ottima qualità, come le mura ciclopiche o le mura megalitiche , realizzate in epoca preistorica o protostorica con grandi blocchi irregolari che venivano accostati compensando le lacune con pietre più piccole, malte argillose o pietrame, senza vuoti o cavità sulla superficie. Il muro in pietra squadrata è molto resistente e molto stabile, ma è senza dubbio più complesso da realizzare, stante la necessità di cavare e lavorare le pietre, oltre che di posizionarle. Si trovano notevoli esempi di questi muri in America latina , in Grecia , in Egitto , in Giappone . Esempi in Italia sono le mura megalitiche del Lazio (le mura poligonali di Anagni , Alatri e Ferentino ), dell' Umbria ( Amelia ), dove accanto alla possente cinta poligonale è presente anche una cinta più interna di origine megalitica, e della Toscana ( Fiesole ), solo per citarne alcuni.

Le mura poligonali dell' Acropoli di Alatri .
Le mura poligonali di Amelia , particolare lato S

La compattezza del muro di un edificio aveva come scopo sia quello di creare un ambiente interno isolato da quello esterno, sia quello di distribuire in maniera il più possibile regolare le forze di compressione agenti sul muro stesso.

I romani svilupparono particolari tecniche murarie dette opus :

Il muro di pietre squadrate di grandi dimensioni nel mondo romano e greco veniva rafforzato con delle grappe di piombo che venivano colate allo stato fuso in alloggiamenti ricavati appositamente sulle stesse pietre. Tale tecnica è stata utilizzata in molti templi dell' Acropoli di Atene e nel Colosseo , oltre che in tutte le altre importanti strutture del periodo. Il Colosseo, privato nel tempo di tali grappe di ancoraggio, tolte per ricavare il piombo che veniva fuso e riutilizzato, subì notevoli danni a causa del terremoto di Roma del XIII secolo .

Parallelamente allo sviluppo del muro di pietre squadrate avanzano le tecniche del muro in mattoni . Inizialmente il mattone era un semplice stampo di terra e paglia , lasciato essiccare al sole . Questi mattoni venivano montati a secco e, con questa tecnica, veniva realizzato lo ziggurat , al tempo della civiltà mesopotamica . La "terra" utilizzata non era semplice limo , ma era spesso argilla o altri terreni sedimentari compatti. La terra cruda era molto utilizzata all'epoca mesopotamica, ma era questo un materiale estremamente friabile e poco affidabile nel tempo. Solo in seguito si scoprì la cottura dell'argilla. Una piccola parentesi: le Tavole di Ebla , che facevano parte di una vera e propria biblioteca , erano tavole di argilla cruda incise, che arrivano a noi solo grazie a un grande incendio che interessò l'edificio che le accoglieva, cuocendo così l'argilla.

La cottura dell'argilla ad alte temperature comporta che questa si indurisca notevolmente e acquisti solidità, una tecnica costruttiva arrivata fino ai nostri tempi.

Con la scoperta della calce , la muratura subì l'ultima grande svolta tecnica della sua evoluzione e nacque il muro allettato con calce. Tale tecnica consiste nel posizionare i mattoni l'uno sull'altro avendo cura di gettare uno strato di calce sulla fila di mattoni inferiore e tra un mattone e l'altro nella stessa fila. La calce, indurendosi, si lega ai mattoni cotti (che hanno una superficie scabra che favorisce la presa) e crea con essi un unico elemento strutturale molto più resistente del mattone crudo.

Dal punto di vista della resistenza , della durata e della qualità complessiva, il muro di pietre squadrate di grandi dimensioni rimase però la migliore soluzione possibile, e venne utilizzato in tutto il periodo classico e nel periodo gotico per la realizzazione degli edifici di maggiore pregio. Il costo della pietra squadrata di grandi dimensioni, cresciuto notevolmente nei secoli rispetto al muro di mattoni, contribuì all'abbandono della pietra a favore del mattone allettato già nel Rinascimento . Rimase in auge la tecnica del muro di pietre squadrate di piccole dimensioni, più vicina alla tecnica del muro di mattoni.

