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Come superarla

La fine di una relazione, sia essa di parentela, amore o amicizia, rappresenta un cambiamento forte nella vita dell’individuo. Ci si trova a dover accettare che la propria vita sia senza la persona che amiamo o a cui siamo profondamente affezionati provando a contare sulle nostre forze. Si tratta di un vero e proprio lutto con la differenza che mentre in un lutto ci si trova ad accettare che l’altra persona non ci sia più portandoci con noi un bel ricordo di lei, nella fine di una relazione d’amore il dolore della perdita si aggiunge all’immagine dell’altro che non ha più bisogno di noi e che sceglie che la sua felicità sia senza averci al suo fianco.

I sintomi che ricorrono maggiormente quando una storia d’amore finisce senza la nostra piena volontà possono essere acuti o cronici. Tra i sintomi acuti, che compaiono maggiormente quando la perdita è a da poco avvenuta, troviamo senso di smarrimento, crisi esistenziale con negazione del senso di esistenza, appiattimento della vita, un senso di mancanza struggente della persona perduta. Tra i principali sintomi cronici, quelli che perdurano nel tempo nei casi in cui la fine della relazione non viene pienamente elaborata, ci sono un forte senso di rabbia legata alla sensazione di essere vittima di tale sofferenza dove l’altro è il carnefice, oppure la svalorizzazione del sè del non essere stati in grado di mantenere in piedi il rapporto di coppia ormai concluso, connesso a stati di depressione.

Una non efficace elaborazione della fine di una relazione d’amore conduce ad una sintomatologia cronica che può ripercuotersi sulle relazioni successive. L’individuo pertanto manifesta comportamenti che rilevano sensazioni quali paura e rabbia che derivano dall’episodio doloroso del passato e che minano la relazione presente al punto tale da renderla instabile. Ciò potrebbe comportare la fine della nuova relazione entrando così in una sorta di circolo vizioso dove diventa difficile favorire stabilità nella coppia.

relazione lettera A partire da quanto detto sopra, il presente articolo vi propone una tecnica attraverso cui favorire un sano processo di elaborazione della fine di una relazione . Tutto quello che dovete fare è scrivere una lettera alla persona amata che non corrisponde il vostro amore sviluppando i punti che ora vi indicherò. Tenete a mente due cose. Innanzitutto sentitevi liberi di scrivere ciò che volete (nessuno, eccetto voi, leggerà questa lettera). Inoltre vi suggerisco di non scrivere la lettera tutta di getto ma di passare al punto successivo solo quando sentite di aver esaurito completamente il punto che state sviluppando. Iniziamo.

Caro/a (nome),

ti scrivo questa lettera perchè ho bisogno di dirti alcune cose:

Punto 1: Sono arrabbiato/a con te per quella volta che…. (indicare un episodio per cui si è arrabbiati con l’altra persona)

Quindi continuare, utilizzando quest’espressione, ad elencare tutti gli episodi per cui si è arrabbiati con l’altro.

La lettera avrà questa forma:

Sono arrabbiato/a con te per quella volta che…. (episodio 1)

Sono arrabbiato/a con te per quella volta che…. (episodio 2)

Sono arrabbiato/a con te per quella volta che…. (episodio 3)

……….e così via.

E’ possibile per ogni episodio elencato esprimere tutte le emozioni ad esso connesse. Sostanzialmente in questo primo punto lo scopo è quello di tirar fuori la propria rabbia nei confronti di momenti ed episodi vissuti con l’altro. Quindi si passa al secondo punto solo dopo aver sfogato tutta la propria rabbia.

Punto 2: Ma mi ricordo anche di quella volta che…(indicare un momento bello)

Quindi, come nel punto 1, elencare e rievocare tutti i momenti belli vissuti con l’altra persona. Una volta esaurito questo punto sarà possibile passare al successivo.

Punto 3: Grazie a te ho imparato (indicare tutte le qualità che abbiamo imparato tramite la relazione thanks relazione con l’altro) come quella volta che… (indicare l’episodio che rievochiamo nel momento in cui pensiamo alla qualità appresa)

Es: Grazie a te ho imparato a non farmi condizionare dagli altri e fare ciò che sento come quella volta che non volevo andare al compleanno di T. e ho scelto di uscire con L.

Grazie a te ho imparato ad avere più fiducia in me stesso/a come quella volta quando ho detto al mio datore di lavoro come secondo me era necessario procedere

…………. (continuare fino a quando non sono state elencate tutte le qualità apprese dall’altro).

N.B. Non ci sono casi in cui non si è appreso nulla dall’altro. Relazionarci ad un’altra persona ci permette sempre di crescere e di apprendere insegnamenti nuovi. Se trovate difficoltà ad individuare cosa avete imparato dall’altro probabilmente non avete tirato fuori tutta la rabbia nei suoi confronti. In questo caso ritornate al Punto 1 e continuate a rievocare e sfogare tutti gli episodi di rabbia vissuti con l’altro e/o a causa dell’altro.

Punto 4: Le qualità che appreso da te (nominarle nuovamente) sono mie per sempre

Quello che è importante osservare in questo punto è come noi attraverso l’altro abbiamo imparato qualcosa che ora è nostro, appartiene a noi e fa parte del nostro bagaglio di qualità apprese di cui non siamo debitori a nessuno.

Punto 5: Per quello che è successo tra di noi io mi prendo la mia parte di responsabilità e lascio a te la tua parte di responsabilità

Osservare, individuare ed elencare in cosa si è responsabili di come la storia si è sviluppata e di cosa invece è l’altro responsabile.

Punto 6: Quello che ti ho dato te l’ho dato con il cuore, lo puoi tenere.

Lasciare che l’altro possa tenere ciò che gli abbiamo dato, proprio perchè fatto con il cuore, piuttosto che porsi nella posizione di creditori, nel senso di voler che l’altro ricambi in qualche modo le nostre attenzioni, i nostri gesti.

Punto 7: E’ arrivato il momento di salutarci, ma prima di farlo voglio augurarti buona fortuna. Addio. (nome del mittente).

the end E’ la fase del lasciar andare l’altro, dove la rabbia è stata sfogata, dove non si offuscano i momenti piacevoli vissuti con l’altro nè tantomeno ciò che l’altro ci ha insegnato, dove si realizza che siamo cresciti come persone grazie alla storia con l’altro e che la fine della relazione è legata ad una responsabilità reciproca.

Una volta terminata la lettera, la si porta in un posto importante per la coppia. Potrebbe ad esempio essere il posto in cui ci si è conosciuti e la si lascia lì.

Questa tecnica o procedura, come accennato sopra, rappresenta un buon modo per riuscire a riprendere in mano la propria vita creando un distacco, una separazione sani dall’altra persona. Spero pertanto che abbiate avuto modo di apprendere qualcosa di utile per venir fuori da un momento abbastanza doloroso e difficile da superare. Infine , mi farebbe piacere ricevere i vostri commenti per chi di voi utilizzerà la procedura sopraelencata.

Vi saluto suggerendovi altre letture utili sui temi della coppia e della famiglia:

PSICOTERAPIA DI COPPIA

PSICOTERAPIA FAMILIARE

MEDIAZIONE FAMILIARE

TRADIMENTO

SEPARAZIONE e FIGLI

DEPRESSIONE POST-PARTUM