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Niente musica nella sala d'aspetto dello studio se non c'e` l'autorizzazione

Il Tribunale di Milano, Sezione specializzata per la proprieta` industriale, con sentenza n. 10901 del 2010, ha accolto il ricorso presentato da una societa` fonografica che chiedeva il riconoscimento di un equo compenso, a carico di uno studio dentistico, per la musica che quest'ultimo soleva diffondere nella propria sala d'aspetto.
I giudici milanesi, richiamando la pronuncia della Corte di giustizia relativa alla causa C-306/05, hanno sottolineato la necessita` che le trasmissioni di musica in luogo pubblico o aperto al pubblico nonche` tutti gli atti di comunicazione con i quali l'opera viene resa accessibile al pubblico, vengano autorizzate da chi produce la musica. Di fatto – continuano i giudici di merito - il carattere privato o pubblico del luogo in cui avviene la comunicazione non e` di alcuna incidenza.

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