La scoperta della ghisa e dell' acciaio prima, e del cemento armato poi, portarono all'abbandono del muro in pietra a favore del solo muro in laterizio allettato con malta di calce o malta di cemento.

Attualmente i muri portanti sono realizzati in mattoni di laterizio pieno o forato, o con mattoni di molti altri materiali, tra cui il cemento (più propriamente calcestruzzo ) e i suoi derivati.

Definizione

Si intende come muro una struttura verticale composta da materiali di varia provenienza e da un legante che rende la struttura monolitica. Un muro deve garantire alla struttura:

  • Funzione portante;
  • Protezione dagli agenti atmosferici;
  • Isolamento termico;
  • Isolamento acustico;
  • Sicurezza dal fuoco;
  • Sicurezza in caso di eventi sismici.
  • Per determinare lo spessore del muro che soddisfi tutte le caratteristiche, bisogna eseguire:

    • La verifica di resistenza statica: con il metodo della scienza delle costruzioni si calcola quanto può essere caricata la trave ;
    • La verifica agli agenti atmosferici: essa controlla se i materiali che formano il muro devono essere resistenti all’acqua meteorica e al gelo ;
    • La verifica all’isolamento termico: il muro costruito deve creare all’interno dell'abitazione condizioni di vivibilità. Essa non deve essere troppo calda in estate né troppo fredda o dispersiva in inverno. Queste caratteristiche sono in relazione con i materiali e con lo spessore del muro;
    • Verifica della coibenza acustica: il muro in questione deve essere insonorizzato rispetto agli agenti acustici esterni ed interni. Questo è in relazione ancora una volta con i materiali e con lo spessore del muro.

    I muri vengono suddivisi in tre categorie:

  • portanti: i muri portanti hanno capacità statica e tengono la struttura in piedi;
  • divisori: i muri divisori servono a dividere i diversi vani dell’abitazione;
  • di tamponamento: essi servono a chiudere gli spazi tra le travi e i pilastri delle strutture intelaiate.
  • Un’altra classificazione dei muri viene effettuata in base ai materiali con cui sono costruiti:

    • Pietra;
    • Laterizio;
    • Blocchi in laterizio.

    I muri di cui si tratta in questo contesto prendono il nome di muri in elevazione . In base alla tecnica di costruzione si categorizzano in:

    • Muri a secco: vengono costruiti senza l’ausilio di leganti;
    • Muri con malte;
    • Muri di getto: vengono realizzati con materiali vari, nelle cavità del terreno con l’ausilio delle casseforme.

    In base alla forma i muri vengono detti:

    • monostrato
    • multistrato, o muri doppi.

    Le murature di questo tipo vengono posate senza alcuna preoccupazione per il fattore estetico. Essi non possono essere meno spessi di 50 cm perché non resisterebbero ai carichi. L’esecuzione del muro a regola d’arte prevede che:

    • La posizione del concio sia piana, poiché in posizione retta comporterebbe diminuzione di resistenza ai carichi.
    • Gli spazi vuoti tra concio e concio siano limitati, il che risulta difficile per l’irregolarità dei pezzi di pietra.

    Gli spazi più grandi tra i conci devono essere riempiti da zeppe (pezzi più piccoli di pietra). Il concio, prima di essere posato, deve essere immerso in malta idraulico-cementizia. Ciò è molto importante per la resistenza finale del muro. Gli errori più comuni commessi in cantiere sono:

    • L’impiego di pietrame di tipo diverso
    • L’uso di mattoni come zeppe
    • L’esecuzione del muro a sacco: si compongono i due lati del muro con pezzi di pietra, riempiendo l’interno con calcestruzzo o malta e pezzi di scarto
    • L’esecuzione del muro a piramide: se l’esecuzione di questa tecnica viene fatta a regola d’arte, è molto utile e resistente, ma nella maggior parte dei casi si rivela molto costosa e inutile.

