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Carico critico euleriano

Carico critico euleriano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fenomendo di instabilità a carico di punta

Si dice carico critico euleriano , per la teoria elastica della trave , quella forza di compressione il cui valore porta indefinitamente ad inflessione il solido snello su cui agisce, generando instabilità a carico di punta .



Caso in assenza di deformazioni taglianti Descrizione
Schema statico

Prendendo in considerazione un’asta realizzata con un materiale elastico lineare, soggetta ad uno sforzo normale centrato N e vincolata agli estremi con lo schema di semplice appoggio, la sollecitazione, nell’ipotesi di asta indeformata vale semplicemente σ = N / A ( sforzo normale ).

Supponendo che l’asta subisca uno sbandamento in modo che la sua linea d’asse (deformata) sia descritta dalla curva di equazione u ( x ) , la forza N produce anche un momento N u ( x ) , a cui si oppone il momento interno che, se si confonde la curvatura con la derivata seconda, vale E J u ''( x ) .

La condizione di equilibrio, per cui la configurazione deformata sia in equilibrio con la forza esterna, impone che la somma delle forze, interna ed esterna, sia nulla:

E J u'' (x) + N u (x) = 0 !

La cui soluzione, con le condizioni al contorno u (0) = u ( L ) = 0 è

u (x) = A cos(alpha x) + B mathrm{sen}(alpha x) !

dove

alpha = sqrt{frac{N}{EJ}}

ed A e B sono costanti che dipendono dalle condizioni al contorno. Dalla condizione u (0) = A = 0 , segue che la prima delle due costanti è nulla. Considerando che u ''( L ) = B sin(α L ) = 0 , che ha due soluzioni possibili:

  • se mathrm{sen}(alpha L) ne 0 , deve risultare B = 0 . In questo caso la soluzione dell’equazione è u (x) equiv 0 , ovvero la sola configurazione di equilibrio è quella indeformata.
  • se sen(α L ) = 0 allora la condizione al contorno è soddisfatta per qualunque

valore di B, pertanto esistono infinite configurazioni equilibrate (equilibrio indifferente).

La condizione s i n (α L ) = 0 implica che α L = n π , dove n indica un intero positivo. Ricordando la definizione di α , si ha che la precedente condizione è soddisfatta se

frac{N}{EJ} L^2 = n^2 pi^2

e questo si verifica per quei valori di N tali che

N_n = n^2 pi^2 frac{EJ}{L^2}

Il più piccolo dei valori di N n corrisponde al passaggio da una condizione di equilibrio stabile ad una instabile. Tale valore è quello per n = 1 , ed è detto il carico critico euleriano dell’asta compressa:

N_{cr} = pi^2 frac{EJ_{min}}{l^2_1}

Indicando con N c r la forza critica, con J m i n il minimo fra i momenti d'inerzia della sezione trasversale, E il modulo di elasticità longitudinale, l 1 una dimensione da porre in relazione alla lunghezza effettiva l del solido e ai tipi di vincolo di cui questo è dotato, secondo la formula di Eulero, dove:

  • l 1 = 2 l per trave incastrata ad un estremo e libera all'altro;
  • l 1 = l per trave incerniera alle due estremità;
  • l 1 = 0, 7 l per trave incastrata ad un estremo ed articolata all'altro;
  • l 1 = 0, 5 l per trave incastrata ad ambedue gli estremi.
Tensione critica

Dal carico critico ne deriva la tensione critica, cioè il valore della tensione raggiunto dall'asta quando N = N c r

sigma_{cr} = frac{N_{cr}}{A} = pi^2 frac{EJ_{min}}{l^2_1 A} = pi^2 frac{E}{lambda^2}

con

lambda^2 = frac{l^2_1 A}{J} = frac{l^2_1}{rho^2}.

La quantità λ viene chiamata "snellezza dell'asta" o semplicemente "snellezza".

Caso con deformazioni taglianti Descrizione

L'equazione della linea elastica è

frac{d^2u(x)}{dx^2} = -frac{M(x)}{EJ} + frac{chi}{GA} frac{dT(x)}{dx}

Sostiuendo l'espressione di M e di T si ottiene

frac{d^2u(x)}{dx^2} = -frac{N}{EJ}u(x) + frac{chi}{GA} Nfrac{ d^2u(x)}{dx^2}

Da quest'ultima relazione si ottiene l'equazione differenziale del problema:

frac{d^2u(x)}{dx^2} left( 1 - N frac{chi}{GA} right) = -frac{N}{EJ}u(x) Rightarrow frac{d^2u(x)}{dx^2} + frac{N}{EJ left( 1 - N frac{chi}{GA} right)}u(x) = 0 Rightarrow frac{d^2u(x)}{dx^2} + alpha^2 u(x) = 0

Per valori pari a alpha^2 = frac{N}{EJ left( 1 - N frac{chi}{GA} right)} si ottiene l'equilibrio. La soluzione dell'equazione differenziale è del tipo

u ( x ) = A cos(α x ) + B sen(α x )

A e B sono costanti che dipendono dalle condizioni al contorno. Dalla condizione u (0) = A = 0 , segue che la prima delle due costanti è nulla. Considerando che u ( L ) = B s i n (α L ) = 0 , che ha due soluzioni possibili:

  • se mathrm{sen} (alpha L) ne 0 , deve risultare B = 0 . In questo caso la soluzione dell’equazione è u (x) equiv 0 , ovvero la sola configurazione di equilibrio è quella indeformata.
  • se sen(α L ) = 0 allora la condizione al contorno è soddisfatta per qualunque valore di B, pertanto esistono infinite configurazioni equilibrate (equilibrio indifferente).

La condizione sen(α L ) = 0 implica che α L = n π , dove n indica un intero positivo. Ricordando la definizione di α , si ha che la precedente condizione è soddisfatta se

frac{N_n}{EJ left( 1 - N_n frac{chi}{GA} right)} L^2 = n^2 pi^2

Il più piccolo dei valori di N n corrisponde al passaggio da una condizione di equilibrio stabile ad una instabile. Tale valore è quello per n = 1 , ed è detto il carico critico euleriano dell’asta compressa:

N_{cr} = pi^2 frac{EJ_{min}}{l^2_1} frac{1}{left[ 1 +pi^2 left( frac{EJ_{min}}{l^2_1} frac{chi}{GA} right)right]} Tensione critica

Dal carico critico ne deriva la tensione critica, cioè il valore della tensione raggiunto dall'asta quando N = N c r

sigma_{cr} = frac{N_{cr}}{A} = N_{cr} = pi^2 frac{EJ_{min}}{l^2_1 A} frac{1}{left[ 1 +pi^2 left( frac{EJ_{min}}{l^2_1} frac{chi}{GA} right)right]} = frac {pi^2 frac{E}{lambda^2}}{1 + frac{chi}{GA} A frac{E}{lambda^2}pi^2} = frac{pi^2 E}{lambda^2 + frac{chi}{GA} EA pi^2} = frac{pi^2 E}{lambda^2_{id}} Voci correlate