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Malattie professionali: gli insegnanti



Una ricerca condotta per la prima volta in Italia con l‟obiettivo di valutare i rischi lavorativi a danno della voce cui alcune categorie di lavoratori dimostra come sei insegnanti su dieci soffre di patologie del‟apparato fonatorio-vocale.
Bastano due anni di esposizione al rischio per determinare la trasformazione da lievi disturbi a patologie che possono diventare croniche e necessitano cure e terapie riabilitative estremamente dispendiose in termini di tempo e di costi. Se non si corre ai ripari queste patologie, dato l‟alto numero di impiegati nel settore dell‟educazione, rischiano di diventare una malattia professionale tra le più diffuse.

La ricerca è stata realizzata da esperti di Fisica Acustica del Politecnico di Torino, con la partecipazione dell‟Inail e la stretta collaborazione con una delle poche realtà esistenti a livello mondiale per le patologie della voce presso la Technical University in Danimarca.

L‟origine di queste patologie sta nella mancanza di attenzione data all‟acustica delle aule in cui questi i trovano ad operare. Le scuole italiane sono allocate in stabili spesso datati e non progettati secondo criteri ergonomici e di attenzione all‟isolamento acustico. Ne deriva quindi che gli insegnanti per farsi udire dagli alunni devono alzare la voce, devono sovrastare il rimbombo e il rumore di sottofondo e devono sforzare l‟apparato vocale tanto da danneggiarlo.
Oltre tutto la nostra legislazione si trova ad essere arretrata rispetto ai nuovi parametri OMS che fissano a 35 decibel il limite di rumore di fondo accettabile in un „aula scolastica e a 55 decibel il rumore tollerato nei corridoi e in locali esterni all‟aula.
In Italia la legislazione in materia è carente, le ultime rilevazioni risalgono al 1975. Difficile ottenere negli edifici scolastici il rispetto dei parametri fissati dall‟OMS, e lo è ancor di più nelle scuole materne e primarie dove i bambini più piccoli avrebbero al contrario bisogno di condizioni acustiche ancora migliori.

Il problema tuttavia non è insormontabile ma necessita un pronto intervento di riprogettazione acustica dei locali scolastici in modo da abbattere i livelli di rumore di fondo soprattutto intervenendo sulle pareti di fondo del‟aula e il soffitto contro le quali il suono rimbalza e produce effetti di eco e rimbombo.
Nonostante la ristrutturazione implichi un notevole impegno economico questo non sarebbe mai pari a quanto si spende per il risarcimento dei danni e per i costi delle terapie riabilitative cui migliaia di lavoratori che in molti cosi devono ricorrere a interventi di educazione e rieducazione della voce e di riabilitazione logopedica.



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