    L’uso del calcestruzzo può comportare vantaggi considerevoli in termini di costi e di tempo. Ci sono tre elementi però da tenere presente:

    • La notevole dilatazione;
    • Il ritiro;
    • La permeabilità.

    Il calcestruzzo è di facile utilizzo nelle murature di importante spessore e anche nelle fondazioni, dove lo spessore non è mai inferiore ai 50 cm e il terreno permette una buona stagionatura. Si hanno invece delle difficoltà quando il muro è faccia a vista e di piccolo spessore, in questo caso il rischio di ritiro e di crepe è molto alto. Anche in costruzioni di muri di notevole spessore si hanno fessurazioni e crepe. Per impedire che accada tutto ciò si adottano queste soluzioni:

    • Un'armatura di ferro adeguata con maglia molto stretta;
    • Un'accurata previsione dei giunti di dilatazione;
    • Una dosatura elevata di cemento;
    • Una perfetta vibrazione del conglomerato;
    • Non cambiare la sezione sulla stessa facciata perché ad ogni cambio si avrà una fessurazione.

    Le murature in tufo sono tuttora utilizzate per la loro praticità ed economia. Esse vengono usate in costruzioni alte al massimo tre piani. I blocchi in commercio hanno dimensioni di 30 x 40 x 13 cm e quindi si avranno muri con spessori di 30-40 cm o multipli di questi. I blocchi di tufo inoltre devono essere lasciati a riposare affinché - perdendo l’acqua di cava - si induriscano.

    Le murature in pietra a secco sono un metodo costruttivo usato fin dall’antichità per la sua semplicità di messa in opera. Il muro in pietra a secco di norma era spesso 50 cm e non superava l’altezza di 160 cm. I muri in pietra hanno varie tipologie costruttive:

    Arte del costruire , formella del Campanile di Giotto , collaboratore di Andrea Pisano ( Maestro dell'Armatura ), 1334 - 1336 , Firenze
  • Murature con conci di pietra squadrata
  • Murature con parametro di pietra squadrata
  • Murature di pietrame faccia a vista: a corsi regolari, ad opum incertum, a corsi interrotti, a ciclopica
  • Murature con blocchi di tufo
  • Murature ordinarie di pietrame
  • Murature ordinarie di pietrame e mattoni
  • I mattoni usati in questo caso possono essere impiegati per riempire gli spazi lasciati dalle pietre, per fare gli spigoli e gli angoli, e infine intervallati con la pietra.
  • Nel primo caso si ha un vantaggio economico e un’eliminazione di macchie di umidità in quanto la pietra è igroscopica, inoltre si ottiene una maggiore uniformità dei carichi con un assestamento della muratura. I mattoni possono essere anche armati, seppur debolmente, con fasce di 12 cm.
  • Questa tecnica è ancora molto usata nelle zone di produzione di pietra di buona qualità. Essa può essere eseguita in vari modi:

    • A corsi regolari : il muro è spesso 50 cm ed è composto da un'ossatura di mattoni o calcestruzzo con un rivestimento nella parte esterna di mattoni faccia a vista. I conci di pietra, prima di essere posati, devono essere immersi in strati di malta idraulico-cementizia in modo da non lasciare spazi. Prestare molta attenzione agli angoli dove si concentrano i carichi. Inoltre i muri faccia a vista possono essere in base al gusto estetico: a rasa, a gola incavata, a toro sporgente . Il giunto deve essere raschiato per impedire la stagnazione dell’acqua e l'infiltrazione nel muro, e deve essere riempito con ottima malta cementizia.
    • A opus incertum : possono essere usati anche scampoli di pietra di diversa dimensione incastrati tra loro con colpi di scalpello;
    • A corsi interrotti : questa tecnica consiste nell’usare pietre più grandi per interrompere la ripetitività del muro, ottenendo un gradevole effetto estetico;
    • Ciclopica : con questa tecnica si usavano pietre di grandi dimensioni e i vuoti venivano riempiti con scaglie più piccole di pietra.
    Tecnica

    Tra una pietra e l'altra è di solito usato un legamento (grappe, tasselli, malta ...) per creare una superficie compatta e per legare saldamente le pietre tra loro. La malta riveste una particolare importanza nel risultato finale della muratura, e sono importanti variabili la quantità e la qualità impiegate di essa. L'uso della malta è tipico delle murature in mattoni, mentre quello senza malta è più frequente quando si usano pietre naturali. La muratura è tanto più resistente (da un punto di vista statico ), tanto più i singoli elementi che la compongono sono immorsati , cioè saldamente uniti.

