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Infortuni sul lavoro: la ristorazione e i servizi

Gli infortuni non sono un evento che riguarda solo chi lavora sulla strada o nei cantieri. Come dimostrano i fatti si fanno male anche i commessi, i ristoratori, i camerieri e come loro sono soggetti al rischio tutti coloro che lavorano nei servizi. Da un rapporto dalla UILTuCS Liguria, cioè il ramo del sindacato che rappresenta il settore turismo-commercio-servizi, risulta che in due anni gli infortuni sono stati quasi 3.0000 e di questi circa 500, cioè uno su sei, sono stati gravi. I dati si riferiscono al biennio 2008/2009 e dagli stessi emerge che nel commercio al dettaglio ci sono in Liguria circa 39.000 lavoratori. Gli infortuni che si sono verificati nel biennio sono più di 1000 di cui 220 gravi. Il commercio all’ingrosso fa invece registrare circa 22mila addetti e tra questi ci sono stati 600 infortuni, di cui 70 molto gravi. Nel settore alberghiero e della ristorazione, che nella regione conta circa 25mila addetti, gli infortuni sono stati 1.050 e tra questi 190 gravi. Secondo il segretario generale della UILTuCS, Liguria Riccardo Serri servirebbe più attenzione anche tra queste categorie, dove l’infortunio viene meno considerato, tanto per i costi sociali quanto per gli effetti economici che devono sopportare le aziende di fronte ad un lavoratore che subisce un infortunio. Serri ha inoltre fatto notare che “La Liguria è tra quelle poche regioni che ha siglato degli accordi con le aziende del settore per istituire i rappresentanti per la sicurezza”. Anche il segretario nazionale della sigla sindacale, Gabriele Fiorino punta sull’importanza della bilateralità, cioè del dialogo tra lavoratori e aziende affinché ci si prenda cura insieme di mettere in atto tutte le misure necessario per la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. www.studiogiammarrusti.it