    La trasmissione del peso da pietra a pietra (o da mattone a mattone) avviene in maniera ottimale quando la superficie di appoggio è piana e regolare, anche se dipende dal tipo di pietre usate: pietre grandi e pesanti stanno su anche con pochi punti di appoggio, mentre elementi di piccole dimensioni richiedono superfici lisce e un legamento di malta. Il giunto è il sottile spazio (la commessura ) tra una pietra e l'altra.

    La scelta di una muratura rispetto a un'altra ha effetti nell' estetica e nella tecnica .

    Classificazione

    Le murature possono essere classificate in vari modi a seconda della funzione svolta o dei materiali e delle tecniche con cui vengono costruite. esiste la tecnica a secco (senza malta), la muratura in pietre da taglio (di forme squadrate), in conglomerato di pietrame (un antesignano del cemento , con molta malta e pietre non molto grandi, come ciottoli), a sacco (due cortine di vario genere, riempite al centro da conglomerato di pietrame), ecc.

    Sono altresì differenziate in base al loro ruolo strutturale, portante o non portante . Guardando al paramento esterno, quando viene usata una pietra lavorata si parla di pietra concia , dove ogni singola pietra è detta concio .

    Tipi di murature Materiali


    Muro portante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Il muro portante è l'elemento strutturale di un edificio costruito con il sistema dei setti portanti. Si differenzia dal tramezzo , elemento divisorio interno e non portante, e dalla tamponatura , elemento che divide l'interno dall'esterno e che non porta peso.

    Tipologie di muratura portante

    Oltre a quelle già citate (muratura in pietre a secco, in pietre squadrate, in mattoni) esistono altre tecniche di realizzazione di un muro portante:

    Il muro a sacco è un muro misto di mattoni e pietrame: è costituito da due muri paralleli tra i quali viene posizionato un agglomerato disomogeneo di pietre e altri materiali duri. È una tecnica per fare muri resistenti ed economici, molto utilizzata nel mondo romano. Gli stessi romani perfezionarono la tecnica del muro a sacco gettandovi all'interno del calcestruzzo, che produce un manufatto ancora più resistente.

    Il muro misto è un muro realizzato con diversi materiali alternati per stratificazioni orizzontali. Molto diffuso è il muro misto di mattoni in laterizio e pietre squadrate di tufo: il tufo è una pietra vulcanica molto economica (nelle vicinanze delle cave, quindi specialmente in zone vulcaniche) che abbassa il costo del muro senza comprometterne la resistenza e la durabilità, ma le quantità dei due materiali devono essere sapientemente dosate.

    Con muro misto si intende anche una muratura costituita da pietra e mattoni non necessariamente alternati a stratificazioni orizzontali, ma mischiati, spesso in pezzature non molto grandi e regolari. Questo tipo di muratura veniva realizzata per economizzare sui materiali che spesso erano già stati precedentemente utilizzati (materiali di ripiego). Numerosi esempi si hanno nell'architettura ligure.

    Il muro di calcestruzzo è un muro realizzato con una gettata di cemento all'interno di una cassaforma che viene successivamente rimossa. Attualmente sono utilizzati come muri di sostegno o impiegati in situazioni strutturali particolarmente gravose.

    Il ruolo strutturale

    Il muro portante serve a scaricare a terra il peso delle strutture sovrastanti al muro stesso. In base all'entità del carico che deve sostenere, il muro deve essere più o meno spesso . Anche il materiale costitutivo è di fondamentale importanza per stabilire quanto carico si può gravare su un muro. Il peso, dalla sommità del muro si ripartisce su tutto lo spessore, esercitando una pressione omogenea sulla sezione della struttura. La portanza del muro si misura in Kg/cmq o in N/mq, ovvero unità di peso diviso unità di superficie . La portanza di un buon muro non è mai eccezionale: al massimo 8-10 kg/cmq, rispetto ai 40Kg/cmq che potrebbe sostenere un muro in blocchi di granito a secco o rispetto ai 60-70Kg/cmq del cemento armato, per non parlare dei 2.200 kg/cmq dell'acciaio. Nonostante ciò, il muro portante di mattoni rappresenta ancora oggi una valida tecnica costruttiva, soprattutto per la realizzazione di abitazioni di modeste dimensioni o di strutture che comunque non superano i tre-quattro piani di altezza. Il muro, infatti, ha un vantaggio evidente rispetto al cemento armato e all'acciaio: una volta realizzato, non c'è bisogno di tamponare la struttura, perché il muro stesso funge anche da protezione verso l'esterno. Non solo: il muro in mattoni è anche più veloce da montare rispetto al cemento armato, in cui bisogna aspettare il tempo della maturazione (circa 28 giorni).

    Il muro, data la sua struttura, non è adatto a portare carichi concentrati come grosse travi: si preferisce, infatti, far appoggiare tutto il solaio sulla lunghezza del muro, evitando proprio di realizzare le travi di cemento: si evita così anche il ponte termico della trave stessa.


    Tamponatura Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Blocco in termolaterizio per tompanatura

    La tamponatura o muro di tompagno o tamponamento è la parete portata di chiusura perimetrale di un fabbricato costruito con una struttura intelaiata tridimensionale (generalmente in acciaio o in calcestruzzo armato ).
    Pertanto la funzione portante è assicurata dal telaio strutturale e quella di separazione tra spazio interno e spazio esterno dalla tamponatura cha va a riempire i riquadri dei telai esterni.
    Il tompagno ha come unica funzione statica quella di portare il proprio peso.
    La tamponatura è una chiusure verticali esterne del tipo opaco.
    Nella categoria dei muri, in edilizia si differenzia dal tramezzo anch'esso non portante ma che serve a separare due spazi interni e dal muro portante che oltre a svolgere le stesse funzioni del tompagno (separazione e protezione igro-termica e acustica dello spazio interno) svolge anche funzioni statiche.



    // Classificazione delle tamponature
    muratura monostrato in mattoni pieni a due teste

    Le tamponature possono essere classificate in vari modi secondo il rapporto con la struttura oppure secondo la loro composizione (materiali, strati, ecc.), ma non esiste un vero e proprio codice di classificazione preciso o comunemente noto.
    Genericamente, in base agli strati di cui sono formate si hanno:

    • tamponature monostrato o a corpo unico : formate da un unico blocco in laterizio o in calcestruzzo alveolare e da intonaco interno ed esterno;
    • tamponature pluristrato o a sandwich o a corpo multiplo : Le pareti a corpo multiplo garantiscono il massimo bilanciameno delle qualità richieste alla perete stessa attraverso una più o meno spinta specializzazione delle funzioni che ogni singolo strato componente deve assolvere. Proprio per tale specializzazione taluni strati assolvono principlamnete la funzione meccanica, altri la coibenza termica (e presentano scarsa resistenza meccanica) altri infine sono inesistenti come materiali (lame d'aria). Gli schemi fondamentali di associazione sono: strato d'aria fra due strati resistenti(es. murature in blocchi di laterizio o di calcestruzzo alveolare, forati e/o pieni); strato coibente (es. lana di vetro , lana di roccia ) tra due strati resistenti; strato d'aria e strato coibente fra due strati resistenti.La parete vine poi finita con l'intonaco interno ed esterno, quest'ultimo solo nel caso in cui una delle due murature non sia a faccia vista. Nel caso in cui la parete sia oggetto di fenomemi di condensa interna, che determina tra l'altro una diminuzione del potere coibente e il danneggimaneto del materiale isolante, si dispone anche un strato interno impermeabile denominato barriera al vapore (membrana di materiale impermeabile come la carta bitumata, l'alluminio, ecc.) a protezione del coibente termico.
    Blocchi in calcestruzzo alveolare.
    • tamponature ventilate : in essa avviene la microventilazione che ha l'obiettivo di garantire le stesse condizioni di costanza nel tempo impedendo la filtrazione dell'acqua mediante uno spessore tra le due pareti d'aria. Inoltre vengono creati dei fori nel mattone stesso eliminando lo spessore del giunto di malta tra i due marcapiani.

    Nel caso in cui la classificazione viene fatta seguendo il rapporto della tamponatura con la struttura portante, si hanno:

    • tamponature interrotte: quelle che chiudono "a filo" esterno della struttura);
    • tamponature passanti: quelle che passano davanti al lato esterno delle strutture sia orizzontali che trasversali;
    • tamponature semipassanti: (solo nel caso di murature pluristrato) nelle quali uno strato esterno passa davanti alla struttura mentre uno strato interno si poggia su questa e viene quindi interrotto.
    Composizione e scopo della tamponatura

    La tamponatura serve sostanzialmente a separare lo spazio architettonico esterno da quello interno, in un edificio retto da una struttura a telaio .
    Negli edifici per civile abitazione la tamponatura è di essenziale importanza per determinare la prestazione termica di un edificio, ovvero la sua capacità di contenere al suo interno il calore d' inverno e il fresco d' estate , o, più semplicemente, di limitare il più possibile lo scambio termico con l'esterno.
    Oggi è necessario rispettare delle leggi che impongono agli edifici un limite massimo ammissibile della prestazione termica: nel calcolo un ruolo molto importante lo ha proprio la tamponatura (negli edifici intelaiati in acciaio o cemento armato, che, comunque, sono di gran lunga i più diffusi) e, nel calcolo a norma di legge, si deve calcolare non solo lo spessore del muro, ma anche i diversi materiali utilizzati e il loro ordine preciso di sequenza.
    La tamponatura, al giorno d'oggi, può essere composta da molteplici materiali, grazie all'evoluzione delle tecniche edilizie che ci hanno portato moltissima innovazione.
    Fino a non molti anni fa la tamponatura pluristrato era essenzialmente composta da una doppia muratura di mattoni forati , quella esterna più spessa (circa 25 cm) e quella interna più snella (circa 8 cm), separati da un' intercapedine non ventilata d' aria di spessore pari a 4 cm, il tutto finito con intonaco interno ed esterno per uno spessore finale di 40 cm.
    La camera d'aria è sempre un validissimo strumento per rendere i muri di tamponatura estremamente efficaci contro lo scambio termico tra interno e esterno, a patto che essi non superino i 5 cm di spessore, infatti al di sopra di tale spessore l'aria è in grado di produrre dei moti convettivi interni alla parete che facilitano lo scambio termico vanificando così la presenza stessa dell'intercapedine e, anzi, sono deleteri anche per l' umidità , che così può essere trasmessa dal muro esterno al muro interno.
    Per migliorare la coibenza temica spesso, in sostituzione dell'intercapedine d'aria si dispone all'interno del tompagno pluristrato, uno strato di materiale coibente, ad esempio lana di vetro o lana di roccia , di circa 4 cm. Attualmente il modo più semplice ed economico per realizzare tamponature è quella monostrato utilizzando blocchetti forati di laterizio alveolato o di calcestruzzo alveolato di ampio spessore, che, però, molto spesso non sono sufficienti a rispettare i severi canoni di legge.
    Non esiste, tuttavia, il modo migliore in assoluto di fare una tamponatura: molte ditte diverse propongono il loro sistema e ogni metodologia può essere più o meno valida.
    Il fattore di scelta è sempre il costo in relazione con la destinazione d'uso e in relazione al costo complessivo del fabbricato.

    La resistenza al passaggio dell'umidità

    La tamponatura non deve solo garantire la separazione della temperatura dell'aria interna da quella dell'aria esterna, ma anche la separazione della rispettiva umidità relativa .
    Se, infatti, dentro le nostre case in inverno la condizione climatica ideale si ha con una temperatura di 20 °C con un' umidità relativa del 70% potremmo avere la temperatura esterna a 0 °C con un'umidità del 20%.
    Naturalmente, gli strati di tamponatura più vicini all'esterno avranno un'umidità interna vicina al 20% mentre gli strati più interni ne avranno una vicina al 70%.
    L'aria, però, è in grado di contenere solo una limitata quantità di acqua al suo interno, e tale quantità varia in funzione della temperatura dell'aria stessa.
    Più l'aria è calda e più vapore acqueo è in grado di sostenere in sospensione: aria a 0° con un'umidità relativa del 50% contiene molta meno acqua della stessa aria a 20° con lo stesso livello di umidità.
    All'interno della tamponatura, la temperatura deve andare dai 20° interni ai 0° esterni, e così l'umidità relativa deve andare dal 70% al 20%.
    In alcuni casi, può verificarsi che la temperatura all'interno di uno strato di tamponatura decresca più velocemente del tasso di umidità, creando, di fatto, delle zone in cui l'aria non è più in grado di sostenere l'umidità sospesa, anche se ci si trova all'interno del muro.
    In tal caso si creano pericolosissime sacche di condensa interna al muro che possono seriamente danneggiarlo.
    A tale scopo, la legge prevede che sulle tamponature venga eseguita la verifica di Glaser , che consiste in una serie di calcoli, che tengono presente la capacità di ciascun materiale di far passare calore e umidità, il cui risultato porta a un grafico da cui è possibile capire se c'è il rischio della formazione di condensa nella parete.
    Le barriere al vapore , che bloccano di fatto il passaggio di umidità, non sono sempre indicate per risolvere il problema, anzi, possono addirittura produrlo quando non sarebbe presente.
    Negli edifici difficilmente si risolve un problema con interventi che in altri casi hanno prodotto risultati, perché ciascun edificio è unico nel suo genere, e ogni edificio va studiato nella sua particolare morfologia .

    il ponte termico

    A seconda del tipo di tamponatura che si ha, si possono produrre dei ponti termici tra interno e esterno.
    Il ponte termico è una dispersione termica localizzata ossia è il punto in cui si disperde calore dall'interno verso l'esterno e viceversa. Esso può crearsi per

    • DISCONTINUITà MATERICA : quando in una chiusura è presente un materiale con caratteristica di continuità tra esterno ed interno con elevata conducibilìtà termica;
    • DISCONTINUITà GEOMETRICA : si manifesta agli angoli delle chiusure perimetrali dove la superficie angolare esterna è maggiore della superficie angolare interna.

    Per eliminare un ponte termico in prossimità di orizzontamenti in aggetto (balconi), essi possono essere integrati mediante raccordi speciali che isolano termicamente ma allo stesso tempo garantiscono la continuità strutturale dell'edificio.

    In inverno inoltre le parti più fredde della parete (quelle occupate dagli elementi strutturali) sono sede di fenomeni di condensa che favorisocno l'insorgere di muffe e anche di termoforesi .
    Una tamponatura passante o semipassante rappresenta un modo per evitare il ponte termico, che su una struttura intelaiata è sempre in agguato.

    Tramezzo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Costruzione di un tramezzo

    Il tramezzo o tramezzatura è un muro interno di separazione degli edifici caratterizzato dal fatto di non essere portante (può avere effetti di irrigidimento alla struttura globale, e può risultare caricato superiormente dalle deformazioni del soffitto, dovute a incrementi dei carichi, avvenute dopo la sua realizzazione). Si distingue dalla tamponatura , che è il muro perimetrale che divide l'interno dall'esterno, e dal muro portante , che può essere interno o esterno ma svolge anche funzioni statiche.
    Il tramezzo è una chiusura verticale interna opaca. Nell' architettura ecclesiastica è nello specifico la parete che divide la chiesa aperta al pubblico da quella riservata ai soli religiosi.



    // Composizione di un tramezzo

    Il tramezzo è un elemento di separazione tra due ambienti che non può essere spostato o rimosso con facilità. Esso può essere composto da molti materiali rispondenti alle più diverse esigenze.
    Fino a pochi decenni fa i tramezzi venivano realizzati esclusivamente con blocchi di laterizio forato (il cosiddetto mattone forato ) che è leggero, resistente e facile da produrre e montare.
    Oggi esistono molte più soluzioni dettate soprattutto dal tipo di materiale utilizzato: calcestruzzo soffiato , calcestruzzo alleggerito , gesso , cartongesso , pannelli sandwich prefabbricati.
    Ciascuno di questi materiali dà al tramezzo una maggiore o minore robustezza, resistenza termica e acustica , peso specifico , costo e facilità di montaggio , che sono le caratteristiche in base alle quali va scelta la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
    Per i tramezzi delle abitazioni sono particolarmente indicati i mattoni forati o in mattoni di cemento soffiato. Le altre soluzioni sono più adatte ad altre destinazioni d'uso .

    Lo spessore del tramezzo

    La misura standard del tramezzo è 8 cm (stato "grezzo"); con la rasatura e la successiva pittura arriva, mediamente, a 10 cm (stato "finito"). Esistono mattoni anche da 5 cm di spessore (pertanto il tramezzo avrà uno spessore minore di 10 cm), ma sono sconsigliati qualora la parete dovesse coprire altezze superiori ai 250 cm. Attualmente comunque non esiste un vero e proprio limite nell'altezza del tramezzo dipendentemente dal suo spessore.

    Aumentare lo spessore del muro può servire però a diversi scopi:

    • incrementare la resistenza termica (ad ex. per separare due ambienti che hanno temperature molto diverse tra loro, come nel caso di stanze riscaldate e stanze non)
    • incrementare l'isolamento acustico
    • rendere la parete stessa più robusta (qualora dovesse rendersi necessario ancorarvi strutture estremamente pesanti).

    In genere tramezzi spessi si usano per separare unità abitative differenti (come due appartamenti) per evitare che l'uno possa disturbare l'altro.

    Un muro con un forte spessore, però, incrementa notevolmente il peso che va a gravare sul solaio .

    In linea di principio, i tramezzi non superano mai i 15 cm di spessore all'interno degli appartamenti e i 25 cm se si devono dividere due appartamenti diversi.

    Ammorsatura del tramezzo

    Quando si realizza un tramezzo è importante che gli elementi che lo compongono, se si tratta di mattoni, siano montati in file sovrapposte e sfalsate, evitando di far cadere i giunti tra due mattoni in corrispondenza dei giunti della fila sottostante. Ciò infatti provocherebbe una minore robustezza nel muro.

    Quando si realizzano tramezzi che formano spigoli o che si innestrano a "T" su altri tramezzi, è bene che i mattoni siano disposti in modo alternato nella giuntura tra gli elementi del primo e quelli del secondo muro (come le dita delle mani quando le teniamo intrecciate come per pregare). Questo sistema prende il nome di "ammorsatura" degli elementi del tramezzo, tecnica fondamentale per garantirne robustezza e durata nel tempo.

    Impiantistica nel tramezzo

    Il tramezzo, nonostante non sia funzionale a portare il peso del fabbricato, può comunque accogliere al suo interno gli impianti dell'edificio: l' impianto elettrico , quello di distribuzione del segnale televisivo e quello della rete di trasmissione dati (effettuando una traccia nella parete e murandovi dentro un tubo " corrugato "). Un altro sistema per far passare questi impianti è quello di murare sulla superficie del tramezzo una canalina per filature elettriche. All'interno del tramezzo possono inoltre essere murate le scatole dei frutti e le scatole di derivazione , prodotte di dimensioni apposite allo scopo.

    Il tramezzo può anche accogliere alcuni elementi dell'impianto sanitario, purché i tubi da alloggiare non superino i 5 cm di diametro (questo nell'ipotesi in cui il tramezzo sia da 8 